Sembrava un semplice rottame, ma l’Elmo Hallaton era un elmo di epoca romana di cavalleria con intarsi in oro e argento: ci sono voluti 20 anni di restauri ma gli studiosi sono riusciti a recuperare l’80% della struttura originale.
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Nel Leicestershire, all’inizio degli anni 2000, un gruppo di archeologi dilettanti fece una scoperta straordinaria portando alla luce durante gli scavi un oggetto metallico, fortemente ossidato e apparentemente insignificante. Inizialmente scambiato per semplice rottame, il reperto si rivelò essere un elmo di epoca romana di cavalleria, riccamente decorato con intarsi in oro e argento.
Per garantire la massima tutela del reperto, l’elmo venne trasferito al British Museum, dove esperti restauratori iniziarono un meticoloso lavoro di conservazione. Il manufatto, noto oggi come Elmo Hallaton, era così deteriorato che è stato necessario estrarlo con cura all’interno di un blocco di terra. Attraverso sofisticate tecnologie di scansione e restauro, gli studiosi sono riusciti a riportarlo al suo antico splendore, recuperando circa l’80% della struttura originaria.
La decorazione dell’elmo è particolarmente ricca di simboli. La parte frontale presenta il busto di una donna incorniciata da animali, mentre i guanciali mostrano un imperatore romano a cavallo, accompagnato dalla dea Vittoria in volo. Sotto gli zoccoli del cavallo appare una figura rannicchiata, probabilmente la rappresentazione di un guerriero britannico sconfitto.
Reperti e significato del sito
L’elmo non era l’unico reperto di valore rinvenuto nel sito di Hallaton. Accanto ad esso furono scoperti oltre 5.000 monete dell’età del ferro e romane, ossa di maiale e preziosi manufatti in argento. Gli archeologi ritengono che l’area fosse un santuario dedicato a riti sacri e celebrazioni militari, risalente all’epoca dell’invasione romana della Britannia nel 43 d.C.
Repliche e presentazione
Per permettere al pubblico di apprezzare il reperto sono state realizzate due repliche dell’elmo, seguendo metodologie differenti. Una è stata creata dall’argentiere Rajesh Gogna che ha utilizzato scansioni 3D per ricostruire digitalmente il manufatto e poi placcarlo in oro e argento. L’altra replica è stata forgiata dall’archeologo italiano Francesco Galluccio, che ha preferito metodi artigianali simili a quelli utilizzati dagli antichi romani.
Dopo vent’anni di lavori, l’Elmo Hallaton è finalmente tornato nel Harborough Museum, dove è ora esposto insieme alle due repliche. Questo straordinario reperto offre uno sguardo prezioso sulla presenza romana in Britannia e sulla maestria degli artigiani dell’epoca.