La validità dell’assunzione del 5% per gli acidi deboli: ecco quando vale la pena applicarla
Quando si calcola il pH di acidi e basi deboli, è importante considerare la regola del 5%. Questa regola si applica perché le costanti di equilibrio sono generalmente note solo con una precisione del ± 5%. Gli acidi deboli sono elettroliti solo parzialmente dissociati nei loro ioni, generando un equilibrio in soluzione acquosa. L’equilibrio è regolato dalla costante di equilibrio Ka, la cui espressione è Ka =[H3O+][ A–]/[HA]. Conoscendo il valore numerico di Ka e la concentrazione iniziale dell’acido C, è possibile determinare la concentrazione delle specie in soluzione e, in particolare, il pH quando è stato raggiunto l’equilibrio.
Quando il valore di Ka è molto piccolo e la soluzione non è molto diluita, si può applicare l’assunzione del 5%. Questa assunzione è valida quando il rapporto (x/C) · 100 è inferiore a 5, dove x è la concentrazione delle specie ioniche. Se il rapporto supera il 5%, diventa necessario risolvere l’equazione di secondo grado per ottenere il pH.
Ecco alcuni esempi pratici per comprendere l’applicazione di questa regola:
– Nel caso del calcolo della concentrazione di H3O+ in una soluzione di HF 0.0100 M (Ka= 6.46 ∙ 10-4), il valore di x non può essere trascurato e si deve risolvere l’equazione di secondo grado.
– Per calcolare il pH di una soluzione 0.00100 M di acido benzoico (pKa = 4.19), è necessario risolvere l’equazione di secondo grado in quanto il rapporto (x/C) · 100 supera il 5%.
– Nel caso del calcolo del pH di una soluzione 0.300 M di HCN (Ka = 4.9 ∙ 10-10), l’assunzione del 5% è valida poiché il rapporto (x/C) · 100 è inferiore al 5%.
In conclusione, la regola del 5% per gli acidi deboli fornisce una guida utile per determinare quando è accettabile applicare approssimazioni durante i calcoli del pH.