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Scoperta Woodhenge, l’antica “Stonehenge” in legno del Neolitico in Danimarca: ecco come è realizzata

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Scoperta Archeologica in Danimarca

Pochi giorni fa, il Vesthimmerlands Museum di Aars, in , ha annunciato una scoperta archeologica significativa. Durante una campagna di scavi nel gennaio scorso, gli archeologi hanno individuato resti di una grande struttura circolare realizzata con pali di , datata a circa 4000 anni fa. La somiglianza con ha portato a definirla "Woodhenge".

Conservazione del Legno

In , la conservazione del legno è un evento raro. Pertanto, i ricercatori non hanno trovato i pali originali, ma solo le buche in cui erano piantati. Alcune tracce del legno sono sopravvissute grazie al terreno umido, offrendo la possibilità di ricostruire la struttura. Sebbene scavi archeologici possano rivelare fossi simili, la scoperta di ha sorpreso gli archeologi per le sue dimensioni e la sua complessità, suggerendo una significativa abilità ingegneristica nell’antichità.

Scoperta Woodhenge, la “Stonehenge” di legno del Neolitico in Danimarca: com’è fatta

Ricostruzione grafica del circolo di pali di legno rinvenuto ad Aars, Danimarca. Credit: Vesthimmerlands Museum

Pochi giorni fa, i curatori del Vesthimmerlands Museum di Aars, nella Danimarca settentrionale, hanno annunciato una straordinaria scoperta archeologica: in una campagna di scavo promossa dal Museo, nel corso del mese di gennaio, gli archeologi hanno infatti rinvenuto le tracce di un’imponente struttura circolare realizzata in pali di legno, probabilmente di quercia, risalente a circa 4000 anni fa. La struttura, per via della sua somiglianza col sito inglese di Stonehenge, è stata immediatamente ribattezzata “Woodhenge”, perché realizzata in pali di legno.

Nei contesti archeologici è molto raro che il legno si conservi: per questo motivo gli archeologi danesi non hanno ritrovato direttamente i pali, ma una serie di buche dentro alle quali questi erano piantati. Solo alcune tracce del legno che li componeva si sono conservate grazie al terreno umido. In uno scavo archeologico non è raro trovare fossi del genere, ma gli archeologi hanno realizzato con meraviglia come in questo caso la loro…

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Dazi USA: Impatti su Canada, Messico e Cina e le loro ripercussioni sull’economia globale

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Inizio della guerra commerciale

Una “guerra commerciale” è iniziata tra gli e , Canada e , in seguito a ordini esecutivi firmati dal presidente Donald Trump. Questi ordini hanno imposto dazi del 25% sulle importazioni da Canada e Messico e del 20% su quelle cinesi. La notizia ha già causato un calo nelle Borse internazionali ed europee, anticipando ulteriori ripercussioni economiche.

Cosa sono i dazi e il loro funzionamento

I dazi sulle importazioni sono sovrapprezzi che gli importatori devono pagare per importare beni nel loro . Questa misura protezionistica mira a rendere l’importazione meno conveniente, spingendo così a produrre localmente. Tuttavia, l’approccio presenta diverse problematiche, che possono includere aumenti dei prezzi per i consumatori e tensioni commerciali tra le nazioni coinvolte.

Cosa sta succedendo con i dazi USA per Canada, Messico e Cina: gli effetti sull’economia globale

È ufficialmente iniziata quella che i giornali hanno già definito una “guerra commerciale” tra gli Stati Uniti e tre dei loro principali partner commerciali a livello globale, ossia Cina, Canada e Messico. A scatenarla è stata la serie di ordini esecutivi firmati nei giorni scorsi dal Presidente statunitense Donald Trump, che hanno imposto dazi del 25% sulle importazioni degli Stati Uniti su un vasto assortimento di merci canadesi e messicane e del 20% su quelle cinesi. L’annuncio ha già portato a un calo delle Borse sia internazionali sia europee, consapevoli di essere destinate probabilmente a diventare il prossimo bersaglio di questa “guerra commerciale”.

Cosa sono i dazi e come funzionano quelli imposti dagli USA

Riassumendo in poche righe, per dazi sulle importazioni intendiamo un sovrapprezzo che gli importatori di un determinato Paese devono pagare per far arrivare la merce e metterla in commercio. L’idea di fondo di questa visione protezionistica è che importare un prodotto diventi così poco conveniente da rendere più economico produrlo direttamente nel proprio Paese. Il problema è…

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Cos’è il sistema antimissilistico Patriot che gli USA potrebbero smettere di fornire all’Ucraina?

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Le caratteristiche del sistema Patriot

Il antimissilistico MIM-104 è progettato per neutralizzare missili balistici e aerei, rendendolo uno degli strumenti di difesa aerea più sofisticati. Include radar avanzati e un sistema di controllo che garantisce precisione nelle intercettazioni. Può operare in diverse condizioni atmosferiche e dispone di capacità multi-target, permettendo di affrontare simultaneamente più minacce.

Il contesto del supporto USA all’Ucraina

L’arsenale bellico ucraino è significativamente dipendente dagli Stati , con circa la metà delle forniture militari provenienti da questo , tra cui carri armati Abrams e sistemi HIMARS. Tuttavia, ci sono segnali di un possibile ridimensionamento del supporto americano, il che potrebbe alterare radicalmente l’andamento del conflitto.

Tensioni politiche

Le relazioni tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky appaiono tese, complicate da questioni come l’uso delle rare ucraine. Queste dinamiche politiche contribuiscono a creare incertezze sul futuro delle assistenze militari, rendendo il contesto del conflitto russo-ucraino particolarmente instabile.

Cos’è il sistema antimissilistico Patriot che gli USA potrebbero non fornire più all’Ucraina

Credit: Ministerie van Defensie/Stephan de Bruijn

Il sistema antimissilistico MIM-104 Patriot è uno dei più avanzati e importanti dispositivi di difesa aerea a disposizione degli Stati Uniti, progettato per intercettare e distruggere missili balistici, aerei e altri obiettivi volanti. In questi giorni si parla molto del supporto militare degli USA all’Ucraina e del fatto che, forse, questi aiuti verranno presto interrotti. Al momento infatti circa la metà dell’arsenale bellico ucraino è fornito dagli USA, tra cui i carri armati Abrams e sistemi missilistici HIMARS, e se venisse a mancare questo supporto, l’esito del conflitto potrebbe variare drasticamente. Tutto questo accade, peraltro, in un momento di forti tensioni tra Trump e Zelensky riguardo il conflitto russo-ucraino e lo sfruttamento delle terre rare ucraine da parte degli USA. Tra tutti i dispositivi inviati, una il sistema difensivo antimissilistico MIM-104 Patriot rappresenta l’ultima evoluzione della categoria di missili terra-aria impiegati dall’esercito statunitense. Ma come funziona e quali sono sono le caratteristiche di questo sistema?

Le…

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Motivi tecnici del blocco e app di musica legali alternative da esplorare.

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Problemi di Accesso a Spotify

Molti utenti italiani di Spotify hanno segnalato problemi di accesso all’, in particolare per le versioni modificate della piattaforma. Questo fenomeno, noto come "Spotify down", è iniziato il 3 marzo ed è stato documentato su Downdetector e su vari social media. Le problematiche sembrano indicare un intervento di Spotify volto a combattere la pirateria.

Misure di Sicurezza

Le ipotesi suggeriscono che Spotify stia testando nuove misure di sicurezza attraverso test A/B o implementando la Play Integrity API di Google, che verifica l’autenticità delle app e dei dispositivi. Ci sono anche segnali che il codice dell’app sia stato modificato per complicare l’uso di versioni craccate.

Impatti sulle Versioni Modificate

Diversi gruppi che distribuiscono versioni "mod" di Spotify hanno confermato di affrontare difficoltà nel rilascio di aggiornamenti funzionanti, e gli utenti hanno sperimentato blocchi continui. Al momento, il team di Spotify non ha fornito commenti ufficiali riguardo a situazione.

i motivi tecnici del blocco e le app di musica alternative legali

Molti utenti italiani di Spotify hanno iniziato a segnalare problemi nell’accesso all’app che rendono impossibile riprodurre e ascoltare sulla piattaforma, in particolare per le versioni modificate – o per meglio dire “craccate” – della celebre app di musica streaming. Lo “Spotify down”, iniziato il 3 marzo con numerose segnalazione sul portale Downdetector e sui principali social, suggerirebbe che la piattaforma abbia avviato un intervento mirato per contrastare la pirateria.

Le ipotesi più accreditate parlano dell’uso di test A/B per valutare nuove misure di sicurezza o dell’implementazione della Play Integrity API di Google, un che verifica l’autenticità delle applicazioni e dei dispositivi. È probabile anche che Spotify abbia modificato il codice dell’app, rendendo più complesso l’utilizzo di versioni alterate. Alcuni gruppi che distribuiscono queste “mod” hanno confermato le difficoltà nel rilasciare aggiornamenti funzionanti, e gli utenti hanno riscontrato blocchi diffusi. Il team di Spotify, almeno al momento della stesura di questo articolo, non ha ancora…

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Burro vs Margarina: quali sono le principali differenze?

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Origine e composizione

Il burro è un alimento di animale, mentre la margarina è prodotta da oli vegetali. Entrambi contengono acidi grassi, ma presentano significative nelle caratteristiche chimiche e strutturali. Il burro è ricco di acidi grassi saturi, rendendolo solido e stabile, mentre la margarina è composta principalmente da acidi grassi insaturi, di solito liquidi a temperatura ambiente.

Processo di produzione

Per ottenere una consistenza simile a quella del burro, la margarina necessita di una lavorazione industriale. Un metodo comune è l’idrogenazione, che produrre grassi trans, potenzialmente nocivi per la salute. Tuttavia, esistono tecniche che possono minimizzare questi rischi, rendendo la margarina più sicura.

Salute e nutrizione

Il dibattito su burro e margarina è spesso semplificato, ma è importante considerare la qualità degli ingredienti e il processo di produzione. Mentre il burro ha un profilo di grassi saturi, la margarina può contenere grassi trans, rendendo la scelta più complessa rispetto a una semplice comparazione di “buono” e “cattivo”.

Qual è la differenza tra burro e margarina?

“Il burro fa bene, la margarina fa male”, chissà quante volte lo abbiamo sentito. Be’, in realtà non è così semplice: spesso questi due alimenti vengono contrapposti in modo superficiale, ma la vera differenza sta nella composizione. Innanzitutto, il burro è un alimento di origine animale, mentre per la margarina si utilizzano oli vegetali. Sono entrambi costituiti da acidi grassi, ma con caratteristiche chimiche e strutturali diverse: il burro è ricco di acidi grassi saturi, che lo rendono solido e stabile, mentre la margarina deriva da oli vegetali ricchi di acidi grassi insaturi, solitamente liquidi a temperatura ambiente e per questo ha bisogno di una lavorazione industriale per ottenere una consistenza simile a quella del butto. Uno dei processi più noti, l’idrogenazione, può generare i cosiddetti grassi trans, potenzialmente dannosi per la salute, ma esistono metodi alternativi che riducono questi rischi.

Le differenze tra burro e margarina: struttura simile, ma non uguale

Burro e margarina sono due facce della stessa moneta: sono composti costituiti da acidi grassi. La differenza…

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Tè, thè o te? Scopri come si scrive correttamente questa bevanda!

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Il Tè: La Bevanda Più Bevuta al Mondo

Il è la bevanda più popolare a livello globale, con circa 2 miliardi di consumatori quotidiani. Si ottiene dall’infusione delle foglie della Camellia sinensis.

Scrittura Corretta del Tè

In Italia, il termine essere scritto in diversi modi, ma solo "tè" è corretto. Le varianti "the", "thè", e "thé" non sono accettabili; "the" è un pronome, "thé" è francese, e "thè" è un errore ortografico.

Errori e Regole Ortografiche

Scrivere "te" senza accento è un errore, dato che indica un pronome in funzione di complemento. Inoltre, l’uso della "h" nelle parole italiane non è comune e crea confusione, come nel caso di "thè" e "the", che non seguono le regole ortografiche italiane. È fondamentale rispettare la correttezza linguistica per una comunicazione chiara e precisa.

Tè, thè, te… ma come si scrive correttamente?

È la bevanda più bevuta al mondo, con circa 2 miliardi di persone che ne consumano almeno una tazza al giorno. Stiamo parlando di quella bevanda ricavata dall’infusione delle foglie della pianta Camellia (o Thea) sinensis, che in Italia viene scritta in almeno quattro modi diversi, di cui tre sono decisamente sbagliati: c’è chi the, , thé, o te, ma l’unica versione corretta è quella con l’accento grave “tè”, riportata nei dizionari italiani.

Partiamo col dire che scrivere il nome di bevanda senza accento sarebbe un doppio errore: “te” infatti indica il pronome tonico singolare in funzione di complemento (es.”Te lo stavo dicendo poco fa”).

La versione “thé”, invece, non è scorretta, ma propria del francese e non dell’italiano. Al contrario, le varianti “thè” e “the” sono entrambi errori – qualcuno direbbe “orrori” – ortografici nella nostra lingua, perché nessuna delle due segue le regole della lingua italiana: la “h” infatti non ha alcun valore fonetico (non si pronuncia) e viene usata solamente per una ristretta cerchia di parole (vedasi il verbo avere) per distinguerle…

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Origine e significato del Mercoledì delle Ceneri: perché si chiama così?

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Significato del Mercoledì delle Ceneri

Il delle segna l’inizio della Quaresima, un periodo di quaranta giorni di riflessione, penitenza e preparazione spirituale verso la Pasqua cristiana. Il nome deriva dal rito di imporre le ceneri benedette sulla testa dei fedeli durante la Messa, simbolo di penitenza e mortalità. Le ceneri sono ottenute bruciando i rami d’ulivo della Domenica delle Palme dell’anno precedente.

Data e Relazione con il Carnevale

ricorrenza si celebra il giorno dopo il Martedì Grasso, che segna la conclusione del Carnevale. La data del Mercoledì delle Ceneri varia ogni anno in funzione della data della Pasqua, che è determinata per la prima domenica dopo la prima luna piena successiva all’equinozio di primavera. Pertanto, il Mercoledì delle Ceneri e il Carnevale sono strettamente interconnessi, con le date che oscillano di anno in anno.

Perché si chiama Mercoledì delle Ceneri e qual è il significato

Il Mercoledì delle Ceneri è un giorno legato alla celebrazione della Pasqua cristiana perché segna l’inizio della Quaresima, un periodo di quaranta giorni dedicato alla riflessione, alla penitenza e alla preparazione spirituale che conduce alla Pasqua. Il nome “Mercoledì delle Ceneri” deriva direttamente dal rito liturgico che caratterizza questa giornata: durante la Messa, il sacerdote impone sulla testa dei fedeli le ceneri benedette, ottenute bruciando i rami d’ulivo della Domenica delle Palme dell’anno precedente.

Questa ricorrenza cade sempre il giorno successivo al Martedì Grasso (ultimo giorno del Carnevale, non è considerato una festività nazionale) e la sua collocazione nel calendario dipende direttamente data della Domenica di Pasqua. Questa festività infatti non ha una data fissa, ma viene celebrata la prima domenica successiva alla prima luna piena che segue l’equinozio di primavera: di conseguenza, anche il Mercoledì delle Ceneri varia di anno in anno, determinando a sua volta il periodo del Carnevale, che termina proprio il giorno precedente. La stretta relazione tra…

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A 8 anni, Zoeya Khan inventa un braccialetto per facilitare la comunicazione tra bambini neurodivergenti.

L’Idea di Zoeya Khan

A soli otto anni, Khan ha creato un dispositivo innovativo per migliorare la vita scolastica dei suoi compagni . Rispettando il concorso Primary Engineer MacRobert Medal, ha progettato un luminoso che consente a con autismo, ADHD e dislessia di comunicare in modo semplice e immediato.

Il Funzionamento del Braccialetto

Il braccialetto serve come strumento di comunicazione alternativa, permettendo ai bambini di esprimere le proprie emozioni senza l’uso delle parole. L’idea è nata dall’osservazione delle difficoltà di alcuni compagni nel comunicare in classe, spingendo Zoeya a ideare una soluzione pratica e intuitiva.

Impatto sulla Vita Scolastica

Grazie a questa invenzione, molti bambini possono ora interagire e partecipare attivamente alle lezioni, riducendo l’ansia e migliorando l’esperienza scolastica complessiva. Zoeya Khan dimostra così che anche i più giovani possono avere un impatto significativo attraverso la creatività e l’innovazione.

A soli 8 anni Zoeya Khan ha creato un braccialetto che aiuta i bambini neurodivergenti a comunicare

Zoeya Khan a 8 anni ha migliorato la vita scolastica di tanti suoi coetanei divergenti con un braccialetto che permette loro di comunicare in modo semplice e immediato

@PrimaryEngineer/YouTube

A soli otto anni, Zoeya Khan ha dimostrato che l’innovazione non ha età. Mentre molti bambini della sua età trascorrono il tra giochi e fantasia, lei ha ideato un dispositivo in grado di migliorare la vita scolastica di tanti suoi compagni neurodivergenti.

La sua invenzione, un braccialetto luminoso, permette ai bambini con autismo, ADHD e dislessia di comunicare in modo semplice e immediato, senza dover ricorrere alle parole. L’idea è nata quando Zoeya ha partecipato al concorso Primary Engineer MacRobert Medal, rivolto ai giovani studenti del Regno Unito. La sfida era chiara: “Se tu fossi un ingegnere, cosa inventeresti?”.

Osservando le difficoltà di alcuni suoi compagni nell’esprimere le proprie emozioni in classe, la bambina ha pensato a un sistema pratico e intuitivo per aiutarli. Così ha immaginato…

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Materie prime critiche in Italia: scopri l’ultima mappa delle risorse disponibili nel nostro paese.

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Il rinnovato interesse per le terre rare

Il dibattito riguardo alle rare è emerso in seguito a un colloquio tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Si è iniziato a discutere della presenza di giacimenti di terre rare in , ma gli studi rivelano che nel territorio nazionale non ci sono quantità significative di questi elementi. La questione si complica poiché molte mappe disponibili online segnalano giacimenti, ma si tratta in realtà di prime e non di terre rare.

Le materie prime critiche in Italia

Secondo l’ultima mappa dell’ISPRA, l’Italia possiede 16 delle 36 materie prime critiche identificate dall’Unione Europea. Le regioni più ricche di queste risorse sono la Sardegna, la Toscana e le zone montane dell’arco alpino. È importante sottolineare che, sebbene esistano risorse, ciò non implica l’apertura o la riapertura di miniere in queste aree, come ha confermato il Ministro Adolfo.

Ci sono terre rare in Italia? No, ma abbiamo materie prime critiche: ecco l’ultima mappa disponibile

Il tema delle terre rare è tornato di grande interesse un seguito al turbolento colloquio tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Ci si chiede sempre più spesso se in Italia siano presenti giacimenti di questi preziosi elementi, e se sì dove. In realtà, purtroppo, sul suolo nazionale di terre rare non ne abbiamo, o almeno non in quantità tali da giustificare l’apertura di nuove miniere nel prossimo futuro. Perché allora sul web si trovano così tante mappe dell’Italia in cui vengono indicati giacimenti di questi elementi? Questo accade perché, in realtà, gli elementi segnalati non sono terre rare ma materie prime critiche.

Le materie prime critiche in Italia: l’ultima mappa ISPRA

Sul territorio italiano sono presenti 16 delle 36 materie prime critiche individuate dall’UE. Come possiamo notare, le aree più ricche da questo punto di vista sono quelle in Sardegna, Toscana e lungo l’arco alpino. : queste sono aree in cui sono state individuate materie prime critiche, ma ciò non implica che in queste zone verranno aperte (o ri-aperte) miniere. Queste le dichiarazioni del Ministro Adolfo…

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Terre rare in Italia: scopri l’ultima mappa disponibile!

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La questione delle terre rare in Italia

Dopo il colloquio tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, l’ sulle terre rare è aumentata. Tuttavia, l’ non possiede giacimenti significativi di questi elementi. Sebbene siano presenti mappe online che indicano giacimenti, gli elementi segnalati appartengono a prime , non a terre rare.

Materie prime critiche in Italia

L’Italia ha identificato 16 delle 36 materie prime critiche definite dall’Unione Europea. Tra queste, non si segnalano terre rare, se non in quantità minori nelle bauxite e nelle fluoriti sarde, ma la loro estrazione rimane incerta. La mappa delle critiche sul territorio nazionale evidenzia le materie prime disponibili, confermando l’assenza di giacimenti di terre rare in quantità giustificabili per l’estrazione.

Ci sono terre rare in Italia? Ecco l’ultima mappa disponibile

In seguito al turbolento colloquio tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, l’argomento terre rare è tornato sulla bocca di tutti e ci si chiede sempre più spesso se in Italia siano presenti giacimenti di questi preziosi elementi – e se sì, dove. In realtà, purtroppo, sul suolo nazionale di terre rare non ne abbiamo, o almeno non in quantità tali da giustificare l’apertura di nuove miniere nel prossimo futuro. Perché allora sul web si trovano così tante mappe dell’Italia in cui vengono indicati giacimenti di questi elementi? Questo accade perché, in realtà, gli elementi segnalati non sono terre rare ma materie prime critiche.

Le materie prime critiche in Italia

Sul territorio italiano sono presenti 16 delle 36 materie prime critiche individuate dall’UE e, come anticipato, tra queste non compaiono terre rare – fatta eccezione per concentrazioni apprezzabili nelle bauxiti e nelle fluoriti sarde, anche se la loro eventuale estrazione è ancora piuttosto dubbia. La seguente mappa riporta le materie critiche finora individuate sul territorio nazionale:

mappa risorse critiche italia Credit: ISPRA

Come possiamo notare, le…

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Le relazioni tra Stati Uniti ed Europa dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi

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Stati Uniti e Paesi Europei

Gli Stati Uniti hanno storicamente avuto forti con i Paesi europei, in particolare con l’ occidentale. Dopo la Mondiale, sotto la presidenza di Harry Truman, le relazioni si sono intensificate grazie al Piano Marshall, che ha sostenuto la ripresa economica e sociale dell’Europa. Gli USA sono diventati il “protettore” di questa regione attraverso la NATO, garantendo la sua difesa.

Relazioni e Influenza

Negli anni successivi, gli Stati Uniti hanno mantenuto legami stretti con sia le istituzioni europee che i singoli Paesi, esercitando una significativa egemonia culturale e intervenendo nelle questioni interne di alcune nazioni. Ad esempio, l’alleanza tra Italia e Stati Uniti nasce dalla cooperazione necessaria per la ricostruzione dopo la guerra.

Cambiamenti nella Percezione

Tuttavia, la fine della Guerra Fredda e il processo di globalizzazione hanno alterato questo scenario. , in America, esiste una nuova percezione in cui l’Europa è vista non solo come un alleato, ma anche come un concorrente.

I rapporti tra Stati Uniti ed Europa dalla Seconda guerra mondiale a oggi

Gli Stati Uniti hanno sempre coltivato rapporti con i Paesi europei, soprattutto con la parte occidentale del continente e dopo la Seconda Guerra Mondiale le relazioni si sono rafforzate in misura significativa. Gli Stati Uniti, sotto la guida del presidente Harry Truman, hanno favorito la ripresa economica e sociale del Vecchio continente mediante il Piano Marshall; inoltre, sono diventati una sorta di “protettore” dell’Europa occidentale, tramite la NATO, occupandosi della sua difesa. Nei decenni successivi, gli Stati Uniti hanno intrattenuto rapporti stretti sia con le istituzioni europee, sia con i singoli Paesi, esercitando una sorta di egemonia culturale e interferendo, in alcuni casi, nelle vicende interne degli Stati. Per esempio, l’alleanza tra Italia e Stati Uniti affonda le sue radici proprio nella storia del secondo dopoguerra, quando il sostegno americano fu determinante per la ricostruzione postbellica. La fine della Guerra Fredda e la globalizzazione hanno cambiato il quadro della situazione e oggi negli States c’è chi vede l’Europa non come un alleato, ma come un concorrente.

Stati Uniti e Paesi…

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