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Tè, thè o te? Scopri come si scrive correttamente questa bevanda!

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Il Tè: La Bevanda Più Bevuta al Mondo

Il tè è la più popolare a livello globale, con circa 2 miliardi di consumatori quotidiani. Si ottiene dall’infusione delle foglie della Camellia sinensis.

Scrittura Corretta del Tè

In Italia, il termine può essere scritto in diversi modi, ma solo "tè" è corretto. Le varianti "the", "thè", e "thé" non sono accettabili; "the" è un pronome, "thé" è francese, e "thè" è un errore ortografico.

Errori e Regole Ortografiche

Scrivere "te" senza accento è un errore, dato che indica un pronome in funzione di complemento. Inoltre, l’uso della "h" nelle parole italiane non è comune e crea confusione, come nel caso di "thè" e "the", che non seguono le regole ortografiche italiane. È fondamentale rispettare la correttezza linguistica per una comunicazione chiara e precisa.

Tè, thè, te… ma come si scrive correttamente?

È la bevanda più bevuta al mondo, con circa 2 miliardi di persone che ne consumano almeno una tazza al giorno. Stiamo parlando di quella bevanda ricavata dall’infusione delle foglie della pianta Camellia (o Thea) sinensis, che in Italia viene scritta in almeno quattro modi diversi, di cui tre sono decisamente sbagliati: c’è chi the, , thé, o te, ma l’unica versione corretta è quella con l’accento grave “tè”, riportata dizionari italiani.

Partiamo col dire che scrivere il nome di bevanda senza accento sarebbe un doppio errore: “te” infatti indica il pronome tonico singolare in funzione di complemento (es.”Te lo stavo dicendo poco fa”).

La versione “thé”, invece, non è scorretta, ma propria del francese e non dell’italiano. Al contrario, le varianti “thè” e “the” sono entrambi errori – qualcuno direbbe “orrori” – ortografici nella nostra lingua, perché nessuna delle due segue le regole della lingua italiana: la “h” infatti non ha alcun valore fonetico (non si pronuncia) e viene usata solamente per una ristretta cerchia di parole (vedasi il verbo avere) per distinguerle…

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Origine e significato del Mercoledì delle Ceneri: perché si chiama così?

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Significato del Mercoledì delle Ceneri

Il delle segna l’inizio della Quaresima, un periodo di quaranta giorni di riflessione, penitenza e preparazione spirituale verso la Pasqua cristiana. Il nome deriva dal rito di imporre le ceneri benedette sulla testa dei fedeli durante la Messa, simbolo di penitenza e mortalità. Le ceneri sono ottenute bruciando i rami d’ulivo della Domenica delle Palme dell’anno precedente.

Data e Relazione con il Carnevale

ricorrenza si celebra il giorno dopo il Martedì Grasso, che segna la conclusione del Carnevale. La data del Mercoledì delle Ceneri varia ogni anno in funzione della data della Pasqua, che è determinata per la prima domenica dopo la prima piena successiva all’equinozio di primavera. Pertanto, il Mercoledì delle Ceneri e il Carnevale sono strettamente interconnessi, con le date che oscillano di anno in anno.

Perché si chiama Mercoledì delle Ceneri e qual è il significato

Il Mercoledì delle Ceneri è un giorno legato alla celebrazione della Pasqua cristiana perché segna l’inizio della Quaresima, un periodo di quaranta giorni dedicato alla riflessione, alla penitenza e alla preparazione spirituale che conduce alla Pasqua. Il nome “Mercoledì delle Ceneri” deriva direttamente dal rito liturgico che caratterizza questa giornata: durante la Messa, il sacerdote impone sulla testa dei fedeli le ceneri benedette, ottenute bruciando i rami d’ulivo della Domenica delle Palme dell’anno precedente.

Questa ricorrenza cade sempre il giorno successivo al Martedì Grasso (ultimo giorno del Carnevale, non è considerato una festività nazionale) e la sua collocazione nel calendario dipende direttamente data della Domenica di Pasqua. Questa festività infatti non ha una data fissa, ma viene celebrata la prima domenica successiva alla prima luna piena che segue l’equinozio di primavera: di conseguenza, anche il Mercoledì delle Ceneri varia di anno in anno, determinando a sua volta il periodo del Carnevale, che termina proprio il giorno precedente. La stretta relazione tra…

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A 8 anni, Zoeya Khan inventa un braccialetto per facilitare la comunicazione tra bambini neurodivergenti.

L’Idea di Zoeya Khan

A soli otto anni, ha creato un dispositivo innovativo per migliorare la vita scolastica dei suoi compagni neurodivergenti. Rispettando il concorso Primary Engineer MacRobert Medal, ha progettato un luminoso che consente a con autismo, ADHD e dislessia di comunicare in modo semplice e immediato.

Il Funzionamento del Braccialetto

Il braccialetto serve come strumento di comunicazione alternativa, permettendo ai bambini di esprimere le proprie emozioni senza l’uso delle parole. L’idea è nata dall’osservazione delle difficoltà di alcuni compagni nel comunicare in classe, spingendo Zoeya a ideare una soluzione pratica e intuitiva.

Impatto sulla Vita Scolastica

Grazie a invenzione, molti bambini possono ora interagire e partecipare attivamente alle lezioni, riducendo l’ansia e migliorando l’esperienza scolastica complessiva. Zoeya Khan dimostra così che anche i più giovani possono avere un impatto significativo attraverso la creatività e l’innovazione.

A soli 8 anni Zoeya Khan ha creato un braccialetto che aiuta i bambini neurodivergenti a comunicare

Zoeya Khan a 8 anni ha migliorato la vita scolastica di tanti suoi coetanei divergenti con un braccialetto che permette loro di comunicare in modo semplice e immediato

@PrimaryEngineer/YouTube

A soli otto anni, Zoeya Khan ha dimostrato che l’innovazione non ha età. Mentre molti bambini della sua età trascorrono il tempo tra giochi e fantasia, lei ha ideato un dispositivo in grado di migliorare la vita scolastica di tanti suoi compagni neurodivergenti.

La sua invenzione, un braccialetto luminoso, permette ai bambini con autismo, ADHD e dislessia di comunicare in modo semplice e immediato, senza dover ricorrere alle parole. L’idea è nata quando Zoeya ha partecipato al concorso Primary Engineer MacRobert Medal, rivolto ai giovani studenti del Regno Unito. La sfida era chiara: “Se tu fossi un ingegnere, cosa inventeresti?”.

Osservando le difficoltà di alcuni suoi compagni nell’esprimere le proprie emozioni in classe, la bambina ha pensato a un sistema pratico e intuitivo per aiutarli. Così ha immaginato…

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Materie prime critiche in Italia: scopri l’ultima mappa delle risorse disponibili nel nostro paese.

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Il rinnovato interesse per le terre rare

Il dibattito riguardo alle è emerso in seguito a un colloquio tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Si è iniziato a discutere della presenza di giacimenti di terre rare in Italia, ma gli studi rivelano che nel territorio nazionale non ci sono quantità significative di questi elementi. La questione si complica poiché molte mappe disponibili online segnalano giacimenti, ma si tratta in realtà di materie critiche e non di terre rare.

Le materie prime critiche in Italia

Secondo l’ultima mappa dell’ISPRA, l’Italia possiede 16 delle 36 materie prime critiche identificate dall’Unione Europea. Le regioni più ricche di queste sono la Sardegna, la Toscana e le zone montane dell’arco alpino. È importante sottolineare che, sebbene esistano risorse, ciò non implica l’apertura o la riapertura di miniere in queste aree, come ha confermato il Ministro Adolfo.

Ci sono terre rare in Italia? No, ma abbiamo materie prime critiche: ecco l’ultima mappa disponibile

Il tema delle terre rare è tornato di grande interesse un seguito al turbolento colloquio tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Ci si chiede sempre più spesso se in Italia siano presenti giacimenti di questi preziosi elementi, e se sì dove. In realtà, purtroppo, sul suolo nazionale di terre rare non ne abbiamo, o almeno non in quantità tali da giustificare l’apertura di miniere nel prossimo futuro. Perché allora sul web si trovano così tante mappe dell’Italia in cui vengono indicati giacimenti di questi elementi? Questo accade perché, in realtà, gli elementi segnalati non sono terre rare ma materie prime critiche.

Le materie prime critiche in Italia: l’ultima mappa ISPRA

Sul territorio italiano sono presenti 16 delle 36 materie prime critiche individuate dall’UE. Come possiamo notare, le aree più ricche da questo punto di vista sono quelle in Sardegna, Toscana e lungo l’arco alpino. Attenzione: queste sono aree in cui sono state individuate materie prime critiche, ma ciò non implica che in queste zone verranno aperte (o ri-aperte) miniere. Queste le dichiarazioni del Ministro Adolfo…

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Terre rare in Italia: scopri l’ultima mappa disponibile!

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La questione delle terre rare in Italia

Dopo il colloquio tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, l’attenzione sulle rare è aumentata. Tuttavia, l’Italia non possiede giacimenti significativi di questi elementi. Sebbene siano presenti mappe online che indicano giacimenti, gli elementi segnalati appartengono a materie , non a terre rare.

Materie prime critiche in Italia

L’Italia ha identificato 16 delle 36 materie prime critiche definite dall’Unione Europea. Tra queste, non si segnalano terre rare, se non in quantità minori nelle bauxite e nelle fluoriti sarde, ma la loro estrazione rimane incerta. La delle risorse critiche sul territorio nazionale evidenzia le materie prime disponibili, confermando l’assenza di giacimenti di terre rare in quantità giustificabili per l’estrazione.

Ci sono terre rare in Italia? Ecco l’ultima mappa disponibile

In seguito al turbolento colloquio tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, l’argomento terre rare è tornato sulla bocca di tutti e ci si chiede sempre più spesso se in Italia siano presenti giacimenti di questi preziosi elementi – e se sì, dove. In realtà, purtroppo, sul suolo nazionale di terre rare non ne abbiamo, o almeno non in quantità tali da giustificare l’apertura di miniere nel prossimo futuro. Perché allora sul web si trovano così tante mappe dell’Italia in cui vengono indicati giacimenti di questi elementi? Questo accade perché, in realtà, gli elementi segnalati non sono terre rare ma materie prime critiche.

Le materie prime critiche in Italia

Sul territorio italiano sono presenti 16 delle 36 materie prime critiche individuate dall’UE e, come anticipato, tra queste non compaiono terre rare – fatta eccezione per concentrazioni apprezzabili nelle bauxiti e nelle fluoriti sarde, anche se la loro eventuale estrazione è ancora piuttosto dubbia. La seguente mappa riporta le materie critiche finora individuate sul territorio nazionale:

mappa risorse critiche italia Credit: ISPRA

Come possiamo notare, le…

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Le relazioni tra Stati Uniti ed Europa dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi

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Stati Uniti e Paesi Europei

Gli Uniti hanno storicamente avuto relazioni forti con i Paesi europei, in particolare con l’Europa occidentale. Dopo la Seconda Mondiale, sotto la presidenza di Harry Truman, le relazioni si sono intensificate grazie al Piano Marshall, che ha sostenuto la ripresa economica e sociale dell’Europa. Gli USA sono diventati il “protettore” di regione attraverso la NATO, garantendo la sua difesa.

Relazioni e Influenza

Negli anni successivi, gli Stati Uniti hanno mantenuto legami stretti con sia le istituzioni europee che i singoli Paesi, esercitando una significativa egemonia culturale e intervenendo nelle questioni interne di alcune nazioni. Ad esempio, l’alleanza tra Italia e Stati Uniti nasce dalla cooperazione necessaria per la ricostruzione dopo la guerra.

Cambiamenti nella Percezione

Tuttavia, la fine della Guerra Fredda e il processo di globalizzazione hanno alterato questo scenario. Oggi, in America, esiste una nuova percezione in cui l’Europa è vista non solo come un alleato, ma anche come un concorrente.

I rapporti tra Stati Uniti ed Europa dalla Seconda guerra mondiale a oggi

Gli Stati Uniti hanno sempre coltivato rapporti con i Paesi europei, soprattutto con la parte occidentale del continente e dopo la Seconda Guerra Mondiale le relazioni si sono rafforzate in misura significativa. Gli Stati Uniti, sotto la guida del presidente Harry Truman, hanno favorito la ripresa economica e sociale del Vecchio continente mediante il Piano Marshall; inoltre, sono diventati una sorta di “protettore” dell’Europa occidentale, tramite la NATO, occupandosi della sua difesa. decenni successivi, gli Stati Uniti hanno intrattenuto rapporti stretti sia con le istituzioni europee, sia con i singoli Paesi, esercitando una sorta di egemonia culturale e interferendo, in alcuni casi, nelle vicende interne degli Stati. Per esempio, l’alleanza tra Italia e Stati Uniti affonda le sue radici proprio nella del secondo dopoguerra, quando il sostegno americano fu determinante per la ricostruzione postbellica. La fine della Guerra Fredda e la globalizzazione hanno cambiato il quadro della situazione e oggi negli States c’è chi vede l’Europa non come un alleato, ma come un concorrente.

Stati Uniti e Paesi…

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Astrogate: 8 giovani talenti veneti progettano soluzioni per ridurre il rumore delle navi e proteggere le balene.

Progetto Astrogate

Otto ragazzi si riuniscono ogni sabato pomeriggio a Padova per lavorare a un progetto scientifico innovativo. Sono parte di , un team di giovani talentuosi che si dedica alla dell’inquinamento acustico delle navi, con l’obiettivo di proteggere le balene e l’ecosistema marino.

Composizione del Team

Il gruppo è formato da ragazzi provenienti da diverse città venete, tra cui Padova, Treviso e Venezia, e si allena presso la residenza Esu “Colombo”. Ognuno di loro unici e idee per affrontare la questione dell’inquinamento acustico, un problema significativo per la vita marina.

Competizione Internazionale

Astrogate partecipa alla First Lego League 2025, una competizione internazionale di robotica educativa. Il team ha già superato le selezioni regionali e ora si prepara per le finals nazionali a Genova, con la speranza di rappresentare l’Italia anche nella fase mondiale. Il loro progetto non solo mira a competere a livello alto, ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della salvaguardia dell’ecosistema marino.

Astrogate: 8 giovani talenti veneti stanno progettando come ridurre il rumore delle navi (per salvare le balene)

Otto ragazzi si stanno incontrando ogni sabato per lavorare ad un progetto con l’obiettivo di l’inquinamento acustico delle navi per proteggere le balene e l’ecosistema marino

@Luca Zaia/Facebook

Ogni sabato pomeriggio otto ragazzi dal talento straordinario si riuniscono a Padova per coltivare la loro passione per la scienza e la tecnologia. Sono i membri di Astrogate, una squadra di giovani ad alto potenziale cognitivo che sta lavorando a un progetto ambizioso: ridurre l’inquinamento acustico delle navi per proteggere le balene e l’ecosistema marino.

Il team è composto da ragazzi provenienti da diverse città venete, tra cui Padova, Treviso e Venezia, e si allena presso la residenza Esu “Colombo”. Il loro obiettivo è competere ai massimi livelli della First Lego League 2025, una gara internazionale di robotica educativa. Hanno già superato le selezioni regionali e ora puntano alle finali nazionali di Genova, con la speranza di rappresentare l’Italia alla fase mondiale.

I giovani…

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Marzo porta in Italia due eclissi di Luna e Sole: ecco cosa potremo osservare nei cieli.

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Due eventi astronomici di marzo 2025

Marzo 2025 porterà due affascinanti: una lunare parziale e una solare parziale. La prima si verificherà tra il 13 e il 14 marzo, durante la quale la si tingerà di rosso, visibile in gran parte delle Americhe, mentre in Italia sarà parziale con una copertura variabile. La seconda eclissi, quella solare, avverrà il 29 marzo e sarà osservabile solo parzialmente al Nord e al Centro Italia.

L’eclissi lunare parziale del 14 marzo

L’eclissi di Luna del 14 marzo mostrerà una copertura variabile: dall’11,5% a Napoli fino al 51% a Torino. Questo fenomeno sarà visibile in tarda notte e nelle prime ore del mattino, con il picco dell’eclissi tra le 6:17 e le 6:45. Solo nel continente americano l’eclissi sarà totale, mentre in Italia sarà parziale, osservabile a occhio nudo nell’orizzonte ovest.

In arrivo nei cieli di marzo due eclissi di Luna e di Sole anche in Italia: cosa vedremo

Credit: NASA

Il cielo di marzo sta per regalarci due suggestivi appuntamenti astronomici, in particolare due eclissi. La notte tra il 13 e il 14 marzo 2025 assisteremo allo spettacolo astronomico dell’eclissi lunare parziale (ma sarà totale delle due Americhe), in cui il nostro satellite si tingerà parzialmente di rosso e poi entrerà in parte nell’ombra terrestre. Il 29 marzo invece osservare nostri – anche se molto difficilmente e solo al Nord e al Centro Italia – un’eclissi solare anch’essa parziale.

L’eclissi lunare parziale del 14 marzo

L’eclissi di Luna del 14 marzo avrà percentuali di copertura del disco lunare che andranno dall’11,5% alle coordinate di Napoli al 51% di Torino. Lo spettacolo celeste si potrà ammirare a tarda notte e nelle prime ore del mattino, con un massimo che andrà dalle 6:17 alle 6:45 (cioè poco prima del tramonto della Luna), a seconda di dove ci troviamo in Italia. L’eclissi lunare sarà totale soltanto nel continente americano. Il fenomeno sarà visibile anche a occhio nudo guardando poco sopra l’orizzonte ovest.

Dapprima l’eclissi…

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Perché i gas vulcanici rappresentano un rischio: cause e conseguenze da considerare

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Aumento delle Emissioni di CO₂

Recenti scosse sismiche e l’aumento delle emissioni di CO₂ nei Campi Flegrei costituiscono un pericolo per Pozzuoli e Napoli. L’Osservatorio Vesuviano ha segnalato alti livelli di anidride carbonica in seminterrati e aree poco ventilate, presentando rischi per la salute pubblica.

Misure di Sicurezza

In risposta alla situazione, si è tenuta una riunione in Prefettura per esaminare le misure di sicurezza necessarie. Sono programmati sopralluoghi dei Vigili del Fuoco negli edifici pubblici delle zone a , con possibilità di limitazioni d’accesso in alcune aree.

Ordinanze del Sindaco

Il sindaco ha emesso ordinanze specifiche per affrontare l’emergenza, implementando misure di prevenzione e assistenza alla popolazione. Tra le iniziative, è prevista la distribuzione di dispositivi di rilevazione e indicazioni di sicurezza da seguire.

Chiusura delle Scuole

Una delle misure immediatamente adottate è stata la chiusura dell’istituto Virgilio di Pozzuoli, per garantire la sicurezza degli studenti e del personale scolastico, in considerazione delle rischiose condizioni ambientali.

perché e quali sono i rischi dei gas vulcanici

Le recenti scosse sismiche indotte dal fenomeno del bradisismo e l’aumento delle emissioni di anidride carbonica (CO₂) nei Campi Flegrei un problema crescente per l’area di Pozzuoli e Napoli. L’Osservatorio Vesuviano, una sezione dell’INGV, ha rilevato concentrazioni elevate di CO₂ in seminterrati e nei piani bassi e poco areati di case e palazzi, con possibili rischi per la salute della popolazione. In seguito alla segnalazione, nei giorni scorsi si è svolta una riunione in Prefettura per discutere la situazione e predisporre misure di sicurezza. Sono stati programmati sopralluoghi dei Vigili del Fuoco negli edifici pubblici delle aree a rischio, con possibili limitazioni all’accesso in alcune zone del territorio. Il sindaco ha emesso ordinanze specifiche per fronteggiare l’emergenza, imponendo misure di prevenzione e assistenza alla popolazione, tra cui la distribuzione di dispositivi di rilevamento gas per alcune abitazioni e indicazioni su comportamenti di sicurezza da adottare. Tra le misure adottate, è stata disposta la chiusura dell’istituto Virgilio di Pozzuoli per garantire la sicurezza degli…

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Spotify in down: cosa è successo all’app di musica e come risolvere i problemi di malfunzionamento

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Problemi di Funzionamento di Spotify

Negli ultimi giorni, molti utenti italiani hanno segnalato con , manifestando disservizi nell’uso dell’app. Le difficoltà riguardano interruzioni nel servizio di streaming, problemi di riproduzione audio e anomalie nella funzione di ricerca.

Dati delle Segnalazioni

Il portale Downdetector ha registrato un picco di oltre 1.400 segnalazioni di nel primo pomeriggio del 3 2025. Successivamente, le segnalazioni sono diminuite durante la notte per poi riprendere nelle prime ore del 4 marzo. La maggior parte delle segnalazioni (65%) riguarda l’app, seguita da problemi nella riproduzione audio (31%) e nella ricerca di brani (3%).

Città Maggiormente Colpite

Analizzando la mappa delle interruzioni pubblicata da Downdetector, risulta che le segnalazioni provengono prevalentemente da città come Milano, Torino, Verona, Bologna, Roma, Napoli e Bari, evidenziando un’ampia diffusione del problema su tutto il territorio nazionale.

Perché Spotify è in down, cosa è successo all’app di musica e come risolvere il malfunzionamento

Se nelle ultime ore avete riscontrato problemi nell’uso di Spotify, non siete soli. Migliaia di utenti in tutta stanno segnalando disservizi sulla piattaforma di streaming musicale, con interruzioni nell’uso dell’app, difficoltà nello streaming audio e anomalie nella funzione di ricerca. Secondo i dati di Downdetector, un portale che raccoglie le segnalazioni degli utenti sui malfunzionamenti di vari servizi del Web, quest’episodio di Spotify “down” ha raggiunto il picco massimo di segnalazioni nel primo pomeriggio del 3 marzo 2025, con oltre 1.400 segnalazioni simultanee, per poi diminuire progressivamente nel corso della notte e riprendere nelle prime ore del 4 marzo. La maggior parte dei problemi riguarda direttamente l’app, che rappresenta il 65% delle segnalazioni, seguita da problemi nella riproduzione dello streaming audio (31%) e malfunzionamenti nella ricerca di brani e artisti (3%).

Dalla mappa delle interruzioni pubblicata su Downdetector, emerge che le segnalazioni provengono principalmente da città come Milano, Torino, Verona, Bologna, Roma, Napoli e Bari, suggerendo che il…

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Svelato il “mistero” di Ercolano: nuove scoperte sorprendenti!

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Frammenti di vetro cerebrale rinvenuti ad Ercolano

Frammenti di vulcanico, risultato della vetrificazione di tessuti cerebrali, sono scoperti nel cranio di un giovane uomo nel sito archeologico di , distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. La ricerca è stata condotta da un team guidato dal vulcanologo Pierpaolo Petrone.

Cause della vetrificazione

Il fenomeno della vetrificazione dei tessuti cerebrali sembra essersi verificato a causa di un’immediata esposizione a temperature superiori ai 510 °C. Queste temperature estreme sarebbero state generate da una nube di cenere vulcanica incandescente. L’impatto violento avrebbe colpito la vittima, seguita da una rapida dissipazione della nube e successivo raffreddamento, che ha portato alla trasformazione dei tessuti cerebrali in vetro.

Il vetro vulcanico e le sue caratteristiche

Il vetro vulcanico, noto anche come ossidiana, è un materiale scuro privo di una struttura cristallina regolare. La sua formazione avviene attraverso il raffreddamento rapido della lava, che non consente la cristallizzazione. La scoperta di questo vetro cerebrale offre prospettive sulla conservazione dei tessuti antichi nel contesto delle eruzioni vulcaniche.

risolto il “mistero” di Ercolano

Credit: Petrone et al., “Heat–induced brain vitrification from the Vesuvius eruption in
c.e. 79″, N Engl J Med (2020)

Frammenti di vetro vulcanico, originati vetrificazione di tessuti cerebrali, furono ritrovati nel 2020 all’interno del cranio di un giovane uomo scoperto nel sito archeologico di Ercolano, distrutta insieme a Pompei durante la storica eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Ora, un team di ricercatori guidato dal un vulcanologo italiano Pierpaolo Petrone, ha individuato una possibile spiegazione per questo raro fenomeno: la trasformazione dei tessuti cerebrali in vetro sembrerebbe essere stata causata dalla rapida esposizione a temperature pari o superiori a 510 °C, generate dall’arrivo di una nube di cenere vulcanica incandescente, che avrebbe colpito la vittima per poi dissiparsi altrettanto rapidamente, con conseguente raffreddamento e la vetrificazione.

Cosa significa vetrificato? Il vetro vulcanico e la conservazione dei tessuti cerebrali

Il vetro vulcanico, comunemente noto come ossidiana, è un materiale di colore scuro, privo di una struttura cristallina regolare, che si…

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