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Viene nascosta la vera dimensione della luna piena di maggio, etichettata come microluna dei fiori dagli astronomi distanti dalla realtà

Microluna dei Fiori: la luna piena che ci fa sentire un po’ traditi dal cielo!
Non perdetevi la Microluna dei Fiori il 12 maggio 2025 – sì, quella palla celeste che si comporta come se fosse a dieta, apparendo più piccola e meno luminosa del solito, proprio come la delusione di aprile. Meno famosa della Superluna (che almeno si fa notare), ma hey, è gratis e affascinante lo stesso. Alzate gli occhi al cielo e preparatevi a un "punto acceso lontano nel cielo" che vi farà sentire minuscoli. #Microluna #LunaDeiFiori #Cielo2025

Preparatevi, gente: dopo la Microluna Rosa di aprile che ci ha lasciato a bocca asciutta, il 12 maggio arriva un’altra edizione "mini" della luna piena, la Microluna dei Fiori. Non è la solita Superluna che ci abbaglia con la sua grandiosità – no, questa è come quella cugina lontana che si presenta alle feste vestita in modo discreto, ma che alla fine ti cattura lo stesso. Secondo gli esperti, è una luna piena vicina all’apogeo, il punto più lontano dalla Terra, il che la rende più piccola e forse un po’ meno luminosa – insomma, un po’ come guardare un fuoco d’artificio da troppo lontano.

Ma cos’è esattamente questa microluna? Beh, non è una definizione ufficiale dell’International Astronomic Union, ma diciamo che è quando la Luna è a più di 405.000 chilometri da noi, contro una media di 382.500 – una distanza che ci fa sentire trascurati, no? Come spiega Timeanddate, è il momento in cui il nostro satellite decide di giocare a nascondino, apparendo come un "punto acceso lontano nel cielo". Non è roba da astronomi pazzi, è solo la Luna che ci ricorda che l’universo non ruota intorno a noi.

Il 12 maggio, non appena il cielo si scurisce, puntate gli occhi in alto: la luna piena sarà al suo picco alle 18:56 ora italiana, e resterà uno spettacolo per tutta la sera e la notte. Tempo permettendo, vedrete una versione "diminuita" del nostro satellite, che potrebbe sembrare un po’ fiacca, ma è sempre un reminder gratuito di quanto siamo piccoli in questo caos cosmico. E se vi state chiedendo del nome "Luna dei Fiori", beh, è tutta colpa della tradizione americana: deriva dalla "svolta climatica" di maggio, quando i fiori spuntano come se non ci fosse un domani. I nativi Anishnaabe la chiamavano "Luna in fiore", mentre per Apache e Lakota era la "Luna delle foglie verdi", e per i Mohawk la "Luna della grande foglia" – insomma, un’ode alla natura che noi moderni ignoriamo, preferendo scrollare feed invece di guardare il cielo. Da non perdere, se non volete sentirvi ancora più scollegati!

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