Gli IgNobel stanno sconvolgendo il mondo della scienza con ricerche così folli da farvi sbellicarsi, ma che nascondono un tocco di genio! Immaginate allarmi che puzzano di wasabi, reggiseni che diventano maschere antigas e persino vaniglia estratta da cacca di mucca. Queste assurdità vi faranno ridere, ma potrebbero cambiare la vostra vita. #IgNobel #ScienzaPazza #FollieGeniali #AssurdoMaUtile
Ogni anno, gli Ig Nobel premiano le ricerche scientifiche più strampalate del pianeta, roba che fa impallidire persino i Nobel tradizionali. Stiamo parlando di studi che sembrano usciti da una commedia demenziale, ma che in realtà nascondono intuizioni brillanti e, diciamolo, un po’ irriverenti verso il politically correct. Dal wasabi come sveglia per i sordi a test per smascherare gli infedeli con l’olfatto, queste follie ci fanno sghignazzare per poi farci pensare: “Ma come cavolo funzionano?”
Prendiamo l’allarme antincendio al wasabi del 2011, inventato dai giapponesi Mayu Yamamoto e Makoto Imai. Invece del solito suono assordante, questo marchingegno spruzza gas di wasabi, quella roba piccante che vi brucia il naso come un peto di drago. Ideato per i non udenti, rilascia isotiocianato di allile che vi sveglia in un nano secondo – brevetto incluso e testato in case di cura. Insomma, un sostituto sensoriale olfattivo che fa il suo sporco lavoro.
E poi c’è la questione eterna: perché il toast cade sempre dalla parte del burro? Nel 1996, il fisico Robert Matthews ha dimostrato scientificamente che è tutta colpa della fisica, non del vostro karma da sfigati. Da un’altezza media di tavolo, il toast non completa la rotazione e atterra faccia in giù. Persino MythBusters l’ha verificato con una macchina che lo faceva cadere a raffica. Ah, le piccole tragedie quotidiane!
Ma cosa cavolo sta succedendo con quel reggiseno che si trasforma in due maschere antigas? Nato dalla tragedia di Chernobyl, la dottoressa ucraina Elena Bodnar ha creato questo aggeggio d’emergenza che si divide in protezioni salvavita. Brevettato negli USA, è una soluzione così inaspettata da essere geniale, anche se fa ridere pensare a una taglia-C come scudo contro il gas.
Le zanzare impazziscono per il formaggio puzzolente? Il biologo olandese Bart Knols ha scoperto che quelle della malaria adorano il Limburger perché puzza come i piedi umani. Risultato? Trappole ecologiche con formaggio che uccidono le larve, ora usate contro insetti come la Drosophila suzukii, un incubo per l’agricoltura italiana. Da stramberia a eroe della salute pubblica.
Cipolle che non vi fanno piangere? Nel 2013, chimici giapponesi hanno isolato l’enzima lacrimogeno e creato varietà “tearless” tramite incroci selettivi, non OGM. Ora in commercio, stanno rivoluzionando le cucine worldwide, e chissenefrega delle lacrime – è scienza pratica!
Vaniglia dalle feci di mucca? Nel 2007, Mayu Yamamoto ha estratto vanillina dalla cacca bovina, vincendo un Ig Nobel per la sua sostenibilità ecologica. Sembra una barzelletta, ma è una lezione: i rifiuti possono essere oro verde. Politicamente scorretto? Eccome, ma chi se ne frega se salva il pianeta.
E il medico che si è fatto da solo una colonscopia nel 2006? Akira Horiuchi, gastroenterologo giapponese, l’ha fatta su sé stesso in posizione seduta per sensibilizzare sul cancro al colon. Un gesto estremo, premiato con un Ig Nobel per l’Educazione Medica, che ha smontato tabù e paura – perché a volte serve un po’ di follia per far passare il messaggio.
Dietro ogni risata, c’è una piccola verità, come “La frase più emozionante da sentire in una scoperta scientifica non è ‘Eureka!’, ma ‘È buffo…'”. Queste invenzioni ci spingono a vedere l’assurdo come una scintilla di genio puro.