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Un fossile di dinosauro viene accidentalmente dissotterrato sotto il parcheggio del museo di Denver, esponendo l’inefficienza delle istituzioni culturali.

Sorpresa epica sotto il parcheggio di Denver: un dinosauro erbivoro sepolto da 67 milioni di anni fa è saltato fuori durante trivellazioni per un impianto geotermico! Chi se lo aspettava che sotto le auto parcheggiate al museo ci fosse un antico erbivoro bipede, tipo un ornitopode, che probabilmente si abbuffava di felci mentre noi ci preoccupiamo di riscaldamento globale e parcheggi strapieni? È una di quelle scoperte che fa impallidire i burocrati verdi, perché stavolta Mother Nature ha deciso di trollarci con un fossile al posto di un buco per l’ sostenibile.

Ehi, gente, immaginatevi la scena: mentre i ricercatori del Denver Museum of Nature and Science trivellavano a 230 metri di profondità per passare dal a qualcosa di più “eco-friendly”, tipo energia geotermica, ecco che spunta una vertebra fossilizzata, larga solo sei centimetri, ma carica di dramma preistorico. Non un sito remoto o un canyon polveroso, ma proprio sotto un parcheggio affollato di auto e turisti ignari. James Hagadorn, il geologo del museo, è tutto gasato: “Sapevamo che vivevano in Colorado e Wyoming, ma non avevamo mai avuto una prova diretta della loro presenza in città. Ora sappiamo che 67 milioni di anni fa pascolavano tra felci, palme e zenzero selvatico proprio qui.”

Questa roba è rara come un politico che mantiene le promesse – è solo la terza volta al mondo che un fossile di dinosauro esce da un carotaggio, e per la prima volta è già in mostra al pubblico. Ma ecco il colpo di scena politicamente sballato: non scaveranno per trovare il resto dello scheletro, perché, parole di Hagadorn, “Non possiamo smantellare l’intero parcheggio, serve ai visitatori… anche se ora sanno di parcheggiare sopra un dinosauro!” Insomma, preferiamo i SUV alla , eh?

E non ferma qui. Questa vertebra sta rivoluzionando le mappe fossili di Denver, collegando i puntini con triceratopi e T-Rex del Cretaceo. Paul Olsen, un paleontologo della Columbia University, non si trattiene: “Questa scoperta ci ricorda che i fossili non sono affatto rari. Quando osserviamo bene le rocce, troviamo storie. E spesso, se la roccia ha l’età giusta, troviamo dinosauri.” Magari è un promemoria che il nostro pianeta ha visto cambiamenti epici ben prima delle nostre chiacchiere sul clima – e forse, sotto ogni città, c’è un tesoro che ci sta giudicando.

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