Attenti ai “salvatori” dell’estate: finti soccorritori usano Waze per truffare automobilisti ignari e prosciugarvi il portafoglio!
Avvertimento urgente: ladri con il carro attrezzi abusivo stanno colpendo in Italia, sfruttando Waze per piombare su guasti e spillare migliaia di euro prima che arrivi l’aiuto vero. Cortesi come squali in giacca e cravatta, questi imbroglioni approfittano del caos estivo e del vostro panico per una truffa da brividi. Non fidatevi di chi arriva troppo in fretta – potrebbe costarvi 2.000 o 3.000 euro cash, e l’assicurazione vi riderà in faccia! #TruffaWaze #AttentiInStrada #EstatePericolosa
In questa truffa estiva che sta dilagando, un guasto improvviso come il cofano che fuma vi lascia esposti: arriva un carro attrezzi che sembra la manna dal cielo, con modi gentili e rapidi, ma è solo un abusivo che intercetta la vostra posizione tramite Waze. Questa tattica, già diffusa in Francia, ora infetta l’Italia sfruttando l’esodo, il caldo torrido e le app di navigazione per colpire quando siete più vulnerabili.
Il trucco è semplice e spietato: appena segnalate un problema su Waze o Google Maps, questi finti professionisti schizzano sul posto, spesso prima del soccorso ufficiale, fingendosi affidabili e amichevoli per non insospettirvi.
Waze sotto accusa? No, ma la sua trasparenza viene sfruttata dai truffatori
E alla fine, il conto da pagare è salato: 2.000 o 3.000 euro subito, in contanti o via POS portatile, e l’assicurazione non copre nulla perché l’intervento non è autorizzato. Waze, progettato per condividere traffico e guasti in tempo reale, si trasforma in un’arma per i furbi: monitorano le vostre segnalazioni e arrivano prima di chiunque, rivelando il lato oscuro di queste app “collaborative”. In autostrada, sotto il sole cocente e con i nervi a pezzi, è facile cedere a chi promette una soluzione rapida, ma fidatevi, è una trappola.
I segnali da non ignorare
Ecco i campanelli d’allarme che non dovete sottovalutare per schivare questa frode:
- Arriva troppo velocemente, battendo i tempi del vostro soccorso ufficiale vero.
- Non mostra tesserino, logo o documenti ufficiali.
- Insiste per un pagamento immediato, con pressioni fastidiose.
- Sfugge alle domande dirette o si irrita se chiedete conferme.
- Ignora il codice che vi ha dato l’assicurazione per autorizzare l’intervento.
Le buone pratiche da seguire per proteggerti dai finti soccorritori stradali
Per non cascarci, mantenete la testa fredda anche sotto stress: contattate direttamente il vostro soccorso assicurativo, annotate nome, targa e azienda del carro attrezzi, chiamate la centrale per verificare l’identità, non fate toccare il veicolo se avete dubbi, e se le cose puzzano, chiamate subito il 112.
E se ormai sei stato truffato?
Se è troppo tardi e avete pagato, denunciate subito: è truffa aggravata, proprio come sta accadendo in Francia nei dipartimenti del Val-de-Marne e del Val-d’Oise, dove le autorità sono già in azione. In Italia, le segnalazioni salgono e la Polizia Stradale vi avverte – non restate in silenzio.
Fidati solo di chi hai chiamato tu
Sulle autostrade affollate d’estate, la velocità non è garanzia di onestà: diffidate di chi spunta dal nulla promettendo miracoli. Tra caldo, traffico e stanchezza, la prudenza è l’unica difesa reale. Waze è utile, ma non lasciate che vi trasformi in prede facili.