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Tempesta diretta verso la Terra a causa del brillamento solare X1.5, blackout in arrivo?

Dopo il brillamento di classe X1.1 registrato ieri, oggi il Sole ha generato un evento di maggiore intensità, con un brillamento di classe X1.5 avvenuto alle 05:14 (ora italiana): attese implicazioni nei prossimi giorni.

©NASA/SDO

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Il Sole ha nuovamente attirato l’attenzione degli esperti. Alle 05:14 di questa mattina, ora italiana, è stato rilevato un brillamento di classe X1.5, che supera in intensità il precedente brillamento di classe X1.1. I brillamenti di classe X rappresentano i fenomeni solari più potenti e possono avere effetti significativi sul nostro pianeta, in particolare sulle comunicazioni radio e sulle reti satellitari.

Il nuovo evento, originato dalla Regione Attiva 3936, ha comportato due espulsioni di massa coronale (CME), come evidenziato dalle immagini del satellite LASCO. Le prime analisi suggeriscono che almeno una di queste espulsioni possa dirigersi verso la Terra, con un possibile arrivo previsto per il 31 dicembre. Le tempeste geomagnetiche risultanti potrebbero influenzare non solo i sistemi tecnologici, ma anche alcuni aspetti della nostra atmosfera.

Implicazioni per la Terra

Durante eventi di questa portata, è previsto che le onde radio a bassa frequenza, utilizzate per comunicazioni a lunga distanza, possano essere degradate o interrotte, come dimostrato oggi in aree dell’Oceano Indiano, della Cina e del Sud-Est asiatico.

Le espulsioni di massa coronale possono interagire con il campo magnetico terrestre, generando aurore spettacolari alle alte latitudini e, al contempo, potenziali problemi significativi, tra cui guasti nei satelliti, interruzioni delle reti GPS e disagi alle infrastrutture elettriche. Gli esperti della NOAA e di altre agenzie stanno attivamente monitorando la situazione per fornire aggiornamenti tempestivi.

La regione attiva e le prospettive future

La regione solare 3936, responsabile del recente brillamento, presenta una configurazione magnetica instabile (nota come beta-delta), che la rende suscettibile a generare ulteriori eventi di classe X. Tuttavia, man mano che essa ruota verso il bordo occidentale del Sole, la sua influenza diretta sulla Terra potrebbe diminuire.

Attualmente, si stima che l’attività solare rimarrà elevata nei prossimi giorni, con una probabilità del 70-75% di brillamenti di classe M (moderati) e del 20-25% per quelli di classe X (gravi). Le previsioni per il 31 dicembre evidenziano condizioni geomagnetiche relativamente calde, salvo possibili sorprese legate all’impatto della CME.

Osservazione dell’aurora boreale

Questi eventi solari, nonostante il potenziale pericolo per la tecnologia terrestre, offrono anche opportunità per osservare spettacoli naturali. L’interazione tra particelle solari e campo magnetico terrestre potrebbe dare vita ad aurore boreali e australi particolarmente intense, visibili anche a latitudini più basse rispetto al consueto.

Fonte: NOAA/SWPC

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