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Differenze tra AI open source e AI proprietarie: confronto tra due tipi di software.

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AI Open Source

Le intelligenze artificiali open forniscono accesso gratuito al codice sorgente, permettendo agli sviluppatori di modificare, migliorare e adattare i modelli alle proprie esigenze. Questo approccio promuove la collaborazione e l’innovazione, rendendo più facile la condivisione delle conoscenze e la risoluzione di problemi complessi. Tuttavia, l’assenza di garanzie di supporto e documentazione può comportare sfide nella manutenzione e nell’implementazione.

AI Proprietarie

Le intelligenze artificiali proprietarie, al contrario, limitano l’accesso al codice sorgente, mantenendo il controllo su modifiche e distribuzione. Esse offrono supporto tecnico e regolari, il che può risultare vantaggioso per le aziende che necessitano di pronte all’uso. Tuttavia, ciò porta a costi elevati e riduce la possibilità di personalizzazione, limitando l’innovazione da parte della community.

Confronto

In sintesi, le AI open source favoriscono la trasparenza e la collaborazione, mentre le AI proprietarie offrono stabilità e supporto a fronte di maggiore rigidità. La scelta tra le due dipende dalle esigenze specifiche dell’utente e dai suoi obiettivi di utilizzo.

Che differenza c’è tra le AI open source e le AI proprietarie: i due software a confronto

Le AI open source rendono il codice sorgente accessibile liberamente; quelle proprietarie, invece, . Analizziamo pro e contro di questi due differenti approcci.
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Quando e come si possono realizzare aperture nei muri esistenti o portanti?

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Analisi strutturale per aperture nei muri

La in muri esistenti, specialmente quelli portanti, richiede un’ strutturale approfondita. Questo è fondamentale per garantire che le nuove non compromettano la resistenza e la stabilità del muro. Gli interventi di rifunzionalizzazione degli spazi sono sempre più comuni oggi, poiché rispondono alle esigenze di nuovi utenti che hanno idee moderne per la gestione degli spazi.

Condizioni per la realizzazione di aperture

Non tutti i muri sono idonei per l’apertura di nuove finestre o accessi. È necessario uno studio tecnico che valuti la fattibilità dell’intervento, considerando la necessità di mantenere adeguati requisiti di resistenza e rigidezza. Allo stesso modo, è importante rispettare il decoro architettonico e gli eventuali regolamenti condominiali, poiché un’apertura non autorizzata può costituire un abuso edilizio e causare gravi problemi strutturali.

Rischi e problematiche

La realizzazione di aperture senza il dovuto permesso può implicare importanti rischi, inclusi danni strutturali per l’edificio e potenziali sanzioni legali. Pertanto, è essenziale procedere con cautela e coinvolgere professionisti qualificati nella progettazione e nel monitoraggio delle opere.

Quando e com’è possibile creare “aperture” nei muri esistenti o portanti

La creazione di nuove aperture per nuove finestre o nuovi accessi ad altri ambienti in muri esistenti, sopratutto se muri portanti, non è sempre possibile anche se funzionale agli obiettivi di ristrutturazione in quanto necessita di analisi strutturali approfondite. La rifunzionalizzazione degli spazi nel contesto degli edifici esistenti è un’operazione progettuale ricorrente oggigiorno, in quanto delinea le esigenze di nuovi utenti che acquistano o ristrutturano immobili, con idee di gestione degli spazi oramai differenti rispetto a quelle di 20-30 fa.

Ma è sempre possibile fare un’apertura in un muro esistente? La risposta è no! La realizzazione di una apertura richiede uno studio tecnico sulla sua fattibilità, principalmente nel rispetto requisiti di resistenza e rigidezza che il muro ha esigenza di mantenere, ma anche del rispetto del decoro architettonico e/o di eventuali regolamenti condominiali: realizzare una nuova apertura in autonomia potrebbe identificare la nascita di un abuso edilizio, oltre che causare importanti problematiche strutturali che – se sottostimate – potrebbero…

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Allucinazioni sismiche: cosa sono i “terremoti fantasma” avvertiti dopo una scossa.

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Definizione di terremoto fantasma

Il “terremoto fantasma” è un fenomeno psicologico che induce le persone a percepire scosse di terremoto anche quando non ci sono evidenze di attività sismica. È paragonabile alla “vibrazione fantasma” in cui si avverte erroneamente il proprio smartphone vibrare.

Esperienze e sintomi

Coloro che vivono questa esperienza descrivono sensazioni di tremolii del suolo, oscillazioni di oggetti e pareti. Queste percezioni sono generalmente accompagnate da ansia, insonnia e preoccupazione intensa.

Documentazione e conoscenza del fenomeno

Il terremoto fantasma è stato documentato clinicamente per la prima volta nel 2020 e rimane perlopiù sconosciuto. Le cause del fenomeno non sono ancora comprese e la sua natura è considerata transitoria. Spesso svanisce nei mesi successivi alla conclusione di uno sciame sismico.

Contesto recente

Recenti sciami sismici nei e in Calabria hanno portato a un aumento delle segnalazioni di terremoti fantasma, suggerendo una connessione l’ansia collettiva in situazioni di alta tensione sismica.

Cosa sono le allucinazioni sismiche, i “terremoti fantasma” percepiti dopo una scossa

gli sciami sismici verificatisi nei giorni scorsi nei Campi Flegrei e in Calabria alcune persone hanno riportato l’esperienza di percepire scosse di terremoto anche in loro assenza: questo fenomeno prende il nome di “terremoto fantasma” ed è descritto come una falsa percezione di un terremoto in assenza di attività sismica rilevata dai sistemi di monitoraggio. Chi è colpito da questa allucinazione tattile – che per certi versi ricorda la cosiddetta “vibrazione fantasma” in cui capita di avvertire lo smartphone vibrare tasca quando in realtà non sta avvenendo – riferisce di avvertire tremolii del suolo o di percepire oscillazioni di oggetti e pareti, accompagnati da una sensazione di ansia prolungata, insonnia e forte preoccupazione. Il fenomeno è stato documentato clinicamente per la prima volta soltanto nel 2020, per cui è in larga parte ancora sconosciuto e le sue cause sono ancora ignote. Sembra comunque avere una natura transitoria, scomparendo progressivamente nei mesi successivi alla fine di uno sciame sismico.

I primi casi di “terremoto fantasma” durante i terremoti di Zagabria del…

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Addio litio: scopri il rivoluzionario powerbank con batteria agli ioni di sodio, sicuro ed etico.

Powerbank Sodium-Ion di Elecom

Elecom ha introdotto un innovativo basato sulla tecnologia sodium-ion, rappresentando un’alternativa ecologica alle tradizionali . Questo prodotto non solo riduce l’impatto ambientale, ma offre anche maggiore sicurezza e durata. Grazie a queste caratteristiche superiori, il dispositivo è in grado di resistere alle temperature estreme, rendendolo più robusto rispetto alle batterie standard.

Vantaggi rispetto alle batterie al litio

Le batterie agli di litio, pur essendo attualmente le più utilizzate per alimentare smartphone, tablet e laptop, presentano numerosi svantaggi. Queste batterie sono sensibili al e, nonostante la crescita prevista per il loro mercato, ci sono preoccupazioni crescenti riguardo alla loro sostenibilità. un tasso di crescita annuo composto del 15,8% previsto fino al 2034, il passaggio a opzioni di alimentazione più sostenibili come il powerbank sodium-ion di Elecom potrebbe rappresentare un passo avanti significativo per l’industria.

Un passo verso la sostenibilità

Il powerbank sodium-ion di Elecom segna un passo importante verso la sostenibilità nel settore delle batterie, soddisfacendo la crescente domanda di tecnologie più sicure e durevoli. Con i suoi vantaggi ambientali e prestazionali, potrebbe rivoluzionare il mercato delle batterie portatili.

Litio addio? Ecco il primo rivoluzionario powerbank con batteria agli ioni di sodio, più etica e sicura

Elecom presenta il primo powerbank sodium-ion, un’alternativa ecologica e sicura alle batterie al litio, con maggiore durata e resistenza alle temperature estreme

©Elecom

L’industria delle batterie è in continua evoluzione, alla ricerca di soluzioni più sicure, durevoli e sostenibili. La società giapponese Elecom ha presentato il primo powerbank al mondo basato sulla tecnologia sodium-ion, una vera rivoluzione nel settore delle batterie portatili. Questo nuovo dispositivo si distingue per la sua ridotta impronta ambientale, un livello di sicurezza superiore e una durata di vita nettamente più lunga rispetto alle tradizionali batterie agli ioni di litio.

Attualmente, le batterie agli ioni di litio sono le più diffuse e alimentano dispositivi come smartphone, tablet e laptop. Secondo le previsioni di Global Market Insights, il loro mercato crescerà con un tasso annuo composto (CAGR) del 15,8% tra il 2025 e il 2034. Tuttavia, queste batterie presentano diversi svantaggi: sono sensibili al calore, con un…

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È possibile selezionare il sesso del bambino tramite Procreazione Medicalmente Assistita?

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Dichiarazione di Vivian Musk

Vivian Musk, figlia transgender di Elon Musk, ha condiviso una dichiarazione su Threads, rivelando che suo padre avrebbe scelto la "selezione sesso" per farla nascere maschio. Questa pratica è legata alla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), un insieme di procedure che supportano le coppie in difficoltà nella concezione.

Selezione del sesso e differenze terminologiche

La selezione del sesso, spesso confusa con "Gender selection", si riferisce alla possibilità di decidere se il nascituro sarà di sesso maschile o femminile. Tuttavia, è fondamentale distinguere il "sesso" (caratteristiche biologiche) e il "gender" (identità di genere), che è un aspetto sociale e psicologico.

Legalità della selezione del sesso

Tecnicamente, è selezionare il sesso biologico del nascituro attraverso la PMA, ma tale pratica è vietata in molti Paesi, compresa l’, per ragioni etiche e morali. Queste restrizioni riflettono le complessità e le controversie legate all’argomento della selezione del sesso.

È possibile scegliere il sesso del proprio figlio con la Procreazione Medicalmente Assistita?

Nei giorni scorsi, Vivian Musk, la figlia transgender di Elon Musk nata nel 2004 tramite tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), ha rilasciato una dichiarazione su Threads in cui afferma che suo padre avrebbe optato per la “selezione del sesso” per farla nascere maschio. Per PMA si intende un insieme di procedure che aiutano le coppie con problemi di fertilità a concepire un figlio. All’interno di queste tecniche, esiste la possibilità di effettuare la “selezione del sesso”, chiamata anche erroneamente “Gender selection”, ovvero la scelta del sesso del nascituro. È importante distinguere “sesso” inteso come caratteristiche biologiche (cromosomi, ormoni, organi riproduttivi) e gender o “identità di genere” che è l’identificazione personale come maschio, femmina, entrambi o nessuno dei , un costrutto sociale e psicologico.

Ma è davvero possibile selezionare il sesso biologico del nascituro quando si fa ricorso a queste tecniche? La risposta è sì, dal punto di vista tecnico, ma nella maggior parte dei Paesi, inclusa l’Italia, questa pratica è vietata per motivi etici e morali….

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Evoluzione del tasso di disoccupazione in Italia: cosa significa e come è cambiato negli ultimi 20 anni.

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Definizione e importanza del tasso di disoccupazione

Il di rappresenta un indicatore statistico cruciale per analizzare il mercato del lavoro e valutare la salute economica di un paese. Misura la percentuale di persone non occupate ma attivamente in cerca di lavoro, rispetto alla forza lavoro totale, che comprende tanto i lavoratori occupati quanto quelli disoccupati. Questa misura è fondamentale per comprendere l’equilibrio tra offerta e domanda di lavoro.

Andamento del tasso di disoccupazione in Italia

Negli ultimi vent’anni, il tasso di disoccupazione in Italia ha mostrato variazioni significative. Dal 2000 al 2024, la media è stata del 9,38%, con un picco del 13,20% registrato nel novembre 2014. Questa fluttuazione è indicativa delle crisi economiche e delle sfide strutturali affrontate dal mercato del lavoro italiano, rendendo il tasso di disoccupazione un dato chiave per analizzare l’evoluzione economica del paese.

Cos’è il tasso di disoccupazione e com’è cambiato in Italia negli ultimi 20 anni

Il tasso di disoccupazione è un indicatore statistico del mercato del lavoro che serve per misurare la discrepanza tra l’offerta di lavoro e la domanda, è importante per monitorare lo stato di salute di un’economia. Si tratta di un dato che misura la percentuale di persone senza lavoro ma che stanno attivamente cercando un’occupazione (i cosiddetti disoccupati), rispetto alla forza lavoro totale (cioè l’insieme di chi è occupato o cerca un lavoro). Negli ultimi 20 anni, il tasso di disoccupazione in Italia ha avuto un andamento variabile. Tra il 2000 e il 2024, la media è stata del 9,38%, con un picco del 13,20% nel novembre 2014.

Cosa si intende per tasso di disoccupazione

Il tasso di disoccupazione è un indicatore economico che misura la percentuale della forza lavoro totale composta da individui che, pur essendo privi di impiego, attivamente impegnati ricerca di un’occupazione. In altre parole, esso mette in relazione il numero disoccupati (coloro che cercano attivamente lavoro) con la forza lavoro complessiva, che include sia gli occupati che i disoccupati.

Immagina di essere in…

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Hanami: la tradizione giapponese della fioritura dei ciliegi e il suo significato nella cultura giapponese.

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Hanami e la fioritura dei ciliegi

Con l’arrivo della primavera, il celebra l’hanami, un evento culturale che commemora la fioritura dei , o sakura. Questo fenomeno naturale attrae visitatori da tutto il mondo, i quali si riuniscono parchi e nelle città per ammirare la bellezza effimera dei fiori rosa. La tradizione di osservare i ciliegi in fiore è un momento significativo che mette in risalto l’apprezzamento per la bellezza e la fragilità della vita.

Significato di hanami

Il termine hanami deriva dal giapponese, dove “hana” significa “fiori” e “mi” significa “guardare”. Pertanto, l’hanami rappresenta l’usanza di “osservare i fiori”. Questo rituale si svolge principalmente la fine di marzo e l’inizio di aprile, momento in cui il Paese si tinge di rosa grazie alla fioritura dei sakura. Oltre a offrire uno spettacolo visivo incantevole, l’hanami è un’occasione di socializzazione e riflessione, sottolineando la transitorietà della bellezza e della vita stessa.

Cos’è l’hanami, la tradizione giapponese della fioritura dei ciliegi: il significato della festa

Con l’arrivo della primavera, verso la fine di marzo, il Giappone celebra l’hanami tingendosi di rosa grazie alla fioritura dei ciliegi, noti come sakura, un evento di profondo significato culturale. In questo periodo, città e parchi si animano di visitatori, sia giapponesi che stranieri, attratti dalla tradizione dell’ammirare la bellezza effimera di questi fiori che con i loro petali rosa rendono i paesaggi incantevoli. Sakura è il termine giapponese che indica sia l’albero che il fiore di ciliegio, mentre hanami si riferisce specificamente all’attività sociale di godere e contemplare questa fioritura. Nella nipponica, la fioritura dei ciliegi è un simbolo potente della bellezza e della transitorietà della vita.

Cosa significa hanami in giapponese e cos’è il rituale della fioritura dei Sakura

L’hanami, che in giapponese significa letteralmente “osservare i fiori” (hana 花 = “fiori”, mi 見 = “guardare”), è la tradizionale usanza di ammirare la fioritura dei ciliegi, noti come sakura (桜 o 櫻). Tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, il Giappone si colora di rosa, offrendo uno…

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Come localizzare l’epicentro di un terremoto? Scopri il video di Andrea Moccia per una spiegazione chiara!

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Terremoti in Italia e domande comuni

I recenti in , specialmente nei Campi Flegrei, nel Gargano e a Catanzaro, hanno suscitato molte domande riguardo alla localizzazione degli epicentri e ai rapidi calcoli necessari. Viene esplorato il significato delle onde sismiche P e S in questo contesto.

Il metodo della triangolazione sismica

Viene spiegato il principio della triangolazione sismica, che richiede tre stazioni sismiche per identificare esattamente il punto di origine di un . Utilizzando i sismogrammi e i tempi di arrivo delle onde P e S, si può determinare la posizione della frattura sotterranea che ha causato il sisma.

Stima della magnitudo e sue variazioni

Il video chiarisce la stima iniziale della magnitudo di un terremoto può variare in pochi minuti. Si discussano i tempi di analisi dell’INGV per fornire una stima più accurata e definitiva dell’intensità del sisma.

Come si localizza l’epicentro di un Terremoto? Video spiegazione di Andrea Moccia

I tanti terremoti in Italia ultimamente, nei Campi Flegrei, nel Gargano, a Catanzaro, hanno fatto sorgere tante domande; alcune tra queste : “come fanno a localizzare l’epicentro di un terremoto? Ma come si fa a calcolare tutto così rapidamente? E cosa c’entra la differenza tra le onde sismiche P e S?
In questo video, vi spiego  passo dopo passo in modo semplice e visuale il concetto chiave su cui è basato il processo di localizzazione di un epicentro di un sisma.

Il metodo della triangolazione sismica

Con un esempio pratico e intuitivo, vi mostro il principio della triangolazione: bastano tre stazioni sismiche per determinare il punto esatto da cui è partito un terremoto. Un processo affascinante che, grazie ai sismogrammi e ai tempi di arrivo delle onde P ed S, ci permette di capire dove si è sviluppata la frattura nel sottosuolo.

Perché la stima della magnitudo può cambiare dopo qualche minuto?

Nel video cerco di chiarire il motivo per il quale la primissima stima di magnitudo di un terremoto può cambiare nel giro di pochi minuti, spiegando in modo chiaro i tempi di analisi dell’INGV,…

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Perché è oggetto di dibattito nell’arte.

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Il Vantablack e la sua creazione

Il , sviluppato dalla Surrey NanoSystems, è stato lanciato nel 2014 come il materiale più nero al mondo, capace di assorbire il 99,8% della luce. Anish Kapoor ha annunciato di utilizzarlo, descrivendolo come “più nero di un buco nero”. Tuttavia, il Vantablack non è una vernice, ma consiste in un campo densissimo di nanotubi di carbonio, creato in condizioni di riscaldamento estremo.

La risposta artistica di Stuart Semple

In risposta alla produzione di Kapoor, l’artista Stuart Semple ha sviluppato il Black 4.0, un nero che mira a essere ancora più profondo e accessibile a tutti, eccetto che a Kapoor. Questa iniziativa evidenziò la volontà di democratizzare l’uso dei materiali artistici, contrastando l’esclusività Vantablack.

Innovazioni scientifiche e artistiche

Nel 2019, il MIT e l’artista Diemut Strebe hanno presentato un nuovo materiale che assorbe il 99,995% della luce, intensificando il sull’arte e il rapporto con la scienza. Questa innovazione ha ulteriormente complicato il panorama artistico, ponendo questioni etiche sull’uso di materiali unici e sull’accessibilità.

perché ce lo si contende nell’arte

Il Vantablack, un materiale inventato dalla Surrey NanoSystems, venne presentato nel 2014 come una specie di “super nero”. “Questo materiale è il materiale più nero dell’universo. Più nero di un buco nero. Assorbe il 99,8 % di tutta la luce”: così il famoso artista britannico-indiano Anish Kapoor annunciò di starlo sperimentando: pratica, il Vantablack non è una “pittura” ma consiste in un campo densissimo di nanotubi di carbonio riscaldati in un reattore a temperature molto elevate. Un altro artista, Stuart Semple, ha deciso di “sfidare” Kapoor nella realizzazione del nero più nero che c’è, rendendo il suo colore, il Black 4.0 disponibile a tutti tranne che al rivale, mentre, gli scienziati del MIT in collaborazione con l’artista Diemut Strebe, nel 2019 , hanno creato un materiale che assorbe la luce al 99,995 %, il che ha reso ancora più intensa la discussione.

La controversia sull’utilizzo del “nero più nero che c’è” nell’arte

Nonostante fosse stato presentato per scopi militari, Kapoor aveva creduto nel potenziale artistico del Vantablack firmando un contratto che gli garantiva i…

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5 consigli utili per ottimizzare e velocizzare le prestazioni del tuo portatile.

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Verificare la presenza di aggiornamenti di sistema

Controllare gli aggiornamenti sistema operativo è fondamentale per migliorare le del laptop. Microsoft e Apple rilasciano regolarmente nuove versioni di Windows e macOS, includendo correzioni di bug e ottimizzazioni delle risorse.

Rimuovere il bloatware e il malware

È essenziale liberarsi del bloatware, ovvero programmi preinstallati non necessari, e monitorare la presenza di malware. Questi elementi gravare sulle risorse del computer, causando rallentamenti significativi.

Gestire le applicazioni in esecuzione

Controllare e gestire le applicazioni che si avviano automaticamente all’accensione del portatile può liberare risorse preziose. Disabilitare quelle non necessarie contribuirà a velocizzare il sistema.

Deframmentare l’hard disk

Per i laptop con hard disk tradizionali (HDD), la deframmentazione è prassi utile per migliorare la velocità di accesso ai dati. Questo processo non è necessario per i dischi a stato solido (SSD).

Considerare l’upgrade hardware

Seppur non un intervento immediato, migliorare l’hardware, come aumentare la RAM o sostituire un HDD con un SSD, può portare a un notevole incremento delle prestazioni del portatile, risolvendo i problemi di lentezza a lungo termine.

Come ottimizzare un portatile per migliorare e velocizzare le prestazioni: 5 consigli utili

Quando un laptop diventa lento, l’esperienza d’uso può risultare frustrante e decisamente pesante. Ciò non toglie che si può quantomeno tentare di ricorrere ad alcune misure palliative che, pur non risolvendo i problemi alla radice (legati magari all’hardware obsoleto), ottimizzano e velocizzano le prestazioni del pc. I passaggi variano in base al sistema operativo presente sul computer. Su quelli che “girano” con Windows, è importante ad esempio assicurarsi di non avere bloatware installati e monitorare la presenza di malware; sui MacBook, ovvero i portatili da Apple, è importante assicurarsi che le applicazioni installate siano compatibili con macOS.

5 modi per velocizzare il portatile lento

Verificare la presenza di aggiornamenti di sistema

Uno dei primi passi da compiere per migliorare le prestazioni del vostro portatile è verificare la presenza di aggiornamenti del sistema operativo. Sia Microsoft che Apple rilasciano periodicamente nuove versioni di Windows e macOS, dove sono presenti correzioni di bug, migliorie relative alla sicurezza e ottimizzazione delle risorse. Tutti aspetti…

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Differenza tra ipocentro ed epicentro di un terremoto: cosa sapere?

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Definizione di Ipocentro

L’ipocentro è il punto in cui un ha origine all’interno della Terra. Si trova a una certa profondità e rappresenta la sorgente reale dell’ rilasciata durante il sisma. La posizione dell’ipocentro è determinante per comprendere l’intensità e l’impatto del terremoto.

Definizione di Epicentro

L’epicentro, invece, è il punto sulla superficie terrestre direttamente sopra l’ipocentro. È attraverso l’epicentro che vengono comunemente riportati i terremoti notiziari. L’intensità del tremore e gli effetti sulle strutture e la popolazione variano a seconda della distanza dall’epicentro.

Relazione tra Ipocentro ed Epicentro

La differenza principale tra i due termini è quindi la loro posizione: l’ipocentro è sotterraneo e l’epicentro è in superficie. Entrambi sono cruciali per la localizzazione e lo studio di un evento sismico. La maggior parte dei terremoti ha origine da attività tettonica associata a faglie, che possono generare energia accumulata fino al momento dello scoppio, provocando il tremore del terreno.

Qual è la differenza tra ipocentro ed epicentro di un terremoto?

Quante volte ci è capitato di sentire parlare di ipocentro ed epicentro poco un terremoto? L’Italia è una regione ad elevato rischio sismico e spesso accade che la notizia di un nuovo sisma entri a far parte degli approfondimenti dei notiziari nazionali. Quindi, vi sarete sicuramente imbattuti nei termini ipocentro ed epicentro e probabilmente vi sarete anche chiesti in cosa differiscono. L’ipocentro è il punto di origine del terremoto mentre l’epicentro è il suo punto corrispondente in superficie sulla verticale ed entrambi sono utilizzati come parametri per localizzare un evento sismico. Vediamo cosa sono e qual è la loro differenza.

Ipocentro ed epicentro a confronto

Per comprendere appieno la differenza tra ipocentro ed epicentro, è necessario tenere presente le cause di un terremoto. Nel mondo, la maggior parte dei sismi ha origine tettonica, ovvero è legata all’attività di faglie, che possono essere sia nuove, che già esistenti e riattivate. Una faglia è una frattura o discontiuità che si verifica crosta terrestre, separando un volume di roccia in due blocchi. Questi…

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Scopri il FAI: il Fondo Ambiente Italiano e le Giornate FAI di Primavera 2023.

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Il FAI e la sua Missione

Il FAI, acronimo di per l’Ambiente , è fondazione no-profit fondata nel 1975. Ispirata al National Trust britannico e affiliata all’INTO, la sua missione è la tutela e valorizzazione patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano. Nel 2025, il FAI celebra il suo cinquantesimo anniversario, evidenziando l’importanza sua iniziativa nella protezione di beni culturali.

Le Giornate FAI di Primavera

Nel marzo 2023, le Giornate FAI di primavera si svolgeranno dal 21 al 23 e rappresentano un evento di grande rilevanza. Durante queste giornate, luoghi normalmente inaccessibili o poco conosciuti, come palazzi storici, chiese, giardini privati, sedi istituzionali, siti archeologici, botteghe artigianali, piccoli musei e teatri, vengono aperti al pubblico. L’iniziativa mira a far scoprire a tutti la bellezza e l’importanza di questi luoghi, incentivando la partecipazione civica alla cura del patrimonio culturale.

Origini del FAI

L’atto costitutivo del FAI fu firmato nell’aprile del 1975 da Giulia Maria Crespi, che insieme a Renato Bazzoni, ha fondato l’organizzazione. La creazione del FAI rappresenta un passo significativo nella mobilitazione della società civile per la protezione del patrimonio culturale italiano.

Cos’è il FAI e di cosa si occupa il Fondo Ambiente Italiano che torna con le Giornate FAI di Primavera

Castello di Avio, un bene di proprietà del FAI.

Il FAI acronimo di Fondo per l’Ambiente Italiano, è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975, sul modello del National Trust inglese ed è affiliato all’ INTO – International National Trusts Organisation. Obiettivo del FAI, che nel 2025 celebra i 50 anni di attività, è tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico del nostro paese.

Quest’anno, nelle giornate di venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 marzo ricorrono le Giornate FAI di primavera evento durante il quale vengono aperti al pubblico luoghi normalmente inaccessibili o poco conosciuti, tra cui palazzi storici, chiese, giardini privati, sedi istituzionali, siti archeologici ma anche botteghe artigianali di pregio, piccoli musei, teatri, ospedali antichi non più attività, e molti altri luoghi che meritano di essere scoperti.

Storia del Fondo Ambiente Italiano: quando è nato e chi lo ha istituito

L’atto costitutivo del FAI viene firmato nell’aprile del 1975 dall’imprenditrice Giulia Maria Crespi – fondatrice del Fondo insieme a Renato Bazzoni,…

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