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Come muore una stella? Uno straordinario primo piano di una supergigante rossa è catturato da astronomi

La scoperta di WOH G64, una rossa avvolta in un bozzolo di gas e polveri, apre nuove prospettive per lo studio delle stelle lontane: una pietra miliare per la ricerca astronomica e la comprensione dell’universo.

©ESA

Il Very Large Telescope Interferometer (VLTI), gestito dall’Osservatorio Europeo Meridionale (ESO), ha raggiunto un traguardo significativo con la cattura della prima immagine ravvicinata di una morente al di fuori della Via Lattea. La stella in questione è WOH G64, una supergigante rossa avvolta da un peculiare bozzolo di gas e polveri a forma di uovo.

Situata nella Grande Nube di Magellano, una galassia satellite a 160.000 anni luce da noi, WOH G64 supera il Sole di oltre 2.000 volte. Pur essendo stata studiata per decenni, questa è la prima volta che i ricercatori riescono a osservare così da la sua struttura e l’ambiente che la circonda.

Un bozzolo a forma di uovo: la sorprendente scoperta

Keiichi Ohnaka, astrofisico e capo della ricerca, ha dichiarato che questa immagine segna una svolta fondamentale:

“Per la prima volta siamo riusciti a catturare un’immagine dettagliata di una stella morente situata in una galassia diversa dalla nostra.”

WOH G64 è una stella nella fase finale della sua vita, caratterizzata dall’espulsione degli strati esterni per formare involucri di gas e polveri. La forma allungata del suo bozzolo, simile a un uovo, ha sorpreso gli scienziati, suggerendo la presenza di massicce espulsioni di materiale che potrebbero precedere la trasformazione in supernova.

Ohnaka ha aggiunto: “Questa scoperta ci emoziona, perché ci permette di osservare in tempo reale il drammatico processo che avviene prima dell’esplosione finale di una stella.”

L’importanza di WOH G64 per l’astronomia moderna

Per esperti come Gerd Weigelt del Max Planck Institute for Astronomy, WOH G64 offre un’opportunità unica per studiare il processo di morte di una stella. Recenti osservazioni hanno rivelato un affievolimento luminoso della stella, attribuito all’ispessimento degli strati di polveri e gas espulsi.

Jacco van Loon, direttore dell’Osservatorio Keele, ha enfatizzato l’importanza di tale fenomeno: “Si tratta di una delle stelle più estreme conosciute, e ogni cambiamento drastico potrebbe avvicinarla all’inevitabile esplosione finale.”

Gli scienziati ipotizzano che una stella compagna possa influenzare la dinamica del gas attorno a WOH G64. Con l’introduzione di strumenti avanzati come GRAVITY+, il VLTI sarà in grado di monitorare più da vicino le fasi finali di questa stella.

Una nuova frontiera per l’osservazione delle stelle

La precisione del VLTI, che combina la luce di quattro telescopi per ottenere immagini di oggetti lontani, rappresenta un progresso significativo nella comprensione dei cicli di vita stellari. WOH G64 è la prima stella al di fuori della Via Lattea ad essere immortalata con tale dettaglio, ma non sarà l’ultima.

Ohnaka ha concluso: “Osservazioni successive con gli strumenti dell’ESO saranno fondamentali per approfondire la nostra comprensione di questi fenomeni.”

Le scoperte legate a WOH G64 aprono nuove prospettive per lo studio delle stelle in galassie lontane, contribuendo a far luce sul dell’universo.

Fonte: Astronomy & Astrophysics

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Dal permafrost siberiano emerge un cucciolo di tigre dai denti a sciabola perfettamente conservato

Un di tigre dai denti a di 35.000 anni è stato scoperto nel : grazie alla perfetta conservazione, gli scienziati stanno riscrivendo la di questo felino preistorico.

©Nature

In Siberia, lungo le rive del fiume Badyarikha, un gruppo di cercatori di zanne di mammut ha rinvenuto un cucciolo di tigre dai denti a sciabola perfettamente conservato nel permafrost. Questa straordinaria “mummia” risale a 35.000 anni fa e ha consentito agli scienziati di osservare dettagli inediti.

Il congelamento naturale del permafrost ha permesso l’analisi del cucciolo, identificato come appartenente alla specie Homotherium latidens, un felino del Pleistocene Superiore. Secondo uno studio pubblicato su Scientific Reports, l’animale aveva solo tre settimane di vita, dedotto dall’analisi dentale.

Le condizioni fredde e asciutte della Siberia si rivelano ideali per la conservazione di antichi fossili e resti organici, preservando non solo le ossa e i muscoli, ma anche il manto e la pelle del cucciolo. Come spiegato da Alexey V. Lopatin, direttore dell’Istituto Paleontologico Borissiak dell’Accademia Russa delle Scienze, questo rappresenta una scoperta senza precedenti.

Dettagli anatomici e caratteristiche della specie

Gli scienziati hanno notato peculiarità anatomiche che differenziano questa specie dai felini moderni, inclusi un collo robusto e l’assenza dei cuscinetti carpali, adattamenti utili per muoversi sulla neve. Inoltre, il manto del cucciolo era di un colore marrone scuro, una peculiarità unica rispetto ai grandi felini contemporanei.

Questo ritrovamento non fornisce solo un nuovo sguardo sull’aspetto di un animale estinto, ma crea anche opportunità per futuri studi genetici. L’estrazione del DNA rappresenta un obiettivo chiave del team di ricerca, che mira ad approfondire le conoscenze su questa specie.

Il permafrost come capsula del tempo

La regione artica siberiana, grazie al permafrost, è diventata una sorta di capsula del tempo. Sono stati rinvenuti resti eccezionali, come un rinoceronte lanoso mummificato e una testa di lupo risalente a 32.000 anni fa. Questi ritrovamenti offrono uno sguardo eccezionale sugli ecosistemi preistorici e sulla fauna estinta, tra cui mammut lanosi e felidi dai denti a sciabola.

Secondo Manuel J. Salesa, paleontologo spagnolo, ogni scoperta amplia la conoscenza e la possibilità di trovare un esemplare adulto sarebbe incredibile.

Fonte: Nature

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Fossili rivelano che i bambini di Neanderthal collezionavano “cianfrusaglie”

Una scoperta archeologica straordinaria in mostra i come collezionisti affascinati dalla bellezza della natura, evidenziando il loro pensiero astratto e simbolico.

Un sorprendente ritrovamento archeologico in Spagna sta cambiando la nostra comprensione dei Neanderthal. Nella grotta di Prado Vargas, a nord della Spagna, sono stati rinvenuti 15 marini risalenti a un periodo tra i 39.800 e i 54.600 anni fa. Nonostante l’apparente ordinarietà dei resti – conchiglie e resti di echinodermi – la loro scoperta a 20 chilometri dal mare e in condizioni perfette suggerisce una raccolta intenzionale, guidata più dalla curiosità che dall’utilità.

I fossili ritrovati nella grotta non mostrano segni di lavorazione o utilizzo pratico. Gli studiosi ipotizzano che siano stati collezionati per puro fascino estetico o simbolico. Tra i reperti spiccano esemplari come le conchiglie lisce di Tylostoma e i ricci di mare Tetragramma. I ricercatori propongono che queste raccolte possano rappresentare un interesse artistico o una connessione simbolica con l’ambiente naturale, anticipando il pensiero astratto prima attribuito esclusivamente a Homo sapiens.

Questo comportamento si collega a scoperte in altre aree, come Pech de l’Azé in , dove un fossile di brachiopode fu trasportato per 30 chilometri, o Tata, in Ungheria, dove conchiglie fossili furono trasformate in ornamenti.

La curiosità innata dei Neanderthal

Uno degli aspetti più affascinanti del ritrovamento riguarda l’ipotesi che Neanderthal abbiano raccolto questi fossili. I ricercatori paragonano questa attività all’abitudine moderna dei bambini di collezionare oggetti come figurine o conchiglie. Inoltre, il rinvenimento di un dente da latte nella stessa grotta rafforza questa teoria.

I fossili potrebbero anche aver assunto un valore rituale o spirituale. Potrebbero essere stati utilizzati per raccontare storie, in contesti educativi o persino in attività magico-religiose. Questo spinge a riconsiderare i Neanderthal non solo come esseri utilitaristici, ma come individui dotati di una sensibilità simbolica e di una ricerca estetica.

La scoperta nella grotta di Prado Vargas arricchisce la narrazione dei Neanderthal come esseri capaci di apprezzare la bellezza e di attribuire significati simbolici agli oggetti. Questa visione contrasta con l’immagine tradizionale di Neanderthal rozzi e primitivi, aprendo nuove prospettive sul loro intelletto e sulla loro cultura.

Fonte: Quaternary

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Trattenere lo starnuto può causare lesioni vascolari e fratture toraciche

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Lo è un riflesso naturale che permette l’espulsione veloce di aria polmoni attraverso naso e bocca, svolgendo una funzione di protezione per le vie respiratorie da particelle estranee come polvere e allergeni. Tuttavia, trattenere uno starnuto provoca un accumulo di aria che può danni. Quando l’aria fa pressione all’interno dei polmoni e nel torace, il rischio di aumenta; le conseguenze possono includere emorragie o danni cerebrali, oltre a possibili fratture della gabbia toracica. Anche se tali eventi sono rari, chi ha patologie pregresse potrebbe essere più vulnerabile. Pertanto, è preferibile starnutire piuttosto che trattenersi.

Cos’è lo starnuto e a cosa è dovuto

Lo starnuto funziona come un meccanismo di difesa del corpo, simile alla tosse, per liberare le vie aeree dall’aria che contiene corpi estranei. Nel naso si trovano terminazioni nervose che registrano la presenza di allergeni e altre sostanze, inviando segnali al cervello. Questi segnali attivano automaticamente i polmoni e altri muscoli, dando avvio a una sequenza di azioni involontarie. Si inizia con un’inspirazione profonda seguita chiusura della glottide, che isola e comprime l’aria nei polmoni. Successivamente, l’apertura della glottide consente all’aria di fuoriuscire rapidamente, liberando le vie aeree da eventuali intrusi.

Starnuto pulisce vie aeree

Starnutire è, quindi, un’importante reazione difensiva che evita che agenti patogeni penetrino nei polmoni, riducendo il rischio di infezioni gravi. Ritardare questa funzione protettiva può comportare conseguenze potenzialmente gravi.

Cosa succede nei polmoni quando si starnutisce: la fisica degli starnuti

Per comprendere i rischi legati a uno starnuto trattenuto, è necessario considerare la legge di Boyle, che stabilisce una relazione inversamente proporzionale tra volume e pressione di un gas a temperatura costante. Compattando l’aria nei polmoni, la pressione aumenta; normalmente, l’apertura della glottide consente all’aria di scaricarsi, ma se naso e bocca sono tappati, la pressione interna può causare effetti negativi.

Trattenere starnuto

Cosa succede se trattieniamo gli starnuti: le conseguenze

Lasciar fuoriuscire lo starnuto è più sicuro rispetto a trattenerlo; sebbene le lesioni interne siano rare, possono verificarsi. Le lesioni derivano dall’aumento della pressione intra-toracica che ostacola il normale flusso sanguigno. Questa pressione può causare danni ai capillari oculari, risultando in emorragie o microfratture, così come danni cerebrali rari. Le lesioni possono essere classificate in cardiovascolari e non. Le prime si collegano all’aumento della pressione arteriosa, mentre le seconde possono comportare collassi polmonari o enfisema sottocutaneo in situazioni più gravi. È da notare che, secondo una revisione pubblicata nell’American Journal of Rinology and Allergy, la maggior parte delle lesioni si è verificata in individui privi di fattori di rischio preesistenti.

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Ecco la top 20 delle meno sicure più utilizzate in Italia e nel mondo

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Ogni anno, milioni di persone sono vittime di attacchi informatici. La causa principale di questo fenomeno è frequentemente attribuita alla scelta di password poco sicure da parte degli utenti. Secondo un rapporto annuale di NordPass, in collaborazione con NordStellar, è emerso che la combinazione “123456” è la password più usata al , con oltre 3 milioni di utilizzi per account personali e più di ,2 milioni per account aziendali. Questa password può essere decifrata in meno di un secondo, dimostrando come una scelta così semplice possa comportare gravi rischi per la sicurezza.

Perché usare password poco complesse è pericoloso

La password “123456” ha occupato il primo posto nella lista delle password meno sicure in 5 delle ultime 6 di NordPass. Unica eccezione è rappresentata dalla password “password”, anch’essa facilmente indovinabile. La classifica è stata elaborata analizzando un database di 2,5 terabyte proveniente da fonti pubbliche e dal Dark Web, attraverso un’analisi in 44 paesi. Questa ricerca ha permesso di identificare le scelte più comuni di password e i relativi rischi.

La lista delle password meno sicure include combinazioni prevedibili come sequenze numeriche semplici e nomi comuni. L’uso di tali password espone gli account a attacchi automatizzati, noti come brute force attack, dove software specializzati possono provare migliaia di combinazioni al secondo. Le conseguenze sono particolarmente gravi quando account aziendali utilizzano password deboli, mettendo a rischio dati sensibili e informazioni riservate.

La top 20 delle password meno sicure più usate al mondo e in Italia

Ecco la 20 globale delle password meno sicure:

  • 123456 (utilizzata 3.018.050 volte)
  • 123456789 (utilizzata 1.625.135 volte)
  • 12345678 (utilizzata 884.740 volte)
  • password (utilizzata 692.151 volte)
  • qwerty123 (utilizzata 642.638 volte)
  • qwerty1 (utilizzata 583.630 volte)
  • 111111 (utilizzata 459.730 volte)
  • 12345 (utilizzata 395.573 volte)
  • secret (utilizzata 363.491 volte)
  • 123123 (utilizzata 351.576 volte)
  • 1234567890 (utilizzata 324.349 volte)
  • 1234567 (utilizzata 307.719 volte)
  • 000000 (utilizzata 250.043 volte)
  • qwerty (utilizzata 244.879 volte)
  • abc123 (utilizzata 217.230 volte)
  • password1 (utilizzata 211.932 volte)
  • iloveyou (utilizzata 197.880 volte)
  • 11111111 (utilizzata 195.237 volte)
  • dragon (utilizzata 144.670 volte)
  • monkey (utilizzata 139.150 volte)

In Italia, la top 20 delle password meno sicure è la seguente:

  • 123456 (utilizzata 46.595 volte)
  • cambiami (utilizzata 22.472 volte)
  • 123456789 (utilizzata 18.604 volte)
  • 12345678 (utilizzata 12.221 volte)
  • password (utilizzata 10.990 volte)
  • juventus (utilizzata 10.394 volte)
  • qwerty1 (utilizzata 10.141 volte)
  • qwerty123 (utilizzata 9.202 volte)
  • francesco (utilizzata 8.174 volte)
  • qwerty (utilizzata 7.822 volte)
  • Abcd1234 (utilizzata 7.695 volte)
  • alessandro (utilizzata 7.493 volte)
  • giuseppe (utilizzata 7.105 volte)
  • ciaociao (utilizzata 7.011 volte)
  • andrea (utilizzata 6.958 volte)
  • 12345 (utilizzata 6.741 volte)
  • francesca (utilizzata 6.295 volte)
  • amoremio (utilizzata 5.614 volte)
  • antonio (utilizzata 5.510 volte)
  • 000000 (utilizzata 5.468 volte)

Come creare password sicure e proteggersi dagli hacker

Per evitare attacchi informatici, è fondamentale adottare alcune precauzioni nella scelta delle password:

  • Evitate combinazioni ovvie come sequenze numeriche, parole comuni o informazioni personali facilmente reperibili.
  • Utilizzate password lunghe, composte da almeno 12 caratteri che combinano lettere maiuscole, minuscole, numeri e simboli.
  • Non utilizzate mai la stessa password su più siti.
  • Conservate i dati di accesso nei password manager, che generano e memorizzano password complesse.
  • Attivate l’autenticazione a due fattori o 2FA, per aggiungere un ulteriore passaggio nel processo di accesso.
  • Prestate attenzione durante la navigazione online e siate consapevoli delle potenziali trappole di Internet.

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Comprare NFT a cosa serve e quanto costano

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sta per “Non-Fungible Token” (in italiano “Token Non Fungibili”). Questo termine indica oggetti digitali unici e non intercambiabili, a differenza di beni fungibili come le monete o le azioni. Un esempio di asset non fungibile è una carta collezionabile; se una carta scambiata con un’altra, il valore essere simile ma i due oggetti sono distinti e diversi. Gli NFT possono rappresentare vari tipi di contenuti digitali, tra cui arte, musica, biglietti per eventi e altri oggetti da collezione.

Motivi per l’acquisto di NFT

Le ragioni che spingono le persone ad acquistare NFT sono molteplici. Alcuni cercano di ottenere diritti su opere collezionabili, mentre altri vogliono accedere a eventi esclusivi o supportare artisti. Tuttavia, una delle motivazioni predominanti è l’investimento. Di conseguenza, il mercato degli NFT è soggetto alle stesse dinamiche delle opere d’arte tradizionali. Ad esempio, dopo il notevole successo di artisti come Beeple, il valore delle opere NFT era cresciuto. Tuttavia, con il successivo crollo del mercato, opere come quelle della serie “Bored Ape Yacht Club” hanno visto il loro valore ridursi significativamente rispetto ai prezzi di acquisto originali.

Acquisto e vendita di NFT

Gli NFT vengono solitamente acquistati e venduti su piattaforme dedicate, note come marketplace, come OpenSea. Alcuni di essi possono essere anche messi all’asta in modo simile alle opere d’arte tradizionali. Per acquistare NFT su queste piattaforme, è necessario possedere criptovalute, generalmente Ethereum, sebbene esistano anche altre opzioni.

Valore degli NFT

Il valore degli NFT varia notevolmente a seconda del tipo di token che si sta acquistando. Come per le opere d’arte fisiche, il prezzo dipende dal valore percepito. Ad esempio, l’opera di Beeple “Every day” è stata venduta per circa 69 milioni di dollari, mentre la collezione di Pak “The Merge” ha raggiunto un totale di 91,8 milioni di dollari, venduta a più di 26.000 persone in porzioni. Tuttavia, a seguito del calo di interesse nel mercato, molti NFT attualmente hanno un prezzo significativamente inferiore rispetto ai loro valori iniziali. Pertanto, la risposta alla domanda riguardante il valore di acquisto e vendita degli NFT è complessa e strettamente legata alle condizioni specifiche del mercato.

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Nella storia degli USA si contano 45 Presidenti, ma si registrano 47 presidenze: com’è possibile?

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Donald Trump è stato eletto Presidente degli Stati Uniti d’America per la seconda volta, battendo la candidata democratica Kamala Harris. Il suo insediamento avverrà il 20 gennaio 2025. Secondo la Costituzione statunitense, il mandato del Presidente e del Vicepresidente in carica termina a mezzogiorno del 20 gennaio, segnando l’inizio del mandato dei successivi eletti. Tuttavia, si registra una curiosità nei numeri delle Presidenze: si 45 Presidenti per 47 presidenze, a causa delle elezioni non consecutive di Grover Cleveland e Donald Trump.

La carica di Presidente degli Stati Uniti

Il Presidente degli Stati Uniti svolge il ruolo di capo di Stato e di governo e comandante in capo delle forze armate. Il mandato presidenziale ha una durata di quattro anni e permette la rielezione per un massimo di due mandati. Questo ha portato a presidenze rinnovate, anche in modo non consecutivo.

Il limite di due mandati fu introdotto nel 1951 con il 22° emendamento. Precedentemente, non esisteva un limite temporale, permettendo a presidenti come Franklin Roosevelt di ricoprire la carica per quattro mandati, dal 1933 al 1945, anno della sua morte, successivo alla quarta rielezione.

Quando dura la carica di Presidente negli USA: il 22° emendamento

Il 21 marzo 1947, il Congresso degli Stati Uniti approvò il 22° emendamento, ratificato nel 1951, stabilendo che nessun Presidente essere eletto per più di due mandati, salvo per coloro che al momento dell’approvazione erano già in carica. L’emendamento non si applicava quindi al Presidente Harry S. Truman, che mantenne la carica dal 1945 al 1949. Inoltre, il 22° emendamento stabilisce che chi occupa un mandato presidenziale per più di due anni durante il mandato di un altro Presidente non può essere eletto Presidente più di una volta.

“Nessuno potrà essere eletto più di due volte alla carica presidenziale e nessuno, che abbia occupato tale carica o svolto le funzioni di Presidente per più di due anni durante il mandato di un altro Presidente, potrà essere eletto più di una volta alla carica presidenziale. Questo Articolo non si applica a chi era in carica al momento in cui l’Articolo stesso è stato proposto dal Congresso e non impedirà a chi abbia la carica presidenziale o eserciti le funzioni di Presidente nel periodo che occorre perché l’Articolo entri in vigore, di mantenere la carica di Presidente o di facente funzione per l’intero periodo suddetto.”

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Preambolo e articolo della Costituzione . Fonte: National Archives and Records Administration via Wikimedia Commons

Quali sono i Presidenti USA che hanno ricoperto più di due mandati

Grover Cleveland e Donald Trump sono i Presidenti che hanno ricoperto la carica per due volte, ma con mandati non consecutivi. Pertanto, il numero totale di Presidenti è 47, ma solo 45. Grover Cleveland fu eletto nel 1885 e rimase in carica fino al 1889, per poi tornare dal 1893 al 1897. Donald Trump, dopo aver ricoperto la carica dal 2017 al 2021, si insedierà nuovamente a gennaio 2025, con un mandato che si concluderà nel 2028. In caso di decesso del Presidente eletto all’inizio del mandato, sarà il Vicepresidente a subentrare. Lo stesso vale se il Presidente eletto non soddisfa i requisiti necessari o se non si è proceduto all’elezione di un Presidente, con il Vicepresidente che eserciterà le funzioni fino all’insediamento del nuovo Presidente.

L’insediamento del Presidente americano: perché il 20 gennaio

Nonostante Donald Trump sia stato eletto il 5 novembre 2024, il suo insediamento si svolgerà il 20 gennaio 2025. Questo avviene per un periodo noto come “transizione”, durante il quale il nuovo Presidente nomina i membri del governo e prepara le linee guida del suo mandato. In passato, il mandato iniziava il 4 marzo, ma la ratifica del 20° emendamento nel 1933 ha stabilito il 20 gennaio come data di inizio, per ridurre il periodo di vacanza del potere esecutivo da quattro mesi a di tre.

In epoche passate, il lungo intervallo era giustificato dalla necessità di consentire ai nuovi Presidenti di raggiungere la capitale, all’epoca non ancora Washington, ma New York, utilizzando i mezzi di trasporto dell’epoca, molto più lenti.

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Funzionamento del Chand Baori, uno dei pozzi a gradoni più profondi in India vicino a un antico tempio

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Il Chand è uno dei a gradoni più grandi e dell’, situato nel villaggio di Abhaneri, nello stato del Rajasthan. Costruito dal re Chand, da cui deriva il nome, il termine “baori” si riferisce alla parola “pozzo” nell’antica lingua dell’India occidentale. Questa imponente è stata progettata per intercettare la falda acquifera e fungere da serbatoio di accumulo per le acque piovane, grazie agli oltre 3500 gradini che la compongono. In prossimità del pozzo si trova anche un tempio dedicato alla divinità Harshat Mata, enfatizzando l’aspetto religioso associato a queste opere idrauliche.

La struttura del Chand Baori

Il Chand Baori è caratterizzato da una pianta quadrata e sviluppa un’altezza complessiva di circa 30 metri, con una struttura a gradoni che converge verso il centro. Questo design non solo esalta la bellezza architettonica, ma crea anche un impatto visivo simile a una piramide rovesciata. La presenza del tempio adiacente alla fonte d’acqua ne aumenta il significato culturale e religioso.

Cosa sono i pozzi a gradoni

Un pozzo a gradoni è distinto da un comune pozzo cilindrico. Mentre i pozzi tradizionali sono progettati per prelevare acqua tramite dispositivi come pompe o secchi, i pozzi a gradoni sono strutture più ampie, scavate per raccogliere acqua piovana e accedere alla falda acquifera. I gradoni consentono un facile accesso all’acqua, facilitando la discesa e l’estrazione senza difficoltà, a prescindere dal livello dell’acqua.

Queste strutture comprendono diversi elementi, tra cui le Toda, colonne ornamentali all’ingresso del pozzo; i Kuta, pianerottoli di sosta; gli Ardhakuta, strutture di supporto senza pianerottoli; e il pozzo centrale, che dà accesso alle acque sotterranee. La freschezza dell’acqua prelevata era particolarmente apprezzata durante le calde estati indiane, mentre questi punti d’acqua servivano anche come luoghi di incontro e culto.

L’utilizzo dei pozzi a gradoni oggi

Con la dominazione britannica in India, l’uso dei pozzi a gradoni è diminuito, considerati luoghi poco igienici per l’approvvigionamento idrico potabile. Molti di essi ora risultano inutilizzabili a causa dell’abbassamento delle falde acquifere. Oggi, il Chand Baori e altre strutture simili rappresentano importanti siti archeologici e attrazioni turistiche, mantenendo viva la memoria storica di un sistema idraulico un tempo vitale per le comunità locali.

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Il gioco radioattivo Gilbert U-238 Atomic Energy Laboratory ritirato nel 1951: la vera storia

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Tra il 1950 e il 1951, negli Stati Uniti, venne commercializzato un kit scientifico per ragazzi, noto come U-238 Energy , prodotto dalla AC Gilbert Company. Questo kit conteneva uranio e altri elementi radioattivi, un aspetto che oggi potrebbe suscitare preoccupazione, ma che all’epoca non era percepito in modo così allarmante. Il ritiro dal mercato, avvenuto dopo solo un anno, fu principalmente dovuto al prezzo elevato di 50 dollari a confezione, equivalente a circa 600 dollari attuali, piuttosto che a preoccupazioni in merito alla sicurezza. Questa rarità ha accresciuto il suo valore nel , fino a raggiungere anche 100 volte il prezzo originale.

Cosa conteneva il kit per bambini con elementi radioattivi

Il kit comprendeva diversi componenti, tra cui:

  • quattro barattoli contenenti minerali di uranio dal Colorado;
  • una sorgente di radiazioni alfa (piombo-210);
  • una sorgente di radiazioni beta (rutenio-106);
  • una sorgente di radiazioni gamma (zinco-65);
  • uno spintariscopio, un rudimentale rivelatore a scintillazione;
  • un contatore Geiger per la rilevazione delle radiazioni ionizzanti;
  • una camera a nebbia di Wilson con sorgente alpha di breve durata (polonio-210) per identificare la traiettoria di particelle.

In aggiunta, il kit includeva un fumetto, un libretto delle istruzioni di 60 pagine e il manuale “Prospecting for Uranium“, che forniva indicazioni su come identificare, raccogliere e vendere minerali di uranio. Esistevano due versioni del kit: una con confezione marrone, pubblicizzata nel catalogo della Gilbert Toys del 1950, e una con scatola . Sebbene la disposizione interna fosse leggermente diversa, il contenuto era sostanzialmente lo stesso. Nel 1952, il kit fu sostituito con il Chemistry Atomic Energy Set, che conteneva solo una piccola quantità di uranio, uno spintariscopio e un libro sull’energia atomica.

Il kit radioattivo Gilbert U-238 era sicuro?

Secondo il fondatore della AC Gilbert Company, il kit era considerato sicuro, avendo ricevuto l’approvazione da parte dei fisici del Oak Ridge Laboratory. Tuttavia, nel libretto delle istruzioni, era espressamente consigliato agli utenti di non rompere i barattoli contenenti gli elementi radioattivi. Questa precauzione non era motivata da rischi per la salute, bensì per evitare la dispersione di materiale radioattivo, che avrebbe potuto alterare le letture del contatore Geiger. Non venivano forniti avvertimenti specifici sulla salute.

Diverse testate hanno catalogato questo prodotto tra i dieci giocattoli più pericolosi mai venduti. Tuttavia, un’analisi dettagliata condotta nel 2020 dal portale IEEE Spectrum ha fornito una visione più chiara sull’effettivo rischio. Secondo l’autrice Allison Marsh, professoressa di ingegneria all’Università della Carolina del Sud, l’esposizione all’uranio-238 presente nel kit comportava un rischio minimo, paragonabile all’esposizione ai raggi UV del sole per un giorno. Inoltre, il kit avrebbe avuto l’effetto di insegnare ai giovani utenti la natura della radioattività come fenomeno naturale.

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La truffa con prefisso +34 dalla Spagna viene effettuata come quella della Francia: indicazioni per difendersi

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Negli ultimi giorni, molti utenti hanno segnalato telefonate sospette provenienti da numeri con internazionale +34, relativo alla Spagna. Queste chiamate, inizialmente percepite come innocue, si rivelano spesso tentativi di phishing telefonico o vishing, tecniche fraudolente impiegate da criminali informatici per sottrarre informazioni sensibili. In particolare, le vittime principali sono persone in cerca di , attratte da proposte che sembrano autentiche ma nascondono potenziali rischi. Una volta stabilito il contatto, il truffatore può spostare la conversazione su WhatsApp, richiedendo dettagli personali, documenti o informazioni bancarie con la scusa di finalizzare un processo di assunzione. Se non riconosciuta, questa truffa può concludersi con furti d’identità o perdite economiche significative. È fondamentale comprendere il di tali inganni e adottare strategie preventive per tutelare i propri dati.

Come funziona la truffa del prefisso +34 della Spagna

La truffa collegata al prefisso +34 presenta meccanismi simili ad altre truffe telefoniche con prefissi esteri, come quelle del Portogallo e dei Paesi Bassi. L’operazione inizia con una telefonata da un numero sconosciuto caratterizzato dal prefisso spagnolo. Il messaggio varia, ma spesso include un audio pre-registrato che invita l’utente a salvare il numero per continuare il dialogo su app di messaggistica, generalmente WhatsApp. Tra le modalità più comuni figura quella di un’offerta di lavoro, giustificata dall’avvenuta ricezione di un curriculum. Questa strategia risulta particolarmente efficace nei confronti di coloro che hanno recentemente inoltrato candidature, aumentando la probabilità di interazione con il truffatore.

Una volta trasferita la comunicazione su WhatsApp, il criminale avvia una conversazione più personale, spacciandosi per un potenziale datore di lavoro e richiedendo progressivamente informazioni aggiuntive per completare la fittizia assunzione. In questa fase, i dettagli sensibili, documenti e coordinate bancarie vengono richiesti, dati che possono essere sfruttati per furti d’identità o accessi non autorizzati ai conti correnti.

Come dalle truffe telefoniche con prefisso +34 della Spagna

Per proteggersi da questa e altre truffe telefoniche, è fondamentale diffidare delle chiamate provenienti da numeri sconosciuti, in particolare con prefissi internazionali. Qualora si decidesse di rispondere, non si devono mai fornire informazioni personali o dati sensibili, poiché nessuna azienda seria richiede tali informazioni via telefonata o messaggio.

Si consiglia di bloccare i numeri sospetti tramite le funzioni disponibili nel proprio smartphone. È possibile anche impostare il blocco per tutti i numeri non salvati in rubrica e i filtri anti-spam disponibili, per ridurre il rischio di ricevere chiamate fraudolente.

La chiave per affrontare tali truffe è mantenere alta l’attenzione. Solo così è possibile riconoscere le tecniche adottate dai truffatori e difendersi adeguatamente.

Fonte

Chiamata ricevuta dall’autore dell’articolo alcuni giorni prima della stesura del pezzo

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Screenshot con Mac e Windows: scorciatoie da tastiera da utilizzare

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Per fare uno screenshot su e su PC esistono diverse opzioni, che includono combinazioni di tasti e utility predefinite. Mac consente di utilizzare comandi rapidi per catturare l’intero schermo o parti specifiche, oltre all’applicazione Screenshot, progettata per gestire sia screenshot che registrazioni dello schermo. Anche Windows offre da tastiera e l’utility Strumento di cattura, permettendo di effettuare screenshot in modo semplice e veloce. Di seguito riportiamo un’analisi dettagliata di come utilizzare ciascuno di questi strumenti.

Come fare screenshot con Mac

Il sistema operativo macOS offre vari metodi per acquisire screenshot, principalmente tramite combinazioni di tasti e l’utility Screenshot.

Combinazioni di tasti

Le combinazioni di tasti sono il metodo più rapido per realizzare screenshot su Mac. Ecco un elenco delle scorciatoie utili:

  • shift+cmd+3: cattura l’intero schermo.
  • shift+cmd+4: permette di selezionare e catturare una porzione di schermo. Dopo aver premuto la combinazione, compare un mirino per selezionare l’area desiderata.
  • shift+cmd+4+barra spaziatrice: consente di catturare una finestra specifica, trasformando il puntatore in una macchina fotografica.

Scorciatoie screenshot Mac

  • shift+cmd+5: avvia l’applicazione Screenshot.

Applicazione Screenshot

Per un approccio visivo alla cattura delle immagini, è possibile utilizzare l’applicazione Screenshot. Questa essere aperta da Launchpad > Utility, tramite Spotlight oppure con shift+cmd+5. Una volta aperta, selezionate la funzione desiderata tra le cinque disponibili: Acquisisci l’intero schermo, Acquisisci la finestra selezionata, Acquisisci la selezione, Registra l’intero schermo e Registra la selezione. Nel menu Opzioni, si possono definire timer, impostazioni di salvataggio e diverse altre opzioni. Infine, si procede cliccando su Acquisisci o Registra in base alla funzione scelta.

Applicazione Screenshot Mac

Come fare screenshot con Windows

Per effettuare screenshot su Windows, è possibile utilizzare sia scorciatoie da tastiera che l’utility Strumento di cattura.

Combinazioni di tasti

Di seguito sono riportate le combinazioni di tasti più comuni per realizzare screenshot su Windows:

  • Stamp (o PrtScn): cattura l’intero schermo e copia l’immagine negli appunti. Potrebbe essere necessario premere anche il tasto Fn, a seconda della tastiera.
  • Windows+Stamp: salva direttamente lo screenshot nella cartella “Screenshot” senza copiarlo negli appunti.
  • Alt+Stamp: cattura solo la finestra attiva e la copia negli appunti.
  • Windows+Shift+S: attiva l’applicazione Strumento di cattura.

Tast Stamp Windows

Applicazione Strumento di cattura

L’utility Strumento di cattura è per acquisire parti specifiche dello schermo. Può essere attivata tramite la combinazione Windows+Shift+S oppure cercandola nel menu Start. Da qui, è possibile selezionare la modalità di cattura desiderata e disegnare l’area da acquisire. L’utility offre anche funzioni di editing per personalizzare lo screenshot secondo le necessità.

Strumento Cattura di Windows

Fonte Verificata

Il “trucco della bottiglia d’acqua” davanti al termosifone è davvero utile per scaldare la casa.

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Immagine realizzata con AI.

Con l’arrivo dei primi freddi e l’accensione dei riscaldamenti, sta tornando in auge un metodo per mantenere gli ambienti domestici caldi più a lungo: disporre una o più bottiglie riempite d’acqua accanto ai termosifoni. Questa pratica consente di mantenere una stanza calda anche dopo aver spento il riscaldamento, contribuendo così a un possibile risparmio sulla bolletta. L’acqua, infatti, per la sua elevata capacità termica, è in grado di assorbire il calore emesso dal e di cederlo gradualmente all’ambiente.

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Il principio che sottende a questa pratica è simile a quello del ghiaccio posto a un ventilatore in estate: nel primo caso si distribuisce il calore nel tempo, mentre nel secondo si cerca di raffreddare l’aria. L’acqua possiede un’elevata capacità di trattenere il calore, richiedendo un notevole apporto di energia per far aumentare la sua temperatura e, viceversa, per abbatterla. Ad esempio, 1 kg d’acqua a temperatura ambiente deve cedere circa 4180 joule di energia per diminuire di 1 °C, rispetto agli oltre 1000 joule richiesti per l’aria. Questo implica che il raffreddamento dell’acqua avviene in maniera molto più lenta rispetto all’aria.

Le aree costiere o vicine a grandi masse d’acqua presentano inverni più miti proprio per questo motivo: i mari rilasciano lentamente il calore accumulato durante l’estate. Anche il posizionamento di una bottiglia d’acqua accanto al termosifone cerca di riprodurre questo fenomeno di termoregolazione su scala ridotta. Va notato che questa pratica non incrementa la temperatura della stanza, ma consente all’acqua di assorbire calore che altrimenti andrebbe disperso, prolungando la sensazione di caldo.

Modalità di applicazione della pratica

Per massimizzare l’effetto, è consigliabile una quantità adeguata d’acqua, mediante più bottiglie o un’unica bottiglia di grandi dimensioni, completamente riempita. Per riferirci a un esempio, una stanza di 50 m³ contiene circa 60 kg d’aria; per accumulare la stessa quantità di calore assorbibile da tale massa d’aria sono necessari circa 15 litri d’acqua.

Se si desidera incrementare l’umidità dell’aria, si possono utilizzare bottiglie aperte; in caso contrario, bottiglie chiuse cederanno calore mantenendo l’aria asciutta. Termicamente, l’aria umida aumenta leggermente il calore specifico dell’acqua, rendendola di poco più “lenta” nell’assorbire e disperdere calore. Inoltre, l’umidità influisce sull’indice di disagio, poiché rallenta il processo di evaporazione della pelle.

Per determinare l’efficacia di questa pratica nel contesto domestico, l’unico metodo rimane quello della prova diretta.

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