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Classifica dei miliardari: da Musk a Bezos, le persone più ricche del mondo

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Nella classifica mondiale di Forbes i più ricchi al sono Elon Musk (con un patrimonio stimato di 421,2 miliardi di dollari), Bernard Arnault (233 miliardi di dollari) e Jeff Bezos (195 miliardi di dollari). La top 10 include nomi nuovi provenienti da Paesi con economie emergenti, come Cina e India, che mettono in discussione il predominio occidentale. Questo fenomeno riflette un’epoca caratterizzata da un capitalismo sempre più tecnologico, in cui un numero ristretto di individui controlla risorse immense, avvantaggiato da sovvenzioni statali, politiche fiscali favorevoli e deregolamentazione. La situazione contribuisce ad ampliare le disuguaglianze socio-economiche.

Dai giganti occidentali ai nuovi miliardari delle economie emergenti

La distribuzione geografica dei miliardari sfida alcune aspettative tradizionali e rivela una crescente presenza di individui ultra-ricchi in Paesi come India e Cina, affiancati da nomi noti provenienti dall’economia occidentale. Secondo Forbes, i dieci uomini più ricchi al mondo attualmente (2025) sono:

  • . Elon Musk – $421,2 miliardi – Tesla, SpaceX, xAI, X – Stati Uniti
  • 3. Jeff Bezos – $195 miliardi – Amazon – Stati Uniti
  • 4. Gautam Adani – $147 miliardi – Adani Group (infrastrutture, energia) – India
  • 5. Bill Gates – $123 miliardi – Microsoft – Stati Uniti
  • 6. Warren Buffett – $121 miliardi – Berkshire Hathaway – Stati Uniti
  • 7. Larry Ellison – $118 miliardi – Oracle – Stati Uniti
  • 8. Mukesh Ambani – $104 miliardi – Reliance Industries (petrolchimica, telecomunicazioni) – India
  • 9. Steve Ballmer – $102 miliardi – Microsoft – Stati Uniti
  • 10. Jensen Huang – $100 miliardi – Nvidia (semiconduttori) – Stati Uniti

In passato, la concentrazione di miliardari era prevalentemente un fenomeno delle democrazie liberali occidentali, mentre oggi le economie emergenti giocano un ruolo centrale. Questo mutamento segna la transizione da un’economia industriale a una dominata dalla tecnologia e dalla finanza, con significativi vantaggi per chi controlla risorse vitali come l’energia o le piattaforme digitali.

Tuttavia, un aumento del numero di miliardari non implica necessariamente una distribuzione equa della ricchezza. Mukesh Ambani, simbolo del successo del capitalismo indiano, è un esempio di questa situazione: nonostante il suo patrimonio, l’India presenta un notevole divario tra ricchi e poveri, come evidenziato dai dati di Oxfam. Ciò sottolinea come la presenza di miliardari in un Paese non sia garanzia di sviluppo universale, ma spesso indichi una crescente concentrazione di risorse economiche e politiche in poche mani, influenzata da politiche di favoritismo statale e sfruttamento di mercati non regolamentati.

disuguaglianze sociali

Potere, tecnologia e il paradosso della filantropia

Esiste una forte correlazione tra miliardari e politico. I miliardari si configurano come attori economici e politici influenti. La loro capacità di incidere sulle decisioni governative e sulle normative, mediante lobby e donazioni, rappresenta una manifestazione evidente di uno squilibrio di potere. Secondo il sociologo C. Wright Mills, tali dinamiche alimentano una struttura sociale in cui una ristretta élite determina le sorti di larga parte della popolazione, rendendo fondamentale l’ del modo in cui i miliardari possano compromettere le rappresentazioni democratiche.

disuguaglianze economiche

Gran parte dei miliardari contemporanei deve la propria fortuna al settore tecnologico, caratterizzato da monopoli naturali, modelli “winner-takes-all” e algoritmi esclusivi, che favoriscono un accumulo di ricchezza senza precedenti. Ricerche come quelle condotte da Shoshana Zuboff, autrice di Il capitalismo della sorveglianza, evidenziano come il controllo dei dati digitali e delle piattaforme social crei nuove forme di disuguaglianza e dominio. L’assenza di regolamentazione internazionale sulle Big Tech contribuisce alla concentrazione della ricchezza e pone questioni etiche significative riguardo al controllo dei dati e al potere che questo comporta, esprimibile nel principio: “chi controlla i dati controlla il potere”.

Infine, è opportuno sottolineare il paradosso della filantropia miliardaria. Nonostante molti miliardari si impegnino in attività benefiche tramite le loro fondazioni, tali donazioni spesso rivelano interessi personali. Come osservato dal sociologo Linsey McGoey, la filantropia può diventare uno strumento di “potere morbido” che permette ai miliardari di esercitare influenza su settori critici come l’istruzione e la salute, bypassando la supervisione democratica. Le iniziative filantropiche, pur apparendo come strumenti di redistribuzione e progresso, rischiano di celare le profonde disuguaglianze strutturali che facilitano l’accumulo sproporzionato di ricchezze. Affrontare queste dinamiche impone una riflessione sul ruolo del potere economico e sul suo impatto sulle istituzioni democratiche, promuovendo una maggiore equità sociale.

Bibliografia

Forbes. (2025). The Top 10 Richest People In The World (January 2025).

Harvey, D. (2014). Seventeen Contradictions and the End of Capitalism. Oxford University Press.

Mills, C. W. (1956). The Power Elite. Oxford University Press.

Piketty, T. (2013). Capital in the Twenty-First Century. Harvard University Press.

Zuboff, S. (2019). The Age of Surveillance Capitalism: The Fight for a Human Future at the New Frontier of Power. PublicAffairs.

Oxfam International. (2023). Inequality Report 2023.

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L’allineamento di pianeti del 25 gennaio 2025, cos’è e cosa si vedrà davvero nel cielo

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I grandi protagonisti dell’allineamento planetario del 25 2025: Giove, Saturno, Venere e Marte.

La sera di sabato 25 gennaio 2025, gli appassionati di astronomia potranno assistere a un evento eccezionale: un allineamento planetario che coinvolgerà Marte, Giove, Saturno e Venere, tutti visibili a occhio nudo attorno alle 19:30. I si disporranno lungo una linea curva nel , verso la direzione sud. Anche Urano e Nettuno saranno presenti, ma non saranno visibili senza strumenti ottici, come binocoli o telescopi. Saranno quindi sei i pianeti in tutto, ma è importante sottolineare che questo fenomeno non ha significato scientifico particolare e l’uso del termine “allineamento” è tecnicamente impreciso.

Cosa vedremo durante l’allineamento planetario del 25 gennaio

In astronomia, un allineamento planetario si verifica quando almeno tre pianeti del Sistema Solare sono visibili simultaneamente nel cielo. In questa occasione, Marte, Giove, Venere e Saturno appariranno nell’ordine da est a ovest, come indicato da una mappa celeste. Sebbene i pianeti non siano realmente disposti in linea retta, seguiranno una curvatura, situazione già verificatasi in un evento simile nel giugno 2024. Ciò è dovuto al fatto che i pianeti orbitano attorno al Sole in piani orbitali leggermente inclinati, provocando un’apparente variazione nella loro posizione nel cielo.

allineamento planetario gennaio Allineamento planetario del 25 gennaio 2025. Credit: Stellarium

Perché è impreciso parlare di “allineamento”

È importante chiarire che, a differenza delle eclissi solari e lunari, in cui i corpi celesti sono realmente allineati, in un allineamento planetario i pianeti non si trovano sulla stessa linea nello spazio, bensì sembrano allineati dal nostro punto di vista sulla Terra. Questo fenomeno è simile a quello delle costellazioni: le stelle che compongono la “cintura di Orione”, ad esempio, non sono allineate nello spazio tridimensionale, ma si presentano così sulla volta celeste. Inoltre, il concetto di “allineamento” non è straordinario, poiché tutti i pianeti del Sistema Solare, inclusa la Terra, orbitano attorno al Sole in un piano pressoché comune, noto come piano dell’eclittica, rendendo frequenti situazioni in cui i pianeti appaiono allineati nel cielo.

cintura di orione Le tre stelle della “cintura di Orione”.

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Come difendersi e perché non rispondere

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Le truffe telefoniche con prefissi esteri continuano a rappresentare un problema crescente. Recentemente, si è registrata un’intensificazione di chiamate e messaggi provenienti dal prefisso +49 (0049) della Germania. Queste tipologie di frodi si possono manifestare in diverse forme. I criminali informatici spesso effettuano chiamate che, prima che l’utente risponda, interrotte, spingendo così la vittima a richiamare il numero, spesso associato a linee a pagamento con costi elevati. In altri casi, i truffatori possono ingannare gli utenti offrendo guadagni facili.

Come funziona e come riconoscere la truffa del +49 Germania

Il meccanismo della truffa del prefisso +49 può variare in base alle strategie adottate dai truffatori. Una delle tecniche più comuni è quella delle chiamate perse, note anche come “wangiri”. In questo caso, il truffatore fa una chiamata che viene terminata prima che l’utente possa . Numerosi utenti, mossi dalla curiosità, richiamano ignari che il numero è associato a tariffe esorbitanti, causando un rapido esaurimento del credito o costi elevati in bolletta.

Un ulteriore schema diffuso coinvolge false offerte di lavoro. I truffatori inviano messaggi promuovendo impieghi ben retribuiti e con orari flessibili, spesso sfruttando situazioni di difficoltà economica. Per presentare la propria candidatura, gli utenti vengono invitati a fornire dati personali e documenti o addirittura a versare un importo per coprire spese amministrative. Dopo il pagamento, il contatto svanisce.

Un’altra truffa comune riguarda i falsi premi e concorsi. Le vittime ricevono comunicazioni che annunciano vincite esclusive, come kit di fabbricazione tedesca, da riscattare solo dopo il pagamento di una commissione o la fornitura di informazioni personali. In realtà, i premi non esistono e i dati raccolti possono essere utilizzati per frodi come il furto d’identità.

Le truffe sentimentali sono un’altra tecnica. In questo caso, i malintenzionati instaurano relazioni emotive simulando un interesse romantico e, dopo un periodo di interazioni, iniziano a chiedere denaro con scuse apparentemente credibili, come problemi di salute o spese impreviste. La vittima, ormai coinvolta, invia denaro senza sospettare nulla.

Come riconoscere la truffa del prefisso tedesco

Per difendersi dalle truffe legate al prefisso +49, è fondamentale non rispondere a chiamate o messaggi sospetti, specialmente se provengono da numeri esteri. Nel caso di chiamate perse, è importante non richiamare. Per i messaggi, si consiglia di bloccare il mittente e segnalarlo all’app di messaggistica utilizzata.

Molti smartphone dispongono di funzionalità anti-spam che possono essere attivate per filtrare le chiamate indesiderate. Inoltre, è buona pratica non cliccare su link sospetti o scaricare allegati da fonti non verificate.

Nel caso si sospetti di essere già colpiti da questa , è consigliabile segnalare l’accaduto alle autorità competenti, come la Polizia Postale, per ricevere assistenza.

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Terremoto a Taiwan di magnitudo 6.4 provoca 27 feriti, crolli e frane sull’isola

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Credit: USGS

Un di 6.4 ha colpito l’isola di Taiwan il 20 alle ore 00:17 locali (17:17 di ieri in Italia), a circa 12 km città di Yujing. Il sisma è stato avvertito significativamente in gran parte del Paese, causando 27 feriti, oltre a danni con il crollo parziale di molte abitazioni e frane diffuse. La scossa, registrata a una profondità di 9,7 km, è stata seguita da una sequenza sismica con tre eventi di magnitudo rispettivamente 5.1 (alle 12:26 locali), 4.8 (alle 13:42) e 4.7 (alle 16:05).

Come spesso accade in situazioni simili, la magnitudo non è ancora definitivamente confermata: secondo il Central Weather Administration del Paese, la scossa è stata di magnitudo 6.4, mentre l’USGS (United States Geological Service) la riporta a 6.0, e l’INGV a 6.3. Questi valori simili potrebbero convergere nelle ore successive a seguito di ulteriori analisi.

Storia sismica di Taiwan

Taiwan è una regione caratterizzata da un’elevata attività sismica. ultimi anni, il terremoto più forte ha raggiunto magnitudo 7.4 nel mese di aprile, con un bilancio di almeno sette vittime. La storia sismica di Taiwan è legata alla subduzione della placca delle Filippine sotto quella di Sunda, evento che ha generato numerose scosse nel corso del tempo, alcune delle quali hanno raggiunto magnitudo 8.1 nel 1910 e 8.2 nel 1920. Per adattarsi a questo contesto geologico, il Paese ha adottato varie soluzioni, tra cui la realizzazione della sfera antisismica all’interno del grattacielo Taipei 101.

Un video informativo spiega il funzionamento di questa innovativa soluzione antisismica, fornendo un interessante approfondimento su come Taiwan si prepari a gestire la sua vulnerabilità ai terremoti.

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Dai voti truccati alla deviazione del traffico di petroliere nel Mediterraneo: la storia incredibile del giovane hacker di Cesena

Un quindicenne di è stato denunciato Polizia Postale per una serie di reati informatici, tra cui la manipolazione delle proprie pagelle scolastiche e la modifica delle rotte di alcune navi petrolifere nel Mar Mediterraneo. Il , dotato di notevoli abilità informatiche, ha approfittato delle sue competenze per accedere illegalmente a sistemi protetti.

Inizialmente, il suo obiettivo era quello di migliorare i dati accademici, passando da un voto di 5 a uno di 6 in alcune materie. Utilizzando metodi illeciti, il ragazzo è riuscito a penetrare nei registri elettronici della propria scuola. Tuttavia, le sue attività non si sono limitate a questo. Spinto dalla curiosità, ha cercato di accedere a portali di maggiore complessità, riuscendo infine a modificare le rotte delle petroliere nel Mar Mediterraneo. Fortunatamente, non sono stati segnalati danni o incidenti, ma l’azione ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza del traffico marittimo.

Vulnerabilità del sistema marittimo

Questo episodio ha messo in luce la fragilità del sistema di controllo delle rotte marittime delle petroliere e, più in generale, della che regola il trasporto delle fonti fossili. Le azioni illegali del giovane, sebbene pericolose, richiamano l’attenzione sulla vulnerabilità di un settore strategico, sottolineando la necessità di un aumento della sicurezza nei sistemi che gestiscono tali operazioni.

Indagini e conseguenze legali

Le indagini sono state avviate a seguito di una denuncia per accessi non autorizzati ai software di navigazione. La Polizia Postale, con la collaborazione della Procura dei Minori di Bologna, ha identificato il giovane e confiscato i dispositivi utilizzati per le intrusioni. Il fascicolo è stato trasferito alla Procura dei Minori, considerando la delicatezza del caso.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha confermato che non ci sono state violazioni dirette ai propri sistemi, specificando che i registri elettronici sono gestiti autonomamente dalle scuole. Questa situazione evidenzia l’importanza di rafforzare la sicurezza informatica nelle istituzioni scolastiche, per tutelare i dati sensibili. Sebbene le capacità informatiche del ragazzo siano innegabili, le sue azioni comportano conseguenze legali significative, che al momento non sono state dettagliate.

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Cosa sono, i benefici e in quali alimenti vengono trovati

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Il tema dei grassi nella dieta è spesso frainteso, poiché alcuni di questi, tra cui gli omega-3, rivestono un’importanza fondamentale per la salute. Gli omega-3 sono acidi grassi insaturi definiti essenziali, in quanto non possono essere prodotti dall’organismo e devono quindi essere assunti tramite l’alimentazione o integratori. L’Agenzia Europea della Sicurezza Alimentare (EFSA) ha confermato che gli acidi grassi omega-3 apportano numerosi , dalla salute cardiovascolare al supporto delle funzioni cerebrali. Questi nutrienti si trovano in diversi , tra cui noci, semi, pesce e alghe, e la dieta dovrebbe rimanere la principale fonte di assunzione. Nel caso di carenze diagnosticate, l’integrazione può essere consigliata dal medico.

Disclaimer: È essenziale adottare una dieta varia ed equilibrata per assicurare un corretto apporto di tutti i nutrienti necessari, compresi gli omega-3. Questo articolo è puramente informativo e si invita a consultare il proprio medico per decisioni dietetiche e di salute.

Definizione e tipologie di omega-3

Gli omega-3 sono acidi grassi composti principalmente da carbonio e idrogeno e rientrano nella categoria dei grassi insaturi, caratterizzati da doppi legami nella loro catena. Sono essenziali, cioè non vengono sintetizzati dal corpo e devono essere assunti tramite la dieta. I più noti omega-3 sono l’ALA (acido alfa-linolenico), l’EPA (acido eicosapentaenoico) e il DHA (acido docosaesaenoico). L’ALA proviene principalmente da fonti vegetali come noci e semi, mentre EPA e DHA sono contenuti in pesci grassi e alghe.

Il nostro corpo ha la capacità di convertire una piccola quantità di ALA in EPA e DHA, ma questa trasformazione può essere limitata da vari fattori come squilibri ormonali o carenze vitaminiche. Pertanto, è importante seguire un’alimentazione equilibrata o valutare integratori con il parere del medico.

Funzioni degli omega-3 nel corpo

Gli omega-3 hanno un ruolo significativo a livello biochimico, migliorando la fluidità delle membrane cellulari grazie alla loro . Ciò contribuisce a una migliore funzionalità cellulare, sostenendo la trasmissione sinaptica nel e favorendo il corretto funzionamento cardiaco. Sono precursori di molecole antinfiammatorie, perdendo efficacia ai processi infiammatori cronici.

In particolare, l’EPA aiuta a ridurre i trigliceridi nel sangue e migliorare i livelli di colesterolo, mentre il DHA è cruciale per la salute del sistema nervoso, contribuendo alla protezione dei neuroni. Secondo l’EFSA, l’ALA, l’EPA e il DHA offrono benefici specifici per la salute cardiovascolare e cerebrale, oltre al supporto per lo sviluppo durante la gravidanza e l’allattamento.

Integratori di omega-3: caratteristiche e avvertenze

Quando si considera l’integrazione di omega-3, l’olio di pesce rappresenta una comune fonte, essendo ricco di EPA e DHA. Tuttavia, essendo pesci di grandi dimensioni e di lunga vita a rischio di inquinamento, è fondamentale selezionare integratori certificati che garantiscano assenza di contaminanti come mercurio e PCB.

Per le che preferiscono non utilizzare olio di pesce, esistono anche integratori a base di olio di alghe, che sono un’opzione sostenibile e adatta a vegetariani e vegani.

Sebbene l’EFSA indichi che un’assunzione giornaliera supplementare fino a 5 grammi non sia generalmente rischiosa, è importante monitorare la situazione sanitaria individuale. Un eccesso di omega-3 può causare effetti collaterali gastrointestinali e complicazioni nella coagulazione del sangue, pertanto è sconsigliato per soggetti in terapia anticoagulante o in procinto di interventi chirurgici.

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I risultati del studio sono stati analizzati

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Sbattere le palpebre è un meccanismo naturale che mantiene gli occhi idratati e li protegge da polvere e agenti esterni. Tuttavia, l’uso prolungato di schermi digitali riduce drasticamente questa frequenza, passando dalle normali 20 volte circa al minuto a circa 15 o 11. Questa variazione è uno dei principali fattori che contribuiscono al cosiddetto affaticamento degli occhi, una condizione comune che può causare secchezza, bruciore, visione offuscata e altri sintomi di disagio oculare. Questo fenomeno si verifica non solo con l’uso di tablet, smartphone e computer, ma anche attività visive ravvicinate come la lettura di un libro. Analizziamo i dettagli di uno studio condotto a questo riguardo e passiamo al vaglio alcuni accorgimenti utili per prevenire l’affaticamento degli occhi quando si trascorre del davanti a uno schermo.

I risultati dello studio sulla frequenza con cui sbattiamo le palpebre durante la lettura

Uno studio condotto su 40 individui sani, intitolato Changes in blink rate and ocular symptoms during different reading tasks (“Cambiamenti nella frequenza delle palpebre e sintomi oculari durante diverse attività di lettura”), ha analizzato la frequenza di ammiccamento, termine con il quale si fa riferimento al meccanismo di chiusura delle palpebre, nonché i sintomi di disagio oculare durante la lettura di testi su un tablet e su carta stampata.

Ciascuno dei partecipanti è stato coinvolto per 15 minuti in una sessione di lettura “digitale” su un tablet con schermo da 9,7 pollici e per altri 15 minuti su un libro cartaceo. Durante le due sessioni di lettura separate, i soggetti sono stati videoregistrati per monitorare la frequenza di ammiccamento e il disagio oculare percepito è stato valutato utilizzando una scala analogica visiva.

I hanno mostrato una riduzione significativa della frequenza di ammiccamento durante entrambe le modalità di lettura rispetto al basale, ovvero il numero di battiti di ciglia al minuto registrato quando i partecipanti non erano impegnati in alcuna attività visiva specifica. Nella fattispecie, la frequenza media di ammiccamento è diminuita da 19,74 ± 9,12 battiti al minuto a 11,35 ± 10,20 durante la lettura su carta e a 14,93 ± 10,90 durante la lettura su tablet.

In termini semplici, i partecipanti hanno mostrato una riduzione della frequenza di battito di ciglia in entrambe le condizioni: da una media iniziale di quasi 20 battiti al minuto a circa 11 durante la lettura su carta e 15 con il tablet. È stato osservato inoltre un incremento graduale dei sintomi di affaticamento ogni 5 minuti durante entrambe le attività di lettura.

Questo calo è attribuibile alla concentrazione visiva necessaria per seguire il testo, che interferisce con il normale riflesso di ammiccamento. Inoltre, si è osservato un progressivo aumento dei sintomi di disagio, come bruciore e affaticamento, con entrambi i metodi di lettura. Sebbene il tablet abbia prodotto un leggero miglioramento in termini di sintomi rispetto alla carta, questa differenza non è risultata statisticamente significativa.

Il grafico mostra la frequenza di ammiccamento misurata in diversi punti temporali durante la lettura di un libro cartaceo (A) e di un testo presente sullo schermo di un dispositivo elettronico (B).

L’affaticamento digitale degli occhi, noto anche come “computer vision syndrome”, non è una condizione pericolosa, ma può influenzare il benessere quotidiano. Questo fenomeno si verifica perché fissare uno schermo digitale o un oggetto da vicino per lunghi periodi altera la dinamica del film lacrimale, il quale riveste la superficie dell’occhio e composto da tre strati: lipidico, acquoso e mucoso. È un problema comune a chi trascorre molte ore davanti agli schermi di computer, smartphone, tablet e dispositivi elettronici in generale, e può interessare di tutte le età, non solo i più giovani.

Come evitare e ridurre la secchezza oculare

Nonostante l’impatto degli schermi digitali, esistono strategie semplici ed efficaci per ridurre l’affaticamento oculare. Innanzitutto, uno sforzo consapevole nel battere le palpebre più spesso può migliorare significativamente la lubrificazione oculare. Attaccare post-it sullo schermo del computer o impostare alert sullo smartphone possono aiutare a ricordare questa azione fondamentale. L’uso di lacrime artificiali e umidificatori in ambienti secchi possono essere due validi strumenti per ridurre l’affaticamento oculare e la sensazione di secchezza. Concedere un po’ di riposo agli occhi può inoltre risultare utile.

È fondamentale avere un ambiente di ergonomico, assicurandosi che lo schermo sia posizionato a una distanza di circa 30-60 cm dagli occhi, a seconda delle dimensioni dello schermo, e leggermente più in basso rispetto al livello dello sguardo, per ridurre l’affaticamento. Regolare la luminosità e il contrasto per evitare abbagliamenti è altrettanto cruciale per preservare la salute oculare.

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Quando il cervello determina la cecità

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Non sempre il malfunzionamento della vista deriva da problemi fisici agli occhi. Il senso della vista non si esaurisce, infatti, con gli occhi, che si limitano a svolgere il ruolo di un obiettivo e di un sensore in una macchina fotografica, ma coinvolge anche determinate aree del che si occupano di elaborare i segnali inviati dagli occhi. Specifiche lesioni cerebrali possono compromettere la capacità del cervello di interpretare le immagini, portando talvolta a “dimenticare” una parte del o, in altri casi, a sostituirla con scenari alternativi. Di seguito sono illustrate alcune condizioni di cerebrale in cui i pazienti non possono vedere correttamente pur avendo occhi perfettamente sani.

Come il cervello ci permette di vedere e quali aree controllano la vista

Gli occhi regolano la quantità di luce in ingresso, mettono a fuoco le immagini e, a cellule specializzate, sono in grado di convertire le onde luminose nel linguaggio del cervello, ossia in segnali elettrici. Tuttavia, ciò che catturano gli occhi non è ancora “vista”: a questo livello, le immagini sono segnali elettrici privi di una forma, simili a un insieme di stringhe di codice.

Le informazioni visive cominciano un viaggio nel cervello, passando per aree specializzate che interpretano aspetti specifici di ciò che vediamo. La prima tappa è la corteccia visiva, nel lobo occipitale, che crea un “assemblaggio di base” dell’immagine, analizzandone forme, colori e orientamento. Successivamente, le informazioni seguono due percorsi:
– la via del “dove”, attraverso il lobo parietale, che elabora i movimenti e i dettagli spaziali;
– la via del “cosa”, diretta al lobo temporale, che riconosce volti e oggetti.

La nostra capacità di percepire e interpretare il mondo si basa sul perfetto coordinamento di queste aree. Tuttavia, un danno a una di esse può avere conseguenze significative.

La prosopagnosia, quando non riusciamo a riconoscere i volti

La prosopagnosia è una forma di cecità cerebrale che impedisce di riconoscere i volti. La causa è spesso rintracciabile in lesioni alla corteccia fusiforme, una regione della “via del cosa” responsabile del riconoscimento dei volti. Quando questa area è compromessa, il cervello perde la nozione di volto e un viso familiare può diventare un insieme di dettagli scollegati, confondendosi con oggetti comuni.

L’achinetopsia, quando non riusciamo a percepire i movimenti

L’achinetopsia è una rara forma di cecità causata da lesioni nelle aree cerebrali che elaborano i movimenti. Per chi ne soffre, il mondo non appare fluido, ma come una sequenza di fotogrammi. I pazienti possono avere difficoltà anche nelle azioni quotidiane, come versare un bicchiere d’acqua, poiché percepiscono il liquido come una colonna immobile.

La negligenza spaziale unilaterale, quando vediamo solo “metà” del mondo

La negligenza spaziale unilaterale è una condizione in cui i pazienti percepiscono solo la metà del loro campo visivo a causa di lesioni a un lobo parietale. Chi ne è affetto può notare solo le parole su una metà della pagina e, quando disegna un orologio, rappresenta i numeri solo su un lato del quadrante. È come se una parte del mondo smettesse di esistere, nonostante sia fisicamente presente.

La sindrome di Anton, quando non sappiamo di essere ciechi

La sindrome di Anton si verifica quando la corteccia visiva è danneggiata. I pazienti affetti possono negare la loro cecità, descrivendo dettagliatamente ciò che li circonda, nonostante questi oggetti non esistano realmente. Questa condizione è caratterizzata da un’illusione costruita dal cervello, dove i pazienti tendono a confabulare, cercando di colmare i vuoti lasciati perdita della vista.

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L’espressionismo usato come arma dalla CIA durante la Guerra Fredda: come accadde

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anni immediatamente successivi alla Seconda Mondiale, la diffusione del comunismo rappresentava una preoccupazione per gli Stati Uniti. In questo contesto, la CIA (Central Intelligence Agency) cercò di utilizzare il movimento espressionista come strumento di propaganda per contrastare l’influenza dell’ideologia sovietica sul pubblico americano.

Il periodo storico era caratterizzato da un clima di sospetto e persecuzione, noto come “maccartismo”, guidato dal senatore Joseph McCarthy tra la fine degli anni ’40 e la fine degli anni ’50. Chiunque fosse considerato sospetto di simpatizzare con i comunisti o di avere posizioni politiche eccessivamente progressiste era a rischio di attacchi. Tra questi vi erano anche giovani artisti dell’Espressionismo Astratto, una corrente artistica fondamentale del primo dopoguerra e uno dei primi fenomeni artistici “tipicamente americani” a influenzare la scena globale.

I gruppi dell’Espressionismo Astratto

L’Espressionismo Astratto comprendeva principalmente due gruppi: gli “action painter”, noti per la loro tecnica energica e gestuale, e i “colour field painter”, che utilizzavano ampie aree di colore. Tra gli action painter si annoverano artisti come Jackson Pollock, Lee Krasner e Willem de Kooning, mentre tra i colour field painter troviamo Mark Rothko e Barnett Newman. Questa corrente mirava a creare opere d’arte che, sebbene astratte, fossero anche espressive e capaci di evocare emozioni. Nonostante le iniziali critiche, il movimento iniziò a essere interpretato come simbolo della libertà artistica contro il totalitarismo, attirando l’attenzione e il sostegno di un ampio settore dell’intellettualità americana.

L’intervento della CIA

Di fronte al crescente consenso per l’Espressionismo Astratto, la CIA riconobbe l’opportunità di utilizzarlo come strumento di propaganda. L’agenzia attuò una strategia attraverso enti come il Congress for Cultural Freedom, che si dedicava a sostenere i valori democratici come parte del patrimonio culturale occidentale. Questa iniziativa portò a un sostegno finanziario per gli artisti e a una maggiore esposizione e acquisizione delle loro opere da parte di musei di prestigio. Il MoMA di New York, presieduto da Nelson Rockefeller, divenne un attore chiave, acquistando numerosi dipinti e organizzando mostre di rilevanza internazionale, come “Twelve Modern American Painters and Sculptors” e “The New American Painting”, la quale ospitava opere come “Convergence” di Pollock.

Queste azioni consolidarono il ruolo di New York come nuovo centro dell’arte mondiale. Sin primi anni, emersero sospetti di ingerenza governativa, alimentati rapidità con cui il movimento guadagnò notorietà. Gli artisti associati lavorarono a lungo per sviluppare il proprio stile, ma una volta che il movimento raggiunse una coesione, la sua fama crebbe rapidamente, portando a valutazioni economiche straordinarie. Nel 1957, un anno dopo la morte di Pollock, il Metropolitan Museum acquistò “Autumn Rhythm” per 30.000 dollari, un importo senza precedenti per un’opera di un artista contemporaneo dell’epoca.

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TikTok è tornato momentaneamente online negli USA grazie a Trump: cosa sta succedendo

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Circa dodici ore dopo la chiusura Uniti, l’app di TikTok è tornata a essere accessibile a un intervento diretto da parte del Presidente eletto. La piattaforma ha accolto nuovamente i suoi iscritti con un messaggio di ringraziamento rivolto al Presidente, attribuendogli il merito della riattivazione. Questo episodio segna un nuovo capitolo della complessa situazione legata all’app cinese negli USA, mentre il rischio di un eventuale divieto persiste.

Riavvio del servizio e contesto normativo

La temporanea interruzione del servizio di TikTok era avvenuta nella tarda serata di sabato, quando gli utenti americani venivano informati dell’impossibilità di utilizzare l’app a causa dell’entrata in vigore di una nuova legge creata per limitare il servizio negli Stati Uniti. In seguito, anche gli store digitali di Apple e Google avevano rimosso TikTok, insieme ad altre applicazioni di proprietà della cinese ByteDance. Tuttavia, nella mattinata di domenica, il Presidente ha annunciato l’intenzione di firmare un ordine esecutivo per ritardare l’entrata in vigore della normativa, portando al ripristino del servizio poche ore dopo.

La notizia della riattivazione di TikTok ha senza dubbio fatto piacere ai 170 milioni di utenti statunitensi che la utilizzano quotidianamente. Tuttavia, la legge che impone il divieto di TikTok non è stata annullata, e la piattaforma è quindi a rischio di nuove sfide nei prossimi mesi. Nell’ambito di un messaggio di ringraziamento, la società ha affermato: “Ringraziamo il Presidente per aver fornito la necessaria chiarezza e garanzia ai nostri fornitori di servizi che non subiranno alcuna sanzione fornendo TikTok a oltre 170 milioni di americani e consentendo a oltre 7 milioni di piccole imprese di prosperare. […] Collaboreremo con il Presidente per una soluzione a lungo termine che mantenga TikTok negli Stati Uniti”.

Opposizione al ritorno di TikTok

La legge che impone la vendita o il divieto di TikTok era stata approvata con un ampio sostegno bipartisan. Alcuni senatori repubblicani hanno espresso la loro contrarietà a qualsiasi proroga del divieto, sostenendo che TikTok continui a rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale fintanto che rimane sotto il controllo di ByteDance. I senatori hanno dichiarato che TikTok dovrebbe tornare solo “tagliando tutti i legami tra TikTok e la Cina comunista. Solo allora gli americani saranno protetti dalla grave minaccia posta alla loro privacy e sicurezza da un TikTok controllato comunisti”.

Prospettive future per TikTok negli Stati Uniti

Il futuro di TikTok negli Stati Uniti appare incerto. Una vendita a un proprietario statunitense è considerata la soluzione più plausibile per evitare un nuovo blocco, ma ByteDance non ha mostrato interesse in tale direzione fino ad ora. Una possibilità alternativa è la promozione di una nuova legge che annulli quella esistente, ma vista l’ampia approvazione bipartisan del provvedimento attuale, è difficile prevedere che questa opportunità possa concretizzarsi nel breve periodo.

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Riconoscimento e difesa dalla frode online

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Negli ultimi giorni, è nuovamente emersa la truffa del “mulo di denaro”, comunemente nota come “money mule”. Questa strategia fraudolenta viene diffusa attraverso diversi canali, tra cui e-mail, piattaforme di messaggistica come WhatsApp e Telegram, social network come Instagram e , e persino SMS. I truffatori promettono guadagni facili per svolgere piccole operazioni finanziarie, ma le vittime si trovano coinvolte in veri e propri schemi di riciclaggio di denaro. La consiste nel non rispondere a tali messaggi e nel non seguire le istruzioni fornite dai truffatori.

Identificazione della truffa del “mulo di denaro”

Un “mulo di denaro” svolge la funzione di ricevere e trasferire somme di denaro per conto di terzi, spesso in cambio di una commissione. Questa attività si presenta come un’opportunità di guadagno semplice e senza rischi, ma in realtà rappresenta una pratica illegale con gravi conseguenze legali e finanziarie. I truffatori utilizzano questa tecnica per smistare denaro ottenuto in modo illecito, rendendolo più difficile da rintracciare dalle autorità.

Il reclutamento avviene attraverso vari canali come annunci pop-up, false offerte di lavoro e contatti diretti tramite app di messaggistica e social network. Le persone più vulnerabili a questo tipo di includono disoccupati, studenti e individui in difficoltà economica, attratti da opportunità di guadagno apparentemente semplici e flessibili, senza requisiti specifici.

Un documento diffuso dall’Europol evidenzia i principali segnali di allerta relativi a questa truffa:

  • Ricezione di contatti non richiesti che promettono guadagni facili.
  • Offerte di lavoro da aziende estere che cercano “agenti locali/nazionali” per il trasferimento di denaro.
  • E-mail provenienti da servizi gratuiti (Gmail, Yahoo!, Hotmail) che non corrispondono al nome dell’azienda.
  • Messaggi contenenti errori grammaticali o strutture linguistiche deboli.
  • Richiesta di utilizzo del proprio conto bancario per ricevere e inviare denaro.
  • Comunicazioni e transazioni gestite esclusivamente .
  • Competenze ed esperienza non necessarie per lo svolgimento del lavoro.

Le conseguenze della truffa del “money mule”

Cadere vittima della truffa del “mulo di denaro” può comportare gravi conseguenze: oltre alla perdita dei risparmi, si rischia di incorrere in seri problemi legali. I fondi trasferiti sono spesso utilizzati per attività illecite, come il riciclaggio di denaro o il finanziamento di crimini organizzati. In determinati casi, la banca potrebbe bloccare il conto, limitando l’accesso ai fondi, o si potrebbero manifestare difficoltà nel richiedere prestiti o altri servizi finanziari.

Un caso emblematico, riportato in un articolo, evidenzia come un individuo che ha effettuato un bonifico su un conto bancario di una banca già coinvolta in truffe simili, sia successivamente finito nel vortice delle criptovalute e del mercato Forex, perdendo ingenti somme di denaro per un totale di 125.000 euro.

Prevenzione della truffa del “mulo di denaro”

È fondamentale diffidare da chiunque prometta guadagni facili per proteggersi dalla truffa “money mule”. Non esistono opportunità gratuite. È altresì importante non acconsentire alle richieste dei truffatori, evitando di aprire conti bancari o fornire dati personali a persone sconosciute.

Se si sospetta di essere coinvolti in uno schema di money muling, le autorità consigliano di interrompere immediatamente ogni trasferimento di denaro ai truffatori, avvisare la banca e denunciare l’incidente alle autorità competenti.

Fonte Verificata

Il grande potere delle donne nella Britannia celtica è rappresentato da guerriere, madri e leader.

Uno genetico su scheletri risalenti a 2000 anni fa ha rivelato che le comunità in Gran Bretagna durante l’Età del Ferro erano organizzate attorno alle linee di sangue femminili. Le detenevano un ruolo significativo nella trasmissione della terra e della ricchezza, esercitando una notevole influenza sociale e politica, come confermato da reperti archeologici e scritti romani dell’epoca.

Organizzazione sociale e ereditarietà

La ricerca, pubblicata su Nature il 15 e condotta dalla dottoressa Lara Cassidy del Trinity College di Dublino, si basa sull’analisi del DNA di 57 scheletri rinvenuti a Winterborne Kingston, nel Dorset, appartenenti alla tribù dei Durotriges. In particolare, è emersa una diversità nei cromosomi Y, segno che gli uomini tendevano a trasferirsi presso le famiglie delle mogli. Al contrario, la maggior parte delle donne mostrava un’origine genetica comune che rimanda a un’antica antenata.

Questo sistema sociale, noto come “matrilocale”, garantiva un solido supporto familiare alle donne, le quali mantenevano collegamenti stretti con parenti e amici nel loro villaggio natale, mentre gli uomini si integravano nelle famiglie delle loro spose.

Conferme archeologiche

Le analisi condotte dall’Università di Bournemouth supportano ulteriormente questa organizzazione. La presenza di tombe femminili adornate da oggetti di valore indica una trasmissione di ricchezza di madre in figlia. Le fonti romane dell’epoca descrivono le donne britanniche come più potenti e indipendenti rispetto alle controparti romane, abili nel possedere proprietà, divorziare e perfino comandare eserciti. Due sovrani britannici registrati, Cartimandua e Boudica, erano di sesso femminile, suggerendo una maggiore apertura nei confronti dell’accesso al potere politico.

Diversità genetica e influenze esterne

Lo studio ha anche evidenziato la diversità genetica tra le comunità dell’Età del Ferro in Gran Bretagna, rivelando una geografica dettagliata e collegamenti di parentela su vaste aree. Le regioni periferiche come la Scozia e la Cornovaglia mostrano una maggiore continuità genetica con le popolazioni dell’Età del Bronzo, mentre la costa meridionale, caratterizzata da contatti più frequenti con il continente, presenta una maggiore diversità.

Queste scoperte offrono un quadro rinnovato della società britannica, evidenziando come le donne non fossero semplici figure marginali, ma protagoniste attive nelle dinamiche sociali, economiche e politiche delle loro comunità. La ricerca della dottoressa Cassidy e del suo team segna un avanzamento significativo nella comprensione del ruolo delle donne nel passato, sfidando interpretazioni tradizionali e ampliando le prospettive sulla storia della Gran Bretagna e dell’Europa antica.

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