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Perché il pesce emana cattivo odore? Scopri le cause!

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Odore del Pesce Fresco

Il ha un odore caratteristico che non è necessariamente . Tuttavia, dopo poche ore dalla cattura, comincia a emanare un forte odore sgradevole dovuto a processi biochimici. Questi processi sono causati dalla proliferazione di batteri pelle e nelle viscere pesce, dopo la sua morte.

Trimetilammina e Odori Sgradevoli

i composti volatili prodotti, la trimetilammina (TMA) è la molecola principale associata all’odore sgradevole del pesce. Questo composto, presente anche negli esseri umani, si forma insieme ad altri odori indesiderati generati dalla putrescina e dall’irrancidimento degli acidi grassi.

Soluzioni per Neutralizzare l’Odore

Sebbene l’odore possa risultare sgradevole, ci sono metodi per neutralizzarlo. L’uso di ghiaccio e una spruzzata di limone possono aiutare a mascherare la puzza. Tuttavia, è interessante notare che in alcune circostanze anche gli esseri umani possono emettere un odore simile a quello del pesce.

Perché il pesce puzza?

Il pesce fresco ha un odore caratteristico, ma non necessariamente spiacevole. Tuttavia, dopo poche ore fuori dall’acqua, sviluppa un forte odore particolarmente sgradevole. Questo fenomeno non è dovuto al fatto che il pesce sia morto ma ha le sue radici in specifici processi biochimici a opera di batteri che proliferano sulla pelle e nelle viscere del pesce dopo la sua morte. Da queste reazioni, si formano infatti dei composti volatili, e uno in particolare, la trimetilammina (TMA, una molecola presente anche negli esseri umani) è stato associato alla caratteristica puzza di pesce. Entrano in gioco anche altre molecole, come la putrescina, e reazioni di ossidazione degli acidi grassi epatici che vanno incontro a irrancidimento, contribuendo alla formazione di odori poco piacevoli per il nostro naso, ma come confermato anche da studi pubblicati dall’American Chemical Society, è la TMA la principale responsabile dell’odore sgradevole del pesce. Non tutto è perduto, perché con il ghiaccio e qualche goccia di limone, è possibile neutralizzare questa puzza. Purtroppo però, in alcuni casi, anche noi umani possiamo letteralmente puzzare di pesce,…

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Attivare Apple Intelligence in italiano su iOS 18.4: guida per iPhone, iPad e Mac.

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Introduzione di Apple Intelligence in Italia

Apple Intelligence è arrivata in Italia e nell’UE il con l’aggiornamento delle versioni 18.4 e iPadOS 18.4 per e iPad, e macOS 15.4 per i Mac. Questa intelligenza artificiale offre nuove funzionalità che trasformano l’interazione con i dispositivi Apple, però richiede hardware compatibile e l’attivazione nelle impostazioni di sistema.

Come attivare e usare Apple Intelligence su iPhone e iPad

Per utilizzare Apple Intelligence, gli utenti devono avere un iPhone 16, iPhone 15 Pro, iPhone 15 Pro Max o modelli più recenti, oltre a un iPad con chip M1 o A17 Pro. È necessario aggiornare il dispositivo a iOS 18.4 o iPadOS 18.4. L’attivazione avviene nelle Impostazioni, dove gli utenti possono configurare le nuove funzionalità AI.

Come attivare Apple Intelligence in italiano con iOS 18.4 e aggiornare l’AI su iPhone, iPad e Mac

Credit: Apple.

È finalmente approdata anche in Italia e, più in generale nel territorio UE, Apple Intelligence, attiva dal 31 marzo 2025. A portare la tanto attesa intelligenza artificiale di Apple su iPhone, iPad e Mac è stata la versione 18.4 di iOS e iPadOS per i primi due dispositivi e la versione 15.4 di macOS per i computer. Grazie a Apple Intelligence è possibile sfruttare tante nuove funzioni che cambiano profondamente il modo di usare i dispositivi della società di Cupertino. Per poter adoperare le funzionalità AI di Apple, però, è necessario disporre dei requisiti hardware necessari e la novità impostazioni di sistema.

Come ottenere l’AI di Apple

Come attivare e usare Apple Intelligence su iPhone e iPad

Per attivare Apple Intelligence su iPhone, bisogna disporre di un iPhone 16, iPhone 15 Pro o iPhone 15 Pro Max o modelli seguenti e iPad con M1 o chip A17 Pro o successivi. Inoltre, il dispositivo dev’essere stato aggiornato ad iOS 18.4 o iPadOS 18.4 (in UE) o versioni più recenti.

Per procedere all’attivazione di Apple Intelligence dovete recarvi in Impostazioni Apple…

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Donald Trump può eludere il divieto del terzo mandato e candidarsi alle presidenziali del 2028?

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Possibilità di una candidatura di Trump nel 2028

Durante un’intervista del 30 marzo con NBC, Donald Trump ha lasciato aperta la possibilità di candidarsi per un alle elezioni del 2028. Ha dichiarato che molte persone desiderano questa sua candidatura, ma ha anche sottolineato che è ancora presto e che c’è “molta strada da fare” nella sua attuale amministrazione.

Il ruolo del 22° emendamento

Il 22esimo emendamento Costituzione degli stabilisce che nessuna persona può essere eletta Presidente più di due volte. Questa norma è generalmente vista come un ostacolo legale per Trump, che ha già ricoperto la carica due volte. Tuttavia, ci sono speculazioni su possibili vie legali per aggirare questa restrizione, lasciando aperta la discussione su una sua potenziale candidatura nel 2028.

Donald Trump può davvero aggirare il divieto di un terzo mandato e correre per le presidenziali del 2028?

Donald Trump può davvero aggirare il divieto di essere eletto per il terzo e candidarsi alle elezioni del 2028? Durante un’intervista del 30 marzo all’emittente televisiva NBC, l’attuale Presidente degli Stati Uniti non ha escluso questa possibilità. Già lo scorso gennaio Trump aveva aperto all’ipotesi, e nei giorni scorsi ha ribadito che «molte persone vogliono che lo faccia», pur chiarendo che «c’è ancora molta strada da fare, sapete, è ancora presto nell’amministrazione». A fermare le sue ambizioni ci sarebbe il 22esimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti che recita “nessuna persona potrà essere eletta più di due volte”. Nonostante ciò, non è del tutto impossibile che questo accada tramite possibilità legali di aggirare questo divieto.

La Costituzione USA sul terzo mandato: il 22° emendamento

Sull’argomento, il 22esimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti parla molto chiaro, secondo:

Nessuna persona potrà essere eletta carica di Presidente più di due volte, e nessuna persona che abbia ricoperto la carica di Presidente (o abbia agito come Presidente)…

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Perché il terremoto in Myanmar ha avuto un impatto così devastante?

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Le conseguenze del terremoto del 28 marzo

La scossa di avvenuta in Myanmar il 28 marzo ha avuto un devastante, causando oltre 2700 vittime e 4500 feriti. Il bilancio è ancora provvisorio e prosegue la ricerca tra le macerie. Un grattacielo a Bangkok, situato a oltre 1000 km di distanza, è crollato anch’esso a causa sisma, con un giovane di 26 anni estratto vivo dalle macerie e ulteriori persone si sospetta siano ancora intrappolate.

Geologia della faglia di Sagaing

La faglia di Sagaing è parte di un ampio sistema di faglie che si estende in direzione nord-sud nel centro del Paese. Questo sistema funge da confine tra la placca di Burma e quella di Sonda. Il movimento relativo di queste placche è la causa principale dell’attività sismica nella regione. La natura di questo scorrimento è tale da generare forti tensioni che, quando liberate, possono dar luogo a terremoti devastanti come quello recentemente registrato. Le caratteristiche geologiche faglia di Sagaing sono fondamentali per comprendere il disastro e i suoi effetti catastrofici.

perché il terremoto in Myanmar è stato così devastante

Credit: Free Malaysia Today

A distanza di 5 giorni dal sisma, la devastante scossa di terremoto in Myanmar del 28 marzo di magnitudo 7.7 ha causato non solo distruzione ma anche oltre 2700 vittime e 4500 feriti nell’ex-Birmania (ma il bilancio è ancora provvisorio), oltre al crollo di un grattacielo a Bangkok, in Thailandia, a più di 1000 km di distanza: un giovane di 26 anni è stato recentemente estratto vivo dalle macerie e si crede ci siano molte altre persone intrappolate tra i resti degli edifici caduti. Ma come è possibile dal punto di vista geologico che un terremoto causi tanti danni? Analizziamo le caratteristiche della faglia Sagaing, la responsabile di questo disastro, prendendo come principale riferimento una recente pubblicazione INGV.

Le caratteristiche della faglia di Sagaing che ha provocato il sisma nell’ex-Birmania

La faglia di Sagaing appartiene a un complesso sistema di faglie che corre in direzione nord-sud nella porzione centrale del Paese. Questo sistema permette lo scorrimento tra la placca di Burma e quella di Sonda: proprio questo movimento è responsabile…

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La “Ghibli mania” scombina ChatGPT: cosa è successo alle immagini IA e il ruolo del copyright

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Origine della Ghibli Mania

La "Ghibli mania" è un fenomeno virale che ha preso piede sui social media, dove utenti di tutto il condividono immagini in stile anime giapponese. Queste illustrazioni, non realizzate da Hayao Miyazaki, co-fondatore dello Studio , sono invece create grazie a un nuovo generatore di immagini di ChatGPT, basato sul modello GPT-4o.

Generazione di Immagini e Popolarità

Il nuovo strumento di ChatGPT ha permesso di trasformare foto e meme in opere dall’estetica simile a quella dei film Ghibli, come "La città incantata," "Il mio vicino Totoro," e "Il castello errante di Howl." L’aumento massiccio di richieste al servizio ha portato a problemi tecnici, con una ipotizzata caduta dei server il 31 marzo attribuita alla fama crescente di questa nuova funzionalità.

Polemiche e Critiche

La ha generato dibattiti e controversie, con opinioni discordanti riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale per creare opere d’arte imitando uno stile iconico. Le questioni legate alla paternità del lavoro artistico e all’impatto tecnologia sulle forme tradizionali di animazione sono al centro del confronto.

La “Ghibli mania” manda in tilt ChatGPT? Cos’è successo alle immagini IA e cosa c’entra il copyright

Se “scrollando” sui social vi siete imbattuti in una sfilza di immagini in stile cartone animato giapponese evidentemente avete avuto un faccia a faccia con quella che i media hanno ribattezzato “Ghibli mania”. Le illustrazioni condivise online da utenti di ogni parte del mondo non provengono dalla matita del maestro Hayao Miyazaki, co-fondatore della celebre casa di animazione giapponese Studio Ghibli, bensì sono state realizzate con l’ausilio di ChatGPT. Il chatbot di OpenAI, da alcuni giorni dispone di un nuovo potente generatore di immagini basato sul modello GPT-4o, che è stato utilizzato per trasformare foto e meme celebri in illustrazioni dall’inconfondibile estetica del maestro Miyazaki, creatore di capolavori come La città incantata, Il mio vicino Totoro o Il castello errante di Howl. Il numero di richieste inviate ai server di ChatGPT è stato così elevato che il down che ha colpito ChatGPT e Sora il 31 marzo sarebbe imputabile proprio alla “Ghibli mania”, almeno secondo alcune ipotesi (non ancora confermate ufficialmente).

Questo fenomeno, però, ha creato non poche polemiche…

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Come sarebbe il mondo senza ghiacciai?

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Nuova mappa dell’Antartide

È recentemente pubblicata una mappa innovativa che rappresenta l’Antartide senza il suo massiccio strato di ghiaccio. La mappa, creata sotto il progetto internazionale Bedmap3 e pubblicata rivista Nature – Scientific Data, rivela come apparirebbe il continente privo dei 27 milioni di km³ di ghiaccio. Questo lavoro è il risultato di oltre 60 anni di rilevamenti e misurazioni, fornendo una visione dettagliata della morfologia substrato roccioso e delle profondità di valli e canyon.

Risultati sorprendenti

Il progetto ha generato dati interessanti riguardanti il ghiaccio antartico. Si stima che la superficie totale degli strati di ghiaccio in Antartide sia di 13,63 milioni di km², con uno spessore medio di 1.948 metri. Ulteriori stime suggeriscono che, qualora tutto il ghiaccio dovesse fondere, ci sarebbero significativi impatti per il livello del mare, sebbene i dettagli non siano stati completamente svelati nel documento. La mappa fornisce quindi un’importante risorsa per la ricerca scientifica e la comprensione delle dinamiche climatiche.

come sarebbe fatto senza ghiacciai

È stata pubblicata una nuova mappa che mostra la superficie “nuda” dell’Antartide, ovvero come apparirebbe il continente se fosse privo dei suoi 27 milioni di km3 di ghiaccio. Realizzata nell’ambito del progetto internazionale Bedmap3 e pubblicata lo scorso 10 marzo sulla rivista Nature – Scientific Data, la mappa è il risultato dell’integrazione di oltre 60 anni di campagne di rilevamento e di misurazione dello spessore dei ghiacci, della posizione della linea di costa e della morfologia del substrato roccioso. Bedmap3 offre una visione accurata del paesaggio nascosto sotto la calotta glaciale, delineando con maggiore chiarezza e dettaglio il profilo di valli profonde e canyon, come le caratteristiche delle catene montuose.

I dati integrati nell’arco del progetto hanno inoltre permesso di elaborare statistiche sorprendenti sull’Antartide, il continente popolato da poche migliaia di ricercatori: la superficie totale dei ghiacci antartici ammonta a 13,63 milioni di km2, con uno spessore medio pari a 1 948 m. Inoltre, secondo le stime, se tutto il ghiaccio del continente fondesse, il livello…

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Guida alla disattivazione della funzione per garantire la tua privacy

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Raccolta dei dati in ChatGPT

raccoglie automaticamente i dati inseriti dagli utenti, inclusi testi, e audio, per migliorare i futuri modelli di di OpenAI. Questo implica una particolare attenzione riguardo ai dati sensibili inseriti nell’applicazione, come informazioni personali, curriculum e questioni finanziarie. È fondamentale essere consapevoli di ciò che si condivide, poiché OpenAI utilizza questi dati per perfezionare le proprie tecnologie.

Disattivare la raccolta dei dati

Gli utenti hanno la possibilità di disabilitare la di raccolta dati in ChatGPT. In questo modo, è possibile interagire con il modello senza contribuire alla sua formazione tramite i dati personali. Questa opzione offre un maggiore controllo sulla privacy e consente di utilizzare il servizio in modo più sicuro.

Nuovo generatore di immagini su ChatGPT

Alla fine di febbraio 2025, OpenAI ha introdotto un nuovo generatore di immagini integrato in ChatGPT 4o, capace di creare rappresentazioni artistiche degli utenti, come in stile Disney o Studio Ghibli. I risultati sono stati considerati eccezionali e ampliano le funzionalità dell’applicazione.

come disattivare la funzione e proteggere la privacy

Di default, ChatGPT colleziona i dati che inseriamo all’interno dell’applicazione per addestrare i modelli successivi. Questo significa che se nel prompt inseriamo immagini, audio o qualsiasi file di testo, verrà usato in futuro per apportare migliorie ai modelli generativi di Open AI.

Questo ci suggerisce di prestare particolare attenzione ai dati sensibili che inseriamo all’interno dell’LLM. Se per esempio usiamo ChatGPT per scrivere il curriculum, analizzare le nostre finanze o anche solo pianificare le prossime vacanze, dobbiamo stare attenti ai dati che inseriamo, proprio perché OpenAI raccoglie dati dagli utenti per perfezionare le prestazioni modello. È però possibile disattivare la funzione di ChatGPT che consente ad OpenAI di collezionare i nostri dati. Vediamo come.

migliora modello per tutti chatgpt

Proteggere i propri dati: come disattivare l’opzione su ChatGPT

A fine febbraio 2025 è stato rilasciato da OpenAI un nuovo generatore di immagini integrato in ChatGPT 4o. I risultati sono impressionanti: inserendo una propria immagine, è possibile ottenere una perfetta riproduzione di se stessi in stile Disney, studio Ghibli,…

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Perché l’UE fatica a diventare indipendente dalle armi USA: il riarmo europeo in corso.

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Industrie della Difesa in Europa

I mantengono un complesso militare-industriale significativo, nonostante il suo ridimensionamento rispetto alla Guerra Fredda. Alcuni colossi dell’industria bellica continuano a occupare posizioni rilevanti nel mercato globale degli armamenti. Tuttavia, le forze armate europee rimangono fortemente dipendenti dagli armamenti statunitensi, rendendo necessarie scelte di compromesso.

Piano di Riarmo Europeo

La presidente della Commissione , Ursula von der Leyen, ha lanciato il piano Readiness 2030, enfatizzando l’importanza di una maggiore da parte dell’Unione Europea di fronte a sfide globali crescenti. Questo piano ha preso forma nel contesto della guerra in Ucraina e dell’aggressività russa, accrescendo la pressione per un rafforzamento della capacità difensiva europea.

Contesto Geopolitico

Il europeo è influenzato anche da tensioni commerciali con gli , in particolare a causa dei dazi imposti durante la presidenza di Trump. Queste dinamiche globali spingono l’Europa a rivalutare e rinforzare la propria strategia di difesa per rispondere efficacemente a nuove minacce.

Perché non sarà facile per l’UE rendersi indipendente dalle armi made in USA: il riarmo in Europa

I Paesi europei possono vantare, sulla carta, il possesso di un imponente complesso militar-industriale che, seppur notevolmente ridimensionato rispetto al periodo della Guerra Fredda, comprende ancora colossi di primo piano a livello mondiale nell’industria bellica che sono riusciti a ritagliarsi importanti quote nel mercato degli armamenti. Tuttavia, la realtà è che, quanto meno nel breve e medio periodo, le industrie della difesa europee non saranno in grado di affrancare completamente le forze armate dei nostri paesi dagli armamenti “made in USA” e l’Europa sarà obbligata ad adottare scelte di compromesso. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha recentemente presentato il piano di riarmo europeo, ora denominato Readiness 2030, sottolineando la necessità di una maggiore preparazione dell’Unione Europea di fronte alle crescenti sfide globali. Il contesto di questa iniziativa è segnato dalla guerra in Ucraina, dall’aggressività della Russia di Putin e dalle tensioni commerciali tra Europa e Stati Uniti, in particolare i dazi imposti da Trump.

Quali sono le grandi industrie che producono armi in…

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Scopri la verità sulla “Time-Free Zone” e i suoi misteri.

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Sommarøy: un’isola del tempo abolito

Sommarøy è una località norvegese situata a nord , nella contea di . A causa della sua posizione, gli abitanti sperimentano per due mesi la luce continua e per altri due la completa oscurità. Adattando il loro stile di vita a queste condizioni estreme, i sommaroyani hanno proposto l’abolizione del tempo come convenzione sociale.

La “Zona senza Tempo” e la sua natura pubblicitaria

La proposta di creare una “Zona senza Tempo” è stata concepita per liberare i cittadini dalla pressione di orari e scadenze, permettendo loro di seguire un ritmo di vita naturale, basato sulla luce del giorno. Tuttavia, l’idea ha rivelato il suo vero scopo: una strategia pubblicitaria. La “Free-Time ” era in realtà un modo per attirare l’attenzione sulla località, promuovendo il legame il ritmo della vita quotidiana e il ciclo solare estremo che caratterizza Sommarøy.

la verità dietro la “Time-Free Zone”

Sommarøy è una cittadina collocata su un’isola della Norvegia, salita a onor di cronaca per la sua iniziativa di abolire il tempo. Si trova a nord del Circolo Polare Artico, nella contea di Troms e, proprio per la sua latitudine, vive per due mesi la luce perenne, e per altri due la piena oscurità. Per questo gli abitanti, adeguando il loro stile di vita all’ambiente circostante, pare abbiano proposto che non si tenga in considerazione lo scorrere del tempo, visto come mera convenzione sociale.

L’idea della “Time-Free Zone” a Sommarøy

Gli abitanti avevano proposto la creazione di una “Zona senza Tempo” (“Free-Time Zone”) all’interno della quale orari e scadenze fossero aboliti in favore di un ritmo di vita cadenzato dalla luce naturale, ma quella che sembrava una vera e propria rivoluzione culturale si è rivelata nient’altro che… una trovata pubblicitaria! L’idea alla base della “Free-Time Zone” era semplice e basata sull’abitudine ormai acquisita dai cittadini di Sommarøy di vivere adeguandosi ad un ciclo solare estremo, dato che l’illuminazione estiva consentiva (e consente) loro di svolgere…

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Il Bunker del Monte Soratte: Storia di un Rifugio Storico

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Perché furono costruite le gallerie del Soratte durante il fascismo

Le gallerie del Soratte, progettate da , furono realizzate tra il 1937 e l’inizio degli anni ’40 per un rifugio sicuro alle autorità italiane durante eventuali bombardamenti aerei. L’obiettivo principale era quello di mantenere in funzione il governo, rendendo possibile la permanenza delle autorità a Roma in situazioni di emergenza.

Utilizzo durante la Seconda Guerra Mondiale

Tra il 1943 e il 1944, durante l’occupazione nazista, le gallerie divennero il quartier generale delle forze tedesche in Italia. Questo cambiamento di uso sottolinea la strategicità della loro posizione e la loro importanza nel contesto del conflitto.

Riorganizzazione negli anni ’60 e la trasformazione in tunnel antiatomico

Negli anni ’60, la NATO e le Forze armate italiane iniziarono a trasformare una parte delle gallerie in un tunnel antiatomico, progettato per ospitare il Presidente della Repubblica e il Governo in caso di guerra nucleare. Tuttavia, i lavori non furono mai completati.

Funzione attuale delle gallerie

Con la fine della Guerra Fredda, il tunnel ha perso la sua funzione militare ed è stato convertito in un museo, accessibile al pubblico, che racconta la sua e l’importanza strategica.

storia del bunker del Monte Soratte

Le gallerie del Monte Soratte, o più comunemente bunker di Soratte, sono considerate una delle opere di ingegneria militare più imponenti in . Si tratta di un complesso di tunnel antiaerei scavati nel Monte Soratte nel comune di Sant’Oreste, in provincia di Roma. Volute da Benito Mussolini, sono state costruite tra il 1937 e l’inizio degli anni ’40 per ospitare le autorità politiche e militari italiane nel caso in cui eventuali bombardamenti aerei nel corso di un conflitto avessero reso impossibile la loro permanenza a Roma. Tra il 1943 e il 1944, dopo l’occupazione nazista della capitale, per alcuni mesi divennero la sede del comando delle truppe tedesche in Italia. Negli anni ’60, la NATO e le Forze armate italiane trasformarono un tratto delle gallerie in un tunnel antiatomico (senza mai però ultimare al 100% i lavori), che avrebbe dovuto accogliere il Presidente della Repubblica e il Governo in caso di guerra nucleare. Alla fine della Guerra Fredda il tunnel ha perso la sua funzione e oggi è un’esposizione museale aperta al pubblico.

Perché furono costruite le gallerie del Soratte durante il fascismo:…

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Ciclo mestruale sincronizzato tra donne: realtà o mito? Scopriamolo insieme!

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Lo studio sulla sincronia mestruale che ha dato origine al falso mito

L’idea che le che vivono o trascorrono molto insieme tendano a sincronizzare i propri cicli mestruali è stata promossa da uno studio degli anni ’60, noto come “effetto McClintock”. Condotto su studentesse di un college americano, questo studio suggeriva che le amiche strette avessero cicli mestruali allineati. Tuttavia, si basava su dati auto-riportati e non ha avuto riscontro in ricerche successive.

Critiche e smentite alla teoria della sincronizzazione

Le indagini successive non sono riuscite a confermare i risultati iniziali, portando a screditare lo studio originale e le teorie associate, comprese quelle che coinvolgono i ferormoni come fattori di sincronia. Inoltre, la variabilità naturale ciclo mestruale rende altamente improbabile una sincronizzazione donne.

Coincidenza e realtà

Se ci si accorge che diverse amiche hanno le mestruazioni nello stesso momento, ciò è semplicemente una coincidenza e non il risultato di un meccanismo biologico condiviso. Pertanto, l’idea della sincronizzazione mestruale tra donne non ha fondamento scientifico.

È vero che il ciclo mestruale si sincronizza nelle donne a stretto contatto? Sfatiamo il mito

L’idea popolare secondo cui donne che vivono insieme o a stretto contatto hanno il ciclo mestruale , in realtà è una falsa credenza. Nata negli anni ’60 dopo uno studio sulle studentesse di un college americano, la ricerca ebbe un tale successo che la sincronia mestruale ha addirittura preso il nome dell’autrice: è conosciuta infatti come “effetto McClintock”. Lo studio, basato su 8 mesi di dati auto-riportati dalle partecipanti, mostrò che le “amiche strette” avevano effettivamente i cicli mestruali che si allineavano nel tempo. Le ricerche successive non sono riuscite però a replicare questi risultati e lo studio originale è stato screditato, così come le teorie utilizzate per spiegare il fenomeno, da una fantomatica azione dei ferormoni a una strategia evolutiva di accoppiamento. In realtà, è proprio la variabilità del ciclo mestruale a rendere impossibile una sincronizzazione e se ci accorgiamo che tra le nostre amiche abbiamo le mestruazioni nello stesso momento, si tratta semplicemente di una coincidenza.

Lo studio sulla sincronia mestruale che ha dato origine al falso mito


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Dall’interazione europea all’espansione in Groenlandia: un percorso di crescita e sviluppo.

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Cambiamenti Geopolitici Sotto Trump

Sono trascorsi pochi mesi dall’insediamento di Trump e gli equilibri geopolitici si stanno modificando. Gli hanno introdotto una serie di dazi commerciali con impatti sui loro storici alleati, come Europa e Canada. Una fuga di notizie ha rivelato che le autorità americane hanno definito gli europei "parassiti", evidenziando una crescente tensione le nazioni.

Avvicinamento agli Alleati Inconsueti

Anche le relazioni tra Stati Uniti e Russia stanno vivendo un cambiamento significativo. L’amministrazione Trump sembra essere più propensa a stabilire legami con il governo di Vladimir Putin, segnando un’inversione rispetto alle politiche precedenti. Questo nuovo approccio potrebbe alterare le dinamiche globali e favorire una ristrutturazione degli schieramenti internazionali.

Analisi Esperta

Per analizzare questi sviluppi, l’analista geopolitico Federico Petroni è stato invitato a discutere dei principali temi dell’amministrazione Trump e del loro impatto sullo scenario geopolitico. Tra i vari argomenti, è stato evidenziato il complesso rapporto tra Stati Uniti ed Europa, individuando tre aree principali di tensione, che potrebbero influenzare ulteriormente le relazioni internazionali.

dal rapporto con l’Europa all’espansione in Groenlandia

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Sono passati pochi mesi dall’insediamento di Casa Bianca e possiamo dire che gli equilibri geopolitici stanno cambiando. Gli Stati Uniti hanno infatti imposto la prima tranche di dazi commerciali anche ai danni dei loro partner storici, Europa e Canada. È notizia recente la clamorosa fuga di notizie dei piani militari statunitensi, in cui le alte sfere del governo americano hanno definito gli europei “parassiti”. Infine, stiamo assistendo ad un clamoroso avvicinamento degli USA alla Russia di Vladimir Putin. Insomma, la carne al fuoco è tanta. Per questo abbiamo invitato nei nostri studi l’analista geopolitico Federico Petroni, che scrive per la rivista Limes. Insieme a lui abbiamo cercato di toccare i punti salienti di questi primi mesi di presidenza Trump e le ripercussioni sull‘equilibrio geopolitico.

Per prima cosa, abbiamo affrontato il tema dello spinoso rapporto tra Stati Uniti ed Europa. Abbiamo individuato in particolare tre punti di attrito: uno ideologico, uno…

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