Sempre più casi di hackeraggio dei robot aspirapolvere
Sempre più casi di robot aspirapolvere “impazziti” che emettono insulti o inseguono gli animali dopo essere stati hackerati
Indice Articolo
- I casi di hacking negli Stati Uniti
- Le vulnerabilità del sistema di controllo
- Una volta ottenuto il controllo, possono manipolare la fotocamera e il microfono dei robot
- Sempre più casi di hackeraggio dei robot aspirapolvere
- I casi di hacking negli Stati Uniti
- Le vulnerabilità del sistema di controllo
- Una volta ottenuto il controllo, possono manipolare la fotocamera e il microfono dei robot
I casi di hacking negli Stati Uniti
Negli ultimi mesi, diversi casi di hacking hanno coinvolto i robot aspirapolvere Ecovacs Deebot X2 negli Stati Uniti, lasciando i proprietari sconvolti e preoccupati per la sicurezza dei loro dispositivi domestici. Questi robot, noti per la loro capacità di pulire autonomamente, sono stati presi di mira da hacker che hanno assunto il controllo delle macchine, causando comportamenti bizzarri e talvolta spaventosi.
Una delle vittime, un residente del Minnesota, ha raccontato che il suo robot ha iniziato a trasmettere frammenti di voci simili a segnali radio attraverso l’altoparlante. Dopo un tentativo di ripristino, la situazione è peggiorata: l’aspirapolvere ha iniziato a emettere insulti razzisti in modo ripetitivo, un evento che ha lasciato il proprietario in stato di shock.
Ma non si è trattato di un episodio isolato. In California, un altro robot aspirapolvere ha inseguito il cane dei proprietari per casa, emettendo urla che hanno terrorizzato l’animale, mentre a El Paso, Texas, un dispositivo ha iniziato a insultare i proprietari nel cuore della notte.
Le vulnerabilità del sistema di controllo
Una volta ottenuto il controllo, possono manipolare la fotocamera e il microfono dei robot
Questi episodi hanno portato alla luce falle di sicurezza nei sistemi di controllo di alcuni modelli di robot aspirapolvere, in particolare quelli prodotti da Ecovacs. Gli hacker sono riusciti a prendere il controllo dei dispositivi attraverso il Bluetooth, sfruttando una vulnerabilità che consente loro di accedere fino a cento metri di distanza.
Una volta ottenuto il controllo, gli hacker possono manipolare la fotocamera e il microfono dei robot, spiando le attività domestiche e interagendo in modo inquietante con i proprietari. Sebbene Ecovacs abbia riconosciuto il problema e dichiarato di aver indagato sugli incidenti, le misure adottate finora non sembrano sufficienti.
Gli esperti di sicurezza hanno avvertito l’azienda già mesi prima, ma i difetti segnalati non sono stati completamente risolti. Un aggiornamento di sicurezza è previsto per novembre 2024, ma molti utenti restano preoccupati per la possibilità che gli hacker possano continuare a sfruttare queste vulnerabilità fino ad allora.
Questi attacchi non possono che sollevare ulteriori interrogativi sulla sicurezza dei dispositivi smart connessi e su quanto possano essere vulnerabili agli attacchi informatici. Per proteggersi da tutto ciò, le persone che utilizzano robot aspirapolvere sono state invitate a cambiare regolarmente le proprie password e a considerare l’uso di misure di sicurezza più rigide per proteggere la loro privacy e sicurezza domestica.
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Negli ultimi mesi, diversi casi di hacking hanno coinvolto i robot aspirapolvere Ecovacs Deebot X2 negli Stati Uniti, lasciando i proprietari sconvolti e preoccupati per la sicurezza dei loro dispositivi domestici. Questi robot, noti per la loro capacità di pulire autonomamente, sono stati presi di mira da hacker che hanno assunto il controllo delle macchine, causando comportamenti bizzarri e talvolta spaventosi.
Una delle vittime, un residente del Minnesota, ha raccontato che il suo robot ha iniziato a trasmettere frammenti di voci simili a segnali radio attraverso l’altoparlante. Dopo un tentativo di ripristino, la situazione è peggiorata: l’aspirapolvere ha iniziato a emettere insulti razzisti in modo ripetitivo, un evento che ha lasciato il proprietario in stato di shock.
Ma non si è trattato di un episodio isolato. In California, un altro robot aspirapolvere ha inseguito il cane dei proprietari per casa, emettendo urla che hanno terrorizzato l’animale, mentre a El Paso, Texas, un dispositivo ha iniziato a insultare i proprietari nel cuore della notte.
Le vulnerabilità del sistema di controllo
Una volta ottenuto il controllo, possono manipolare la fotocamera e il microfono dei robot
Questi episodi hanno portato alla luce falle di sicurezza nei sistemi di controllo di alcuni modelli di robot aspirapolvere, in particolare quelli prodotti da Ecovacs. Gli hacker sono riusciti a prendere il controllo dei dispositivi attraverso il Bluetooth, sfruttando una vulnerabilità che consente loro di accedere fino a cento metri di distanza.
Una volta ottenuto il controllo, gli hacker possono manipolare la fotocamera e il microfono dei robot, spiando le attività domestiche e interagendo in modo inquietante con i proprietari. Sebbene Ecovacs abbia riconosciuto il problema e dichiarato di aver indagato sugli incidenti, le misure adottate finora non sembrano sufficienti.
Gli esperti di sicurezza hanno avvertito l’azienda già mesi prima, ma i difetti segnalati non sono stati completamente risolti. Un aggiornamento di sicurezza è previsto per novembre 2024, ma molti utenti restano preoccupati per la possibilità che gli hacker possano continuare a sfruttare queste vulnerabilità fino ad allora.
Questi attacchi non possono che sollevare ulteriori interrogativi sulla sicurezza dei dispositivi smart connessi e su quanto possano essere vulnerabili agli attacchi informatici. Per proteggersi da tutto ciò, le persone che utilizzano robot aspirapolvere sono state invitate a cambiare regolarmente le proprie password e a considerare l’uso di misure di sicurezza più rigide per proteggere la loro privacy e sicurezza domestica.
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