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Nuovo materiale di molecole intrecciate

La nuova scoperta della sintesi di infiniti

I chimici dell’Università della California, Berkeley, hanno recentemente compiuto un importante passo nella ricerca sulla sintesi di materiali molecolari intrecciati. Catenani infiniti, un innovativo tipo di materiale costituito da molecole interconnesse, si è rivelato estremamente flessibile e resistente, con numerosi potenziali utilizzi pratici.

Cosa sono i catenani

La classe dei catenani comprende molecole interbloccate meccanicamente, costituite da due o più anelli permanentemente interconnessi tra loro. La particolarità di tali molecole sta nel fatto che gli anelli possono ruotare l’uno rispetto all’altro, offrendo caratteristiche uniche.

Sintesi dei catenani

La sintesi dei catenani è stata storicamente un processo complesso, richiedendo un’ulteriore sintesi chimica per ogni anello aggiuntivo. Tuttavia, i chimici dell’UC Berkeley hanno sviluppato un metodo innovativo per la produzione di quantità illimitate di catenani infiniti in un unico passaggio, attraverso la modifica di strutture organiche covalenti per creare una rete tridimensionale.

Vantaggi dei catenani infiniti

Questa nuova scoperta offre notevoli prospettive, poiché consente la produzione di strutture molecolari flessibili e resistenti che possono essere flesse rompersi. Tale materiale potrebbe trovare applicazioni in settori come l’aeronautica e la protezione personale.

In conclusione, la sintesi dei catenani infiniti rappresenta un passo significativo nella ricerca materiali molecolari, aprendo la strada a una vasta gamma di potenziali utilizzi pratici.

Bombe termobariche nella guerra in Ucraina

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Le bombe termobariche e il loro utilizzo durante la guerra in Ucraina

Le bombe termobariche, conosciute anche come esplosivi aria-carburante, bombe a vuoto, armi volumetriche, esplosivi a doppio stadio o armi esplosive potenziate, sono state utilizzate dalla Federazione Russa durante il conflitto in Ucraina. L’uso di queste armi potrebbe configurare un crimine di guerra secondo le Convenzioni dell’Aia del 1899 e del 1907, qualora venissero impiegate per colpire le popolazioni civili in aree densamente abitate, scuole o ospedali.

Storia delle bombe termobariche

Le origini delle munizioni termobariche risalgono all’esercito tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, utilizzate sul fronte orientale. Gli Stati Uniti le impiegarono durante la guerra del Vietnam e l’Unione Sovietica durante il conflitto in Afghanistan. Più recentemente, la Federazione Russa le ha utilizzate in Cecenia e durante la guerra in Ucraina, in luoghi come Novoseloviski, Artemivsk, Kramatorsk e durante l’assedio di Mariupol.

Funzionamento delle bombe termobariche

Queste bombe sono costituite da un contenitore di carburante con due cariche esplosive separate. La detonazione comporta un’azione anaerobica all’interno del nucleo ad alto esplosivo convenzionale, seguita da una combustione aerobica del carburante della carica esterna. L’onda d’urto generata si espande in tutte le direzioni, producendo un effetto termico notevolmente elevato.

Le bombe termobariche possono distruggere edifici rinforzati, attrezzature e causare gravi danni alle persone nascoste nei bunker o nelle cantine. L’effetto si manifesta soprattutto su organi con un’interfaccia tissutale di densità variabile, come i polmoni, l’intestino e l’orecchio interno, con danni che dipendono dalla distanza dall’esplosione.

Conclusioni

L’uso delle bombe termobariche nella guerra in Ucraina evidenzia come il progresso scientifico venga sfruttato per fini distruttivi e come sia urgente trovare un accordo internazionale per il divieto di queste armi.

L’UFO è una nuvola

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I misteriosi avvistamenti di UFO favoriscono sempre le speculazioni e le teorie del complotto. Un evento recente sopra la città di Bursa in Turchia ha suscitato l’interesse di molti. Tuttavia, ulteriori indagini hanno rivelato che l’oggetto non identificato in realtà non era altro che una nuvola lenticolare.

Le nuvole lenticolari, caratterizzate da una circolare con un grande foro al centro, sono rare e si trovano solitamente ad altezze comprese tra 2.000 e 5.000 metri. Queste particolari formazioni sono nubi stazionarie a forma di lente che si formano nella troposfera, normalmente in allineamento perpendicolare alla direzione del vento.

Esse si sviluppano quando l’aria umida e stabile scorre sopra una montagna o una catena di montagne, formando onde stazionarie e condensando l’umidità nell’aria per formare le caratteristiche nuvole lenticolari.

Questa spiegazione scientifica toglie il mistero all’evento sopra Bursa, dimostrando che l’UFO avvistato era effettivamente una nuvola lenticolare. Gli spettatori che hanno catturato il fenomeno con i loro hanno contribuito a diffondere l’entusiasmo riguardo a questo fenomeno naturale piuttosto raro, che ha rapidamente attirato l’attenzione social media.

Mentre molti si divertono a speculare su avvistamenti di UFO e sull’arrivo di supposti alieni, la realtà razionale evidenzia che dietro molti di questi avvistamenti ci sono spiegazioni scientifiche e naturali. Quindi, nonostante l’entusiasmo iniziale, l’UFO avvistato sopra Bursa non era altro che una formazione nuvolosa comune, ma estremamente affascinante.

In conclusione, raramente gli UFO avvistati si rivelano essere qualcosa di terreno.Forse c’è un po’ di delusione nell’apprendere che l’apparentemente misterioso UFO in realtà era solo una formazione nuvolosa. Tuttavia, è importante approcciare questi avvistamenti con uno spirito critico e razionale, ricordando che dietro molti di essi ci sono spiegazioni scientifiche e naturali.

Birra di riso prodotta in Sardegna

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La produzione di di riso in Sardegna

Ambra Limpida è una birra leggera e poco amara prodotta a bassa nel birrificio Ichusa di Macchiareddu ad Assemini, in Sardegna. Questa birra di riso, denominata così per il suo colore ambrato limpido, presenta una gradazione alcolica del 5% v/v ed è prodotta principalmente in fusti, anche se presto sarà disponibile anche in bottiglie destinate al mercato sardo. Il birrificio, con una tradizione centenaria, ha scelto una bottiglia ispirata a un modello presente nel suo archivio storico.

La produzione di birra di riso

La birra è una delle bevande alcoliche più diffuse al mondo. Essa contiene malto, acqua, luppolo e lievito. Il malto, ottenuto dai germi d’orzo, rappresenta la fonte principale di carboidrati fermentabili. I semi d’orzo sono fatti germogliare e poi lasciati in una corrente d’aria calda, producendo enzimi che convertono l’ in . Il luppolo è usato sia per aggiungere sapore alla birra che per le sue proprietà conservanti, in quanto contiene oli ad azione antibatterica. Il malto d’orzo crea un gusto erbaceo/floreale e una fonte di zuccheri, il luppolo crea l’amaro e il lievito trasforma gli zuccheri presenti nell’orzo in durante un processo di fermentazione.

La birra di riso in Sardegna

Oltre alle tradizionali birre al riso giapponesi e americane, è ora disponibile sul mercato anche una birra di riso sarda. Ambra Limpida, prodotta in Sardegna, include un tocco di riso coltivato nella provincia di Oristano, conferendo un carattere unico a questa varietà di birra.

Avvistamenti di UFO negli USA

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Nuove Segnalazioni di Ufologi negli Stati Uniti


Gli avvistamenti di UFO negli Stati Uniti stanno aumentando, raggiungendo il numero di 510. Molti di questi avvistamenti avvengono in spazi aerei militari sensibili. Il fenomeno non è nuovo e, nel luglio 2022, è stato istituito l’All-domain Anomaly Resolution Office nell’Ufficio del Segretario alla Difesa degli Stati Uniti per indagare su questi avvistamenti e altri fenomeni anomali. Questo ufficio ha ricevuto centinaia di segnalazioni di oggetti non identificati da esaminare, inclusi alcuni risalenti a anni fa.

Negli Stati Uniti, la sicurezza nazionale è stata sempre una priorità in relazione a tali fenomeni, soprattutto fin dall’epoca della guerra fredda. Anche se gli uffici preposti non hanno mai fornito molte spiegazioni, sembra che non ci siano prove di extraterrestri, nonostante comunque rappresentino una minaccia.

Origini del Termine UFO


Il termine UFO, acronimo di “Unidentified Flying Object” (Oggetto Volante Non Identificato), è comparso per la prima volta negli anni ’50. Prima di allora, questi oggetti erano comunemente definiti come “dischi volanti”. Anche se il termine UFO originariamente indicava qualsiasi oggetto sconosciuto, si è rapidamente associato agli avvistamenti di velivoli attribuiti a visitatori extraterrestri.

Alcune persone credono che gli UFO siano veicoli provenienti da altri pianeti, pilotati da visitatori alieni. Altri hanno addirittura riferito di essere stati rapiti da queste presunte navi.

Resoconto degli Avvistamenti di UFO negli USA


Dei 510 casi segnalati di avvistamenti di UFO negli USA, 144 erano già stati precedentemente riportati e 366 sono nuove segnalazioni. La maggior parte dei casi è attribuita a sistemi aerei pilota o a oggetti simili a palloni. Pertanto, non ci sono prove di visite da parte di extraterrestri, ma gli avvistamenti di oggetti non identificati potrebbero comunque rappresentare una minaccia. Attualmente, 171 avvistamenti rimangono “non caratterizzati e non attribuiti”, il che significa che non sono state raccolte informazioni sufficienti per identificarli in modo efficace.

Questi fenomeni sembrano presentare caratteristiche di volo o performance insolite e richiedono ulteriori .

Granelli di polvere nel gas interstellare

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La Formazione dei Granelli di Polvere nel Gas Interstellare

Un team di ricercatori dell’Università di Hokkaido in Giappone e Germania ha pubblicato, sulla rivista *Science Advances*, una ricerca che rivela le origini dei granelli di polvere presenti nel gas interstellare, anteriori alla formazione del sistema solare. Questa scoperta, oltre ad essere di supporto per gli astronomi, apre la strada alla creazione di con applicazioni utili.

La formazione dei granelli di polvere ha origine dal materiale espulso dalle stelle, in ambienti densi e relativamente freddi come le atmosfere delle stelle giganti rosse. Questi granelli traggono origine da grani di carbonio o silicato, unendosi successivamente ad atomi di vari elementi. Infine, si formano mantelli ghiacciati di acqua, metano, monossido di carbonio e ammoniaca.

La dimensione dei granelli, simile a quella della luce blu, determina la loro capacità di assorbire e diffondere la luce ultravioletta e blu, risultando molto più efficienti della luce rossa. Tali granelli possono essere trovati anche nei meteoriti, permettendo studi di laboratorio che rivelano possibili percorsi per la formazione dei granelli nel gas interstellare.

Analogia con i

Un’ dei granelli di polvere nel gas interstellare può essere paragonata alla formazione dei fiocchi di neve nell’atmosfera. Questi si creano quando le gocce d’acqua fredda si congelano sulle particelle di polvere, influenzate dalla temperatura e umidità atmosferica.

Analogamente, le caratteristiche dei granelli di polvere nel gas interstellare possono fornire informazioni utili sull’ambiente interstellare, nonostante la loro struttura complessa. Sono costituiti da un nucleo di carburo di e da un mantello di grafite, il che rende difficile individuare i possibili ambienti per la loro formazione.

Struttura dei Granelli di Polvere nel Gas Interstellare

La struttura dei grani suggerisce che si sia formato dapprima il nucleo, successivamente ricoperto da uno spesso strato di carbonio, probabilmente attraverso un processo di nucleazione non classico. Questa modalità di formazione apre la possibilità che altri tipi di grani presolari potrebbero essersi formati con la stessa modalità.

In conclusione, la ricerca e l’analisi dei granelli di polvere nel gas interstellare offrono preziose informazioni sulle origini del sistema solare e sulle dinamiche del cosmo.

OMS denuncia sciroppi contaminati

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità segnala la presenza di sciroppi per la tosse contaminati nel mercato, a rischio soprattutto per i bambini. I prodotti coinvolti sono Ambronol e Dok- Max, fabbricati dall’azienda indiana Marion Biotech di Noida e impiegati per la tosse, il raffreddore e l’influenza.

L’allerta è scattata in seguito all’ di campioni riscontrati in Uzbekistan. I test effettuati dai laboratori nazionali di controllo della qualità hanno rivelato la presenza di quantità non accettabili di glicole dietilenico e/o glicole etilenico, sostanze tossiche per l’uomo.

Come specificato dall’OMS, essendo prodotti che potrebbero essere autorizzati in altri paesi, non si può escludere la loro presenza anche in altre aree geografiche.

Le caratteristiche e gli delle sostanze ritrovate nei sciroppi vengono poi dettagliati.

Il glicole dietilenico è descritto come un liquido incolore, igroscopico e utilizzato nella produzione di , e plastificanti. Anche se meno tossico del glicole etilenico, l’ingestione di glicole dietilenico può provocare gravi conseguenze come dolore addominale, vomito, diarrea, mal di testa e danni renali.

D’altro canto, il glicole etilenico è un liquido organico tossico, viscoso e con sapore dolce. È utilizzato per la produzione di fibre di poliestere, refrigeranti e antigelo. La sua tossicità è paragonabile a quella del metanolo e può avere conseguenze gravi sul sistema nervoso centrale, con possibili danni al fegato, ai reni e al cuore.

Questi avvenimenti si sommano a precedenti segnalazioni di sciroppi contaminati provenienti dall’India, evidenziando un problema di carattere internazionale e ribadendo l’importanza della vigilanza e del controllo di tali prodotti a livello globale.

Svelato il mistero del cemento romano

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La Scoperta del Mistero del Cemento Romano: Innovazioni e Impatto Ambientale

Un recente studio ha finalmente svelato il mistero del cemento romano, che è stato in grado di resistere ai millenni. Il , pubblicato sul sito del MIT e sulla rivista Science Advances, ha richiesto anni di studi da parte del team guidato dal Professore Admir Masic, laureato in Chimica a Torino e esperto sulla caratterizzazione di materiali strutturali biomineralizzati e archeologici al MIT.

La Durevolezza del Cemento Romano

L’interesse scientifico verso il cemento romano è notevole, considerando la sua abilità di resistere a condizioni difficili ed estreme. Questo materiale è stato utilizzato in varie opere architettoniche e in costruzioni poste su siti sismicamente attivi. Recenti studi indicavano che la sua forza sarebbe derivata dalla reazione dell’acqua di mare con la cenere vulcanica, ma le nuove scoperte hanno portato a risultati sorprendenti.

Gli studi preliminari

Gli esami mostravano la presenza di minerali bianchi brillanti di scala millimetrica, indicati come clasti di non presenti nei materiali moderni. Tuttavia, il Professor Admir Masic non credeva che ciò fosse dovuto a una miscelazione poco efficiente o a materiali di scarsa qualità. Si riteneva che la calce viva, prima di essere incorporata nel cemento, fosse prima combinata con l’acqua, dando vita a una reazione esotermica. Tuttavia, questo processo, da solo, non giustifica la presenza di clasti calcarei.

La Scoperta

Utilizzando tecniche di imaging multiscala e mappatura chimica ad alta risoluzione, il team di scienziati ha finalmente svelato il mistero del cemento romano. Le inclusioni bianche sono state determinate essere costituite da varie forme di carbonato di , formatosi a temperature elevate durante il processo di miscelazione a caldo. Questo processo ha rivelato che il cemento romano si auto-ripara nel , il che rappresenta una rivoluzione nel settore delle costruzioni.

L’interesse storico e scientifico della scoperta del cemento romano non solo conduce a una migliore comprensione della sua antica formula, ma apre la strada allo sviluppo di forme di calcestruzzo che contribuirebbero a ridurre l’impatto ambientale della produzione di cemento. Attualmente, la produzione di cemento rappresenta circa l’8% delle emissioni globali di .

Bolide luminoso nei cieli dell’Italia

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Avvistamento di un Bolide Luminoso nei Cieli dell’Italia il 5 Gennaio 2023

Nel tardo pomeriggio del 5 gennaio 2023, un bolide luminoso ha fatto la sua apparizione nei cieli dell’Italia, con particolare avvistamento nel centro-nord del paese.

Il termine “bolide”, derivato dal greco βολις che significa proiettile, identifica una meteora di eclatante luminosità, caratterizzata da una magnitudine negativa.

In realtà, si verificano diversi migliaia di eventi simili ogni giorno nell’atmosfera terrestre. La stragrande maggioranza di questi eventi avviene sopra gli oceani o in zone disabitate, mentre molti di essi sono oscurati dalla luce del giorno. Anche quelli che si verificano di notte hanno poche probabilità di essere notati a causa del limitato numero di osservatori.

Un meteoroide è comunemente definito come un frammento di asteroide o cometa che orbita attorno al Sole e ha una dimensione approssimativa tra dieci micron e un metro circa.

Quando questi frammenti penetrano nell’atmosfera di un pianeta, si surriscaldano a causa dell’attrito con le molecole dei gas atmosferici e si vaporizzano parzialmente. I gas lungo il loro percorso si ionizzano, emettendo luce di vario colore, dipendente dalla temperatura raggiunta e dalla composizione chimica. La traccia luminosa prodotta nel cielo è nota come meteora.

I bolidi luminosi spesso appaiono colorati a causa della variazione dei colori osservati nel campo del . I colori possono variare in tutto lo spettro, dal rosso al blu brillante e raramente al viola, a seconda della composizione della meteora.

La velocità della meteora è anche un fattore significativo in quanto intensifica alcuni colori rispetto ad altri a causa del livello più elevato di . La composizione della meteora gioca un ruolo importante nei colori osservati: ad esempio, il sodio produce un colore giallo brillante, il appare verde e il blu-bianco.

La luce di un bolide luminoso è dominata da uno spettro di emissione, piuttosto che da uno spettro continuo. La maggior parte della luce è irradiata da una nuvola compatta di materiale che circonda immediatamente il meteoroide o lo segue da vicino. L’atmosfera circostante, vaporizzata, emette luce a lunghezze d’onda caratteristiche per ciascun elemento, con le linee di emissione più comuni osservate nello spettro visibile provenienti da ferro, magnesio e sodio. Elementi come manganese, cromo e rame si osservano negli spettri dei bolidi di fuoco, insieme ad elementi più rari.

L’avvistamento del bolide luminoso che si muoveva in direzione Sud-Est è avvenuto soprattutto nelle zone del centro e nord d’Italia, suscitando diverse reazioni curiose e ironiche da parte dei testimoni, tra cui alcune speculazioni sugli alieni e ironici commenti sulla Befana in concomitanza con la notte dell’Epifania.

Uso della CO2 per ottenere farmaci

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Utilizzo della CO2 nella produzione di farmaci

Uno studio pubblicato su Nature il 5 gennaio introduce l’utilizzo della CO2 per ottenere farmaci, condotto dal team di scienziati della Cornell University situata a Ithaca, nello stato di New York. La ricerca si concentra sull’elettrochimica l’uso di nobili o altri catalizzatori, aprendo nuove prospettive nel campo scientifico.

Il biossido di carbonio rappresenta una sfida globale in termini di stoccaggio e riduzione delle emissioni. Le emissioni sempre crescenti di CO2 a causa dell’uso di fonti fossili hanno portato a un effetto serra, con possibili impatti significativi sul clima e sull’ambiente, come l’.

L’utilizzo della CO2 per ottenere farmaci è un’importante scoperta, consentendo l’incorporazione dell’anidride carbonica, tramite processi elettrochimici, in molecole organiche necessarie nello sviluppo farmaceutico. La scoperta casuale è avvenuta mentre il team utilizzava una , rivelando una nuova prospettiva per il carbossilare di composti eterociclici.

La , un eterociclo aromatico ampiamente utilizzato nella progettazione di farmaci, può essere modificata dall’introduzione di CO2 nell’anello piridinico, migliorando la sua capacità di legarsi a specifici bersagli come le proteine, apportando così nuove potenzialità nella produzione di farmaci.

Triste destino dell’esopianeta Kepler-1658 b

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Il Triste Destino dell’Esopianeta Kepler-1658 b

Recentemente, il centro di astrofisica di Harvard-Smithsonian ha comunicato una scoperta rilevante sul triste destino dell’esopianeta Kepler-1658 b. La ricerca, pubblicata sulla rivista The Astrophysical Journal Letters, offre nuove informazioni sul processo del decadimento orbitale planetario, che porta alla diminuzione della distanza tra due corpi orbitanti man mano che sono descritte le orbite.

Kepler-1658 b è un esopianeta gigante gassoso che orbita attorno a una stella di tipo F chiamata Kepler 1658. Una stella di tipo F è una stella bianca con una temperatura compresa tra 5450 e 6800 °C. L’astrofisica Ashley Chontos e il suo team hanno scoperto questo esopianeta nel febbraio 2019. Esso ha una di 5.88 Mj (massa gioviana) e impiega 3.85 giorni per completare un’orbita intorno alla stella, distante 0.0544 UA, con una temperatura di 5930 °C.

Gli astronomi prevedono un triste destino per l’esopianeta Kepler-1658 b poiché sta gradualmente avvicinandosi alla sua stella ospite, prefigurando una collisione fatale.

La missione della NASA, nel programma Explorer, si propone di condurre indagini scientifiche di livello mondiale dallo spazio, utilizzando approcci innovativi. Tra i dispositivi utilizzati vi è il telescopio spaziale Kepler, lanciato nel 2009 per scoprire esopianeti, e il Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS), il cui obiettivo è la ricerca di pianeti extrasolari utilizzando il metodo fotometrico del transito.

Dopo anni di , è stato scoperto che il periodo orbitale di Kepler sta diminuendo di circa 131 millisecondi all’anno. Gli astronomi hanno osservato che l’esopianeta sta orbitando sempre più vicino alla sua stella evoluta, fino a quando avverrà l’inevitabile collisione e l’annientamento dell’intero sistema. Il triste destino dell’esopianeta Kepler-1658 b è una prospettiva che si ritiene riguarderà molti mondi, inclusa la Terra, tra miliardi di anni.

I ricercatori attribuiscono questo fenomeno alle maree, un processo che consiste nel periodico alzarsi e abbassarsi del livello dei mari e degli oceani dovuto all’attrazione gravitazionale tra due corpi orbitanti, come tra la Terra e la Luna, o tra Kepler-1658 b e la sua stella. La gravità dei corpi distorce le reciproche forme con conseguente rilascio di . Questa scoperta apre la strada all’elaborazione di nuovi modelli della fisica delle maree.

Composizione e componenti della quinoa

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Quinoa: Composizione e Benefici Nutrizionali

La quinoa, un alimento antico, è stato riscoperto negli ultimi 50 anni per le sue qualità agronomiche e nutrizionali. La pianta appartiene alla famiglia delle Amaranthaceae ed è diffusa soprattutto nei paesi andini del Sud America da circa 7000 anni.

I chicchi di quinoa e le foglie verdi sono ricchi di proprietà benefiche per la salute come antimicrobiche, antidiabetiche, antiobesità, antiossidanti e benefiche per il cuore. Inoltre, la quinoa è glutine, rendendola adatta alle diete dei pazienti celiaci.

La quinoa contiene una considerevole quantità di proteine, superiore a quella degli altri cereali, e tutte e nove gli amminoacidi essenziali. Ciò la rende una fonte proteica ideale per i vegetariani e una valida alternativa ai latticini grazie al suo alto contenuto proteico.

Inoltre, la quinoa è ricca di , con un elevato contenuto di amido che la rende un addensante ideale per i prodotti alimentari. I suoi grassi contengono acidi grassi essenziali come l’acido oleico, linoleico e linolenico, mentre l’olio di quinoa è ricco di tocoferolo, un potente antiossidante.

La quinoa contiene anche una varietà di minerali come , , ferro, rame, potassio e zinco in quantità maggiori rispetto al grano. Inoltre, le foglie di quinoa sono ricche di composti fenolici benefiche per la salute umana.

Le estratte dai semi di quinoa possono essere utilizzate in settori cosmetici e farmaceutici, mentre le vitamine del gruppo B come la tiamina, riboflavina, acido folico e niacina sono presenti in quantità significative nella quinoa.

La quinoa è indubbiamente un superalimento che offre numerosi benefici nutrizionali, rendendola un’importante risorsa alimentare e un’opzione preziosa per la dieta umana.

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