Gli archeologi credono di aver trovato il galeone São Jorge, appartenuto a Vasco da Gama, al largo della costa kenyota: il relitto offre reperti preziosi e storie mai raccontate sulla navigazione e l’esplorazione del XVI secolo.
Indice Articolo
Un team di archeologi marittimi ha individuato quello che potrebbe essere un importante relitto storico: la São Jorge, un galeone portoghese collegato alla flotta di Vasco da Gama, è stato scoperto nei fondali marini di Malindi, in Kenya. Qualora le analisi confermassero l’identità della nave, la scoperta potrebbe costituire un evento significativo per gli studi di archeologia marittima e per la comprensione delle esplorazioni europee nel XVI secolo.
La ricerca ha avuto inizio nel 2013, quando Caesar Bita, archeologo subacqueo del Museo Nazionale del Kenya, ha ricevuto una segnalazione da un pescatore. Questa segnalazione ha avviato un processo di indagini che ha portato all’identificazione dei resti di una nave. Successivamente, Bita ha collaborato con Filipe Castro, esperto dell’Università di Coimbra, per esaminare il sito. I due ricercatori considerano molto probabile che il relitto sia quello della São Jorge, affondata nel 1524 durante la terza spedizione verso l’India da parte di Vasco da Gama. Se confermata, si tratterebbe del più antico relitto europeo scoperto nell’Oceano Indiano.
Cosa è stato recuperato
Il galeone si trova a una profondità di appena 6 metri, tutelato dalla comunità locale, coinvolta in un progetto di archeologia comunitaria. Questo approccio non solo serve a salvaguardare il sito, ma permette anche alla popolazione di partecipare attivamente alle ricerche e alla documentazione.
Tra i reperti finora estratti ci sono avorio d’elefante, lingotti di rame e frammenti dello scafo, sebbene l’80% del relitto rimanga ancora coperto da uno strato di corallo. Gli oggetti recuperati risalgono al primo quarto del XVI secolo, indicando che la nave stesse navigando verso l’India, piuttosto che di ritorno verso il Portogallo.
Misteri da svelare
Nonostante ci siano indizi che suggeriscano l’identificazione della nave come São Jorge, la sua vera identità non è stata ancora confermata. Alcuni esperti ipotizzano possa trattarsi della Nossa Senhora da Graça, un’altra nave portoghese affondata nel 1544.
Sean Kingsley, archeologo marittimo non coinvolto nelle ricerche, ha descritto la scoperta come “polvere di stelle archeologica”, evidenziando l’importanza di tutelare un relitto di tale rilevanza. Il team di ricerca ha pertanto avviato un programma di formazione per i membri della comunità locale, affinché possano monitorare il sito e contribuire alle indagini future.
Fonte: CFE