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Gestione del traffico aereo in Italia: ruolo delle Torri di controllo e degli ACC.

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Torre di controllo di Linate e procedure per il decollo

Il inizia all’aeroporto di Linate, dove i piloti comunicano con la per ottenere l’autorizzazione ad accendere i motori. Il primo a intervenire è il DELIVERY, che conferma il piano di volo e indica la rotta iniziale e l’altitudine per le prime fasi del decollo. Per il volo GP2025, viene scelta una rotta che passa sopra Modena. Una volta ricevuta l’autorizzazione, l’aereo accende i motori e il controllore GROUND guida l’aereo dal parcheggio fino al punto di attesa della pista, un processo noto come rullaggio.

Flusso di comunicazioni durante il volo

Dopo il decollo, il controllore di volo in quota subentra nella gestione dell’aereo, monitorando costantemente la sua posizione e controllando eventuali cambi di rotta. Durante il volo, viene gestita la comunicazione il pilota e il controllore, per garantire la sicurezza e il corretto svolgimento delle procedure. Le informazioni relative a aereo, condizioni meteorologiche e variazioni di rotta vengono scambiate in tempo reale.

Atterraggio e conclusione del volo

Quando il volo si avvicina a Perugia, il controllore di avvicinamento coordina le manovre di atterraggio. I piloti devono seguire istruzioni specifiche per posizionarsi nella traiettoria corretta di atterraggio. Una volta completato l’atterraggio, il controllore GROUND di Perugia gestisce il rullaggio dell’aereo fino al gate, concludendo così il viaggio.

Come viene gestito il traffico aereo in Italia? Cosa fanno le Torri di controllo e gli ACC

Vi siete mai chiesti come fanno gli aerei a sapere sempre dove andare? Merito dei controllori, che monitorano gli aerei durante tutte le fasi di volo. Per capire meglio i vari aspetti della gestione del traffico aereo, immaginiamo di seguire il volo di un aereo, il GP2025, in viaggio da Milano Linate fino all’aeroporto di Perugia.

La Torre di controllo di Linate e le procedure per il decollo 

Il nostro viaggio inizia a Linate. Una volta terminate le procedure di imbarco, i piloti si mettono in comunicazione con la Torre di controllo, per ottenere l’autorizzazione ad accendere i motori ed entrare in pista.

Il primo controllore a comunicare con l’aereo è il DELIVERY, il quale conferma il piano di volo, indicando la rotta iniziale e l’altitudine da raggiungere nelle prime fasi del decollo. Nel nostro caso, il volo GP2025 riceve il via libera per Perugia con una rotta iniziale che passa sopra Modena. Una volta ricevuta questa autorizzazione, l’aereo avvia i motori e viene poi guidato dal controllore GROUND, che indica il percorso da seguire dal parcheggio fino al punto di attesa della pista. Questo processo si chiama rullaggio. Infine, il controllore…

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Evoluzione del bradisismo ai Campi Flegrei dal 2005: analisi e cambiamenti nel fenomeno sismico.

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Fenomeno del bradisismo

Il bradisismo nei ha portato a un della caldera che dura dal 2005. Durante questo periodo, il suolo ha mostrato fluttuazioni significative, con un incremento dei tremori sismici e emissioni di gas. Dal 2018-2019, questi fenomeni si sono intensificati, con risultati allarmanti.

Incrementi recenti di attività

Attualmente, la velocità di sollevamento del suolo ha raggiunto una media di 3 cm al mese. Si è verificato un terremoto di magnitudo 4.6, il più forte degli ultimi 40 anni, insieme a un’emissione di 5000 tonnellate di CO2 al giorno. Questi segnali indicano un aumento della pressione e dell’attività vulcanica nella regione.

Situazione attuale della caldera

Dal 2005, la caldera ha mostrato un sollevamento totale di circa 140 cm, in particolare nell’area del Rione a Pozzuoli, che rappresenta il punto di massima deformazione. Tra aprile e agosto 2024 si è registrata un’ulteriore accelerazione del fenomeno. La situazione rimane monitorata dagli esperti.

come si è evoluto il bradisismo ai Campi Flegrei dal 2005

Fonte: INGV

L’attuale sollevamento della caldera dei Campi Flegrei dovuto al fenomeno del bradisismo è in atto da ben vent’anni, cioè dal 2005. In questo lungo periodo di tempo il sollevamento del suolo, così come la frequenza dei terremoti e le emissioni di gas, ha subìto molte fluttuazioni. In un quadro generale, però, si nota come a partire dal 2018-2019 questi fenomeni si siano progressivamente accentuati, fino a raggiungere i valori odierni: un valore medio della velocità di sollevamento del suolo pari a 3 cm al mese, un terremoto di magnitudo 4.6 (la più forte mai registrata negli ultimi 40 anni) e 5000 tonnellate al giorno di CO2 emessa.

Sollevamento del suolo dei Campi Flegrei dal 2005

Nel 2005 la caldera dei Campi Flegrei ha ricominciato a sollevarsi dopo un periodo di abbassamento durato vent’anni. Nel complesso, da allora a fine febbraio 2025 il sollevamento in corrispondenza del Rione Terra a Pozzuoli (il punto di massima deformazione della caldera) è stato di circa 140 cm.

Dalla metà di aprile ad agosto 2024 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di…

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Effetti della lunga permanenza nello spazio sul corpo umano: cosa sapere.

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Effetti della microgravità

La lunga permanenza nello spazio ha effetti significativi sul , come dimostrato dal rientro di Sunita Williams e Butch Wilmore dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) dopo oltre 9 mesi, anziché gli 8 giorni previsti. In particolare, Williams ha mostrato segni visibili di invecchiamento.

Cambiamenti fisiologici

La microgravità comporta diverse alterazioni fisiche, tra cui:

  • Decalcificazione delle ossa: le ossa perdono densità minerale, aumentando il rischio di fratture.
  • Perdita di massa muscolare: la mancanza di gravità riduce il carico sui muscoli, portando a un’atrofia muscolare.
  • Redistribuzione dei fluidi: i fluidi corporei si spostano verso la testa, causando il viso gonfio.
  • Baby feet: la perdita di strato calloso sui piedi, comune tra gli .

Ricerca scientifica

Gli astronauti fungono da "cavie" per studi sugli effetti della microgravità sul corpo umano, un ancora poco conosciuto. La loro esperienza contribuisce alla comprensione di come il corpo si adatta e risponde a condizioni estreme, cruciali per future missioni spaziali.

Quali sono gli effetti sul corpo della prolungata permanenza nello spazio

Credits: NSF–NASASpaceflight via X.

Gli effetti di una lunga permanenza nello spazio è un tema sui cui si è recentemente riacceso dopo il rientro sulla Terra astronauti Sunita Williams e Butch Wilmore dopo più di 9 mesi nella Stazione Spaziale Internazionale, a fronte dei soli 8 giorni previsti inizialmente. Hanno infatti suscitato una certo stupore le immagini dei due astronauti al rientro sulla Terra, particolarmente quelle di Sunita Williams che è apparsa visibilmente invecchiata rispetto alla sua partenza a giugno.

Questo non è insolito, in realtà: le condizioni di microgravità sperimentate sulla stazione spaziale internazionale (ISS) portano infatti una serie di effetti sul corpo degli astronauti tra cui decalcificazione delle ossa, perdita di massa muscolare, redistribuzione dei fluidi corporei e i cosiddetti baby feet (“piedi da bambino”), cioè la perdita dello strato calloso e corneo alla base dei piedi. Gli astronauti d’altronde sono sulla ISS anche come una sorta di “cavie” per studiare gli effetti della microgravità sul corpo umano, di cui tutto sommato si conosce ancora…

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La sabbia del Sahara potrebbe arrivare in Italia a causa del ciclone Martinho: previsione meteo aggiornata.

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Sabbia del Sahara in Italia

La è in arrivo in Italia, con possibilità di "pioggia gialla" a causa di forti perturbazioni in arrivo dal Martinho, in atto in Spagna. Le previsioni meteo dall’Università di Atene indicano che il pulviscolo sahariano inizierà a transitare sull’Italia con concentrazioni basse già a partire da oggi, ma destinate a crescere durante il weekend.

Picchi di polvere

Le concentrazioni di polvere aumenteranno significativamente, raggiungendo il picco nella notte tra sabato 22 e domenica 23 marzo, con livelli oltre i 1200 microgrammi per metro quadro attesi in regioni come Lazio, Umbria, Romagna e Veneto. Dopo questa fase, si prevede una diminuzione delle concentrazioni che proseguirà fino a venerdì 28 marzo.

Fenomeni meteorologici

La combinazione polvere sahariana e delle perturbazioni cicloniche europee portare a fenomeni meteorologici particolari, come la "pioggia gialla", quando le particelle di sabbia cadono a terra durante le precipitazioni.

Sabbia del Sahara potrebbe piovere sull’Italia, complice il ciclone Martinho: le previsioni

Credits: Xicotencatl, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons.

Sabbia del deserto del Sahara in arrivo sull’Italia, che potrebbe anche “piovere” a terra a causa delle due forti perturbazioni previste per il fine settimana originate dal ciclone Martinho che al momento sta colpendo la Spagna. Secondo le previsioni meteo dell’Università di Atene, il pulviscolo sahariano comincerà a transitare sull’Italia già nella giornata di oggi a concentrazioni molto basse, destinate però a crescere nel weekend fino a raggiungere un massimo importante nella notte tra sabato 22 marzo e domenica 23 marzo con concentrazioni anche sopra i 1200 microgrammi per metro quadro tra Lazio, Umbria, Romagna e Veneto. Stando alle stesse previsioni, le concentrazioni caleranno poi progressivamente fino giornata di venerdì 28 marzo.

concentrazioni polveri europa Concentrazioni di polveri sull’Europa (microgrammi per metro quadro). Credit: Università di Atene

La concomitanza della presenza di polvere del Sahara sull’Italia e l’arrivo delle perturbazioni cicloniche dall’Europa occidentale potranno generare il fenomeno della cosiddetta “pioggia…

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Motivi e preoccupazioni riguardo alla privacy

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Cambiamenti nelle registrazioni vocali di Alexa

A partire dal 28 marzo 2025, Amazon modificherà la gestione registrazioni vocali di Alexa. Non sarà più disponibile l’opzione per evitare l’invio delle registrazioni ai server di Amazon. utenti dei dispositivi Echo, come l’Echo Dot di quarta generazione, Echo Show 10 ed Echo Show 15, dovranno accettare che tutte le interazioni, eccetto i comandi semplici, vengano inviate al cloud per l’analisi.

Motivazioni dietro la modifica

Amazon giustifica questa decisione sostenendo che è necessaria per migliorare le capacità di Alexa. Questa modifica è interconnessa con il lancio di Alexa Plus, la nuova versione avanzata dell’assistente vocale, che sfrutterà funzionalità di intelligenza artificiale generativa.

Preoccupazioni sulla privacy

La nuova politica ha sollevato preoccupazioni riguardo alla utenti, in quanto Amazon ha già affrontato critiche in passato per la gestione delle registrazioni vocali e dei dati sensibili. Gli utenti potrebbero sentirsi meno protetti, dato che le opzioni per limitare la raccolta di dati personali drasticamente ridotte.

perché e i timori sulla privacy

A partire dal 28 marzo 2025, negli Stati Uniti, cambierà il modo in cui Alexa gestisce le registrazioni vocali degli utenti, in quanto l’opzione che permetteva di non inviarle ai server di Amazon non sarà più disponibile. Fino ad ora, chi possedeva dispositivi Echo (nella fattispecie Echo Dot di quarta generazione, Echo Show 10 ed Echo Show 15), poteva scegliere di elaborare i comandi vocali localmente, senza trasmetterli ad Amazon, ma questa possibilità verrà rimossa. Di conseguenza, ogni interazione con Alexa – fatta eccezione per alcuni comandi più semplici – sarà inviata automaticamente al cloud per l’analisi. Secondo l’azienda, questa scelta è necessaria per migliorare le capacità di Alexa, soprattutto in vista dell’introduzione di Alexa Plus, la nuova versione avanzata dell’assistente vocale che sfrutterà funzionalità basate sull’intelligenza artificiale generativa.

La decisione ha sollevato interrogativi sulla privacy degli utenti, considerando che Amazon ha già affrontato controversie in passato per la gestione dei dati vocali. L’opzione per non salvare le registrazioni vocali…

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Gli anelli di Saturno si stanno estinguendo: scopriamo cosa accade e perché non saranno più visibili.

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Perché gli anelli di Saturno scompariranno nel 2025

anelli di Saturno diventeranno invisibili dalla Terra il 23 marzo 2025 a causa dell’inclinazione loro asse rispetto linea di vista terrestre. Saturno, con un’inclinazione dell’asse di rotazione di circa 27° rispetto al piano orbitale, passa attraverso posizioni in cui gli anelli vengono visti di taglio. Questo fenomeno si verifica ogni 13,7-15,7 anni. Durante questo evento, gli anelli non saranno percepibili a causa loro angolazione rispetto al nostro punto di osservazione.

Impatto della congiunzione col Sole

In questa occasione, il fenomeno sarà ulteriormente complicato dalla posizione di Saturno appena oltre la fase di congiunzione col Sole. Essa riduce la distanza angolare tra Saturno e il Sole, rendendo il pianeta completamente avvolto nel bagliore solare. Pertanto, gli osservatori terrestri non potranno vedere gli anelli scomparire.

Prossima opportunità di osservazione

Il prossimo evento simile si verificherà a fine 2038, quando Saturno sarà più distante Sole, permettendo una visione migliore e maggiore chiarezza degli anelli al mattino presto.

Gli anelli di Saturno stanno per scomparire, cosa succede e perché non potremo vederlo

Credit: Celestia

Gli anelli di Saturno, tra gli oggetti più iconici del Sistema Solare, il prossimo 23 marzo 2025 diventeranno invisibili dalla Terra. Si tratta tuttavia di un evento temporaneo, che avviene ogni 13,7 e 15,7 anni, semplicemente dovuto all’inclinazione degli anelli del pianeta che appariranno di taglio dalla nostra prospettiva. Saturno, come la Terra, ha l’asse di rotazione inclinato di circa 27° rispetto al suo piano orbitale, di conseguenza durante la sua orbita attorno al Sole l’inclinazione degli anelli cambia continuamente, apparendo talvolta di taglio e quindi invisibili a noi terrestri. Sfortunatamente, in questa occasione l’evento non sarà visibile, poiché Saturno ha da poco passato la fase di congiunzione col Sole, di conseguenza esso ha una piccola distanza angolare dalla stella che lo rende completamente immerso nel bagliore solare. Appuntamento quindi a fine 2038 quando l’evento si ripeterà nuovamente, con Saturno questa volta più distanziato dal Sole e visibile al mattino presto.

Perché gli anelli di Saturno scompariranno nel 2025

La “sparizione” degli anelli di…

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Incendio vicino all’aeroporto di Heathrow provoca blackout a Londra e 1351 voli cancellati: tutte le informazioni.

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Incendio alla Sottostazione Elettrica

Oggi, venerdì 21 marzo 2025, l’aeroporto di Heathrow a Londra è stato costretto a chiudere a causa di un provocato da un vasto alla sottostazione elettrica North Hyde a Hayes, a circa km dall’aeroporto. Le cause dell’incendio rimangono sconosciute. Circa 70 Vigili del Fuoco sono attualmente al lavoro per spegnere il rogo, che sembra essere sotto controllo.

Impatti sui Voli e Passeggeri

L’incendio ha causato la cancellazione o il dirottamento di almeno 1351 , creando notevoli disagi per circa 291.000 passeggeri che dovevano transitare attraverso Heathrow nella giornata odierna. Considerando che l’aeroporto è uno dei più trafficati al mondo, con 84 milioni di passeggeri registrati nel 2024, la situazione è critica. Già 120 voli in arrivo sono stati dirottati verso altri scali, tra cui Amsterdam e Francoforte, aumentando così i problemi di gestione del traffico .

Incendio vicino all’aeroporto di Heathrow, blackout a Londra e 1351 voli cancellati: cosa sappiamo

Oggi, venerdì 21 marzo 2025, l’aeroporto di Heathrow a Londra resterà chiuso a causa di un blackout dovuto a un vasto incendio sviluppatosi nella notte alla sottostazione elettrica North Hyde a Hayes, a circa 2 km dall’aeroporto londinese, le cui cause risultano tuttora sconosciute. Al momento circa 70 Vigili del Fuoco sono impegnati nello spegnimento del rogo, che al momento sembra sotto controllo. Sono già stati cancellati o dirottati almeno 1351 voli, creando disagi per circa 291.000 passeggeri previsti nella giornata di oggi nell’aeroporto londinese. Si tratta di un problema tutt’altro che trascurabile, considerando che questo aeroporto è uno tra gli aeroporti più trafficati del mondo (nel 2024 ha registrato 84 milioni di passeggeri), nonché uno tra i principali snodi per i voli internazionali: pensate che già 120 voli in arrivo sono stati dirottati su altri aeroporti, tra cui quelli di Amsterdam e Francoforte.

Come anticipato, la causa di questo disagio è un incendio alla sottostazione elettrica di Hayes, una piccola città a ovest di Londra. Una sottostazione elettrica è sostanzialmente…

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Cosa conferisce elasticità e quali sono le tre principali tipologie?

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Introduzione al cemento flessibile

Il cemento flessibile rappresenta un’innovazione significativa nel settore delle costruzioni, volto a migliorare le prestazioni dei materiali tradizionali. Il suo design è finalizzato a rendere il cemento resistente e adattabile a sollecitazioni diverse.

Tipi di cemento flessibile

Esistono varie di cemento flessibile, tra cui:

  • Cemento rinforzato con fibre: Aumenta la resistenza e la robustezza.
  • Cemento polimerico: Favorisce e longevità.
  • Cemento autocurante: Ha la capacità di auto-ripararsi, prolungando la durata delle strutture.

Proprietà e applicazioni

Le caratteristiche distintive di questi cementi includono una maggiore robustezza, flessibilità e durata, ideali per ambienti estremi o per strutture soggette a movimento, come in contesti sismici o industriali.

Comprensione della flessibilità

È importante chiarire che "flessibilità" non implica che il cemento si pieghi come un materiale gommoso, ma si riferisce alla sua capacità di tollerare piccole deformazioni senza rompersi. Questa qualità permette al materiale di resistere a movimenti leggeri durante l’uso, mantenendo l’integrità delle strutture costruite.

cosa lo rende elastico e quali sono le 3 principali tipologie

Il cemento flessibile è un’innovazione nel campo dei materiali da costruzione, progettata per migliorare le proprietà cemento tradizionale, rendendolo più resistente e capace di adattarsi a sollecitazioni senza fratturarsi. Ne esistono diverse varianti, come il cemento rinforzato con fibre, il cemento polimerico e il cemento autocurante. queste tecnologie offrono soluzioni più robuste, flessibili e durevoli per applicazioni in ambienti estremi o per strutture soggette a movimenti, come quelle sismiche o industriali. Vediamone le principali caratteristiche.

Prima di iniziare è bene chiarire una cosa. Quando si parla di flessibilità del cemento, non bisogna pensare che questo materiale, e ciò che con questo si produce come il calcestruzzo, si pieghi come fosse gomma. A livello intuitivo, dobbiamo immaginare il cemento non come una lastra rigida che si rompe facilmente, ma come un materiale capace di piegarsi un po’ senza cedere. La “flessibilità” del cemento è proprio questa: la sua capacità di sopportare piccole deformazioni, come quando un edificio si muove leggermente a causa del…

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Meta AI sbarca in Italia e UE su WhatsApp, Facebook e Instagram: scopri come utilizzarla!

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Disponibilità di Meta AI in Europa

Meta AI, l’ di Meta, è finalmente disponibile in Italia e in Europa. Da questa settimana, il servizio verrà lanciato in 41 Paesi europei e in 21 territori d’oltremare, offrendo funzionalità di chat intelligente in sei lingue europee. Questa espansione Segna il passo più significativo di Meta AI a livello globale, con oltre 700 milioni di utenti attivi al mese. L’assistente si integrerà nelle app WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger.

Tempistiche dell’arrivo in Europa

Meta AI, progettato per interagire in modo intelligente e colloquiale con utenti, è stato precedentemente disponibile negli Stati Uniti 2023. La sua introduzione in Europa ha richiesto tempo, a di sfide legate alla regolamentazione e alla necessità di adattare il servizio ai diversi mercati e culture europee. Nonostante il ritardo, il debutto di Meta AI rappresenta un’opportunità per migliorare l’esperienza sociale online utenti europei.

Meta AI arriva in Italia e UE su WhatsApp, Facebook e Instagram: come usarla

Credit: Meta

Meta AI, l’intelligenza artificiale di Meta, sta finalmente arrivando in Italia e in Europa, segnando un passo importante nell’espansione globale della società diretta da Mark Zuckerberg. A partire da questa settimana, l’assistente AI sarà disponibile in 41 Paesi europei, inclusi quelli dell’Unione Europea, e in 21 territori d’oltremare, portando con sé una funzione di chat intelligente in ben 6 lingue europee (nel comunicato ufficiale di Meta non sono specificate quali sono). Questo segna la più grande espansione mai realizzata da Meta AI a livello globale. L’assistente, che conta già oltre 700 milioni di utenti attivi al mese in tutto il mondo, si integrerà nelle app di WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger.

Perché Meta AI arriva solo ora in Europa

Qualora non ne aveste mai sentito parlare prima d’ora, Meta AI è un assistente digitale progettato per interagire in modo intelligente e colloquiale con gli utenti, migliorando l’esperienza sociale online. Già disponibile negli Stati Uniti dal 2023, l’introduzione di Meta AI in Europa rappresenta una sfida, in quanto la compagnia…

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Origine e significato dei nomi delle stagioni: un viaggio tra etimologie e tradizioni.

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Origine dei nomi delle stagioni

Primavera

La va dall’equinozio di primavera (circa 20 marzo) al solstizio d’estate (fine giugno) e rappresenta il risveglio della natura, con giorni lunghi e maggiore luminosità. Il termine deriva latino “prima vera”, che significa “inizio della primavera”.

Estate

L’estate, che si estende dal solstizio d’estate (20-21 giugno) all’equinozio d’autunno (22-23 settembre), è la stagione più calda dell’anno. Il termine “estate” proviene dal latino “aestatem”, indicando un periodo di abbondanza e crescita vegetale, caratterizzato da alta temperatura e attività all’aperto.

Autunno

L’autunno dura dall’equinozio d’autunno (22-23 settembre) al solstizio d’inverno (21-22 dicembre). Il suo nome deriva dal latino “autumnus”, che riflette il periodo di raccolta e preparazione per il freddo in arrivo, simboleggiando il cambiamento nella natura, con le foglie che cadono.

Inverno

L’inverno, compreso tra il solstizio d’inverno (21-22 dicembre) e l’equinozio di primavera (20 marzo), è il periodo più freddo dell’anno. La parola “inverno” ha origini indoeuropee e segna un tempo di pausa e riposo per la natura, con giorni più corti e temperature basse.

Da dove derivano i nomi delle stagioni e cosa significano

Qual è l’etimologia dei nomi delle quattro che scandiscono il ritmo del nostro vivere quotidiano, le variazioni climatiche e ambientali? I nomi delle stagioni, così come quelli dei mesi, hanno origini antiche e riflettono la percezione delle civiltà che li hanno coniati: “primavera” deriva dal sanscrito, “estate” e “autunno” dal latino mentre l’origine  di “inverno” è probabilmente indoeuropea. Le stagioni rappresentano i quattro periodi principali dell’anno solare e da un punto di vista astronomico, sono gli intervalli tra equinozi e solstizi, determinati dalla posizione della rispetto al Sole. Il termine “stagione” deriva dal latino “statio”, che significa “sosta”, evidenziando la loro natura periodica e ricorrente.

Origine dei nomi delle stagioni

Primavera

La stagione che va dall’equinozio di primavera (attorno al 20 marzo) al solstizio d’estate (a fine giugno) è il periodo dell’anno in cui la natura si sveglia, i giorni si allungano e la luce diventa più intensa. Il suo nome ci viene dal latino “prima vera“, che significa letteralmente “inizio della primavera”. In particolare,…

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Roccia ignea a grana grossa: caratteristiche e formazione della pegmatite.

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La pegmatite è una roccia ignea caratterizzata da una grana grossa e da cristalli il cui diametro supera spesso centimetro, con casi eccezionali in cui possono arrivare a superare 1 metro. Questa roccia è composta principalmente da quarzo, feldspato e mica, presentando una composizione simile al granito, ma con differenze significative nella consistenza.

Composizione e variazioni della pegmatite

Esistono diverse composizioni di pegmatite, incluse varietà simili alla nefelina sienite, che è composta in gran parte da nefelina e feldspato alcalino. A tal proposito, il gabbro, un tipo di roccia ignea intrusiva a grana grossa, è stato identificato per la prima volta nel 1810 dal geologo tedesco Christian Leopold von Buch, in relazione alle colline del Gabbro, situate sulla costa tirrena a sud di Livorno.

Il termine pegmatite descrive quindi la struttura del minerale, con classificazioni che dipendono dalla loro composizione e dalle caratteristiche mineralogico-geochimiche, come la pegmatite granitica e la pegmatite nefelina sienite.

Processo di formazione della pegmatite

I cristalli di grandi dimensioni, tipici rocce ignee, si formano normalmente a causa di una cristallizzazione lenta. Tuttavia, nel caso pegmatite, la presenza di fluidi a bassa viscosità permette agli ioni di muoversi con maggiore libertà. La formazione di pegmatite è legata ai movimenti delle placche e alla crescita della crosta terrestre durante eventi orogenetici. La loro formazione è particolarmente attiva durante le convergenze dei supercontinenti, a indicare un legame profondo tra orogenesi e formazione di pegmatite.

All’inizio della cristallizzazione della massa magmatica, quest’ultima contiene una quantità significativa di e altri composti volatili come cloro, fluoro e anidride carbonica. Durante la cristallizzazione iniziale, l’acqua non viene rimossa dalla massa fusa, provocando un aumento della sua concentrazione. Con il proseguire del processo, l’acqua si accumula e si separa in sacche che sono ricche di ioni disciolti, i quali sono molto più mobili rispetto agli ioni della massa fusa, rendendo possibile la formazione di grandi cristalli.

La pegmatite è distribuita a livello globale, trovandosi spesso in grandi rocce ignee intrusive e nelle rocce circostanti. Essa è tipicamente rinvenuta nei cratoni , isole continentali formatesi da 3.8 a 1.6 miliardi di anni fa durante il consolidamento della crosta terrestre. Località storiche di pegmatite includono il Brasile, il Madagascar, la Russia e gli Stati Uniti. Recentemente, importanti giacimenti sono stati scoperti in Africa e Asia. Zone significative sono presenti anche in Canada (Bernic Lake), Zimbabwe (Bikita), Nuovo Messico (USA), Svezia (Varutrask), Australia (Greenbushes), India (Rajahstan), Namibia (Rubicon) e Sudafrica (Gravelotte).

Caratteristiche fisiche della pegmatite

Il colore della pegmatite varia in base alla sua composizione. Può apparire in tonalità che vanno dal nero al marrone, dal crema al verde, dal grigio al rosa, dal rosso al giallo. La presenza di quarzo e feldspato determina tonalità più chiare, mentre la mica, in particolare la muscovite, conferisce una sfumatura verdastra. Nelle pegmatiti ricche di litio, lo spodumene dona un aspetto rosa o rosso.

La durezza della pegmatite cambia in base ai minerali presenti, con il quarzo e il feldspato che mostrano una durezza di 6-7 sulla scala di Mohs, e minerali più morbidi come la mica e lo spodumene con valori di 2-5. La densità media della pegmatite, che varia tra 2.6 e 2.8 g/cm³, è relativamente alta a causa della presenza di cristalli notevoli e della mancanza di porosità.

Le pegmatiti presentano una resistenza variabile agli agenti atmosferici. Mentre quarzo e feldspato sono generalmente resistenti, minerali più delicati come mica e spodumene tendono a deteriorarsi più rapidamente, compromettendo la durabilità della roccia nel lungo termine. La proprietà magnetica varia, con la presenza di magnetite e altri minerali che conferiscono diversi livelli di magnetismo.

Composizione e applicazioni

La composizione chimica delle pegmatiti è estremamente variabile, con una predominanza di biossido di silicio (SiO₂) e ossido di alluminio (Al₂O₃), accompagnata da ossidi come potassio (K₂O), sodio (Na₂O) e magnesio (MgO). Le vene di pegmatite evidenziano una diversità minerale che include silicati comuni e minerali rari, come terre rare che giocano un ruolo chiave in differenti tecnologie, tra cui magneti e materiali per elettronica.

La tormalina, un silicato complesso presente in alcune pegmatiti, è nota per la sua varietà di colori, che include forme nere e cristalli trasparenti rossi o verdi. Le pegmatiti granitiche rappresentano importanti fonti di metalli come litio, berillio, niobio, tantalio e rubidio, insieme a gemme di valore. Pietre preziose come apatite, acquamarina, smeraldo e topazio sono talvolta rinvenute sotto forma di grandi cristalli.

Negli ultimi decenni, gli elementi rari estratti dalle pegmatiti hanno guadagnato importanza nelle industrie high-tech, particolarmente nei dispositivi che richiedono elevate prestazioni tecnologiche.

Utilizzi pratici della pegmatite

Grazie alla sua composizione variegata, la pegmatite trova applicazione in diversi settori. Le batterie agli ioni di litio, fondamentali nella tecnologia contemporanea, dipendono significativamente dall’estrazione del litio dalla pegmatite. Questo materiale è cruciale per alimentare smartphone, laptop e veicoli elettrici, grazie alla sua ottimizzazione energetica e leggerezza.

Il feldspato, presente nella pegmatite, è utilizzato nell’industria della ceramica e nella produzione di vetro, mentre la mica migliora la durevolezza dei materiali da costruzione, contribuendo alla loro resistenza alle intemperie. Grazie alle sue proprietà dielettriche e di resistenza al calore, la mica è anche essenziale nel settore della produzione di isolamento elettrico.

Elementi come il niobio e il berillio, rinvenuti nella pegmatite, sono utilizzati rispettivamente nella produzione di acciai speciali e magneti superconduttori, evidenziando l’importanza di questa roccia in vari ambiti industriali.

Fonte Verificata

Equazione di Tafel analizzata nel contesto della cinetica elettrochimica

L’equazione di Tafel rappresenta uno strumento fondamentale nella cinetica elettrochimica, utilizzata per analizzare una varietà di fenomeni, dalla corrosione alle batterie. Questa relazione matematica descrive come la velocità di reazione elettrochimica sia influenzata dalla sovratensione di un elettrodo, fornendo un collegamento quantitativo tra corrente e potenziale elettrochimico applicato. L’equazione, conosciuta come prima legge cinetica degli elettrodi, deve il suo nome al chimico svizzero Julius Tafel, che la formulò nel 1905.

All’epoca della pubblicazione delle sue ricerche, la teoria della cinetica chimica era in fase embrionale. Sebbene fosse già stata riconosciuta l’esistenza dell’ di attivazione, non esisteva una teoria consolidata capace di spiegare il comportamento osservato nelle reazioni. L’equazione di Tafel, inizialmente un’espressione empirica, ha ottenuto col una centralità notevole nel campo della cinetica elettrochimica.

Formulazione dell’equazione di Tafel

L’equazione di Tafel esprime il rapporto tra la corrente elettrica che attraversa un elettrodo e la differenza di tensione tra quest’ultimo e l’elettrolita in una reazione redox unimolecolare. Quando si considerano reazioni elettrochimiche composte da due semireazioni su elettrodi distinti, l’equazione è applicabile a ciascun elettrodo in modo separato.

Su un singolo elettrodo, l’equazione si scrive come segue:

η = ± A log (i/i0)

Dove:
– η rappresenta la sovratensione in Volt,
– A è la pendenza di Tafel in Volt,
– i è la densità di corrente in ampere/m²,
– i0 è la variazione della densità di corrente in ampere/m².

Il segno (+/-) indica se l’analisi è riferita a un processo anodico o catodico.

Un’ulteriore espressione dell’equazione è la seguente:

i = i0 e^(-2.3 (E – E°) / β)

In questo caso:
– E è il potenziale dell’elettrodo,
– E° è il potenziale di equilibrio,
– β è la costante di Tafel della reazione, con unità di misura Volt/dec.

Grafico di Tafel

Il grafico di Tafel mostra solitamente una relazione lineare tra il logaritmo della corrente e la sovratensione. La pendenza della curva è rappresentativa della pendenza di Tafel, correlata all’energia di attivazione della reazione. Una pendenza più ripida indica una maggiore energia richiesta per il completamento della reazione, suggerendo una velocità di reazione più lenta.

Un parametro chiave per l’analisi di un grafico di Tafel è il potenziale di corrosione, punto in cui le reazioni di ossidazione e riduzione si bilanciano. Se il potenziale supera quello di corrosione, l’elettrodo inizia a ossidarsi; diversamente, si verifica una protezione catodica.

L’equazione di Tafel trova particolare applicazione nello studio della corrosione, consentendo di valutare l’efficacia degli inibitori di corrosione in vari settori industriali.

Ipotesi dell’equazione di Tafel

L’equazione di Tafel è un’approssimazione dell’equazione di Butler-Volmer da utilizzare quando |η| > 0.1 V. Le ipotesi alla base di questa equazione includono che la reazione all’elettrodo sia irreversibile, controllata da un unico processo elettrodico. Inoltre, è presupposto che la densità di corrente sia uniforme e che la caduta di potenziale ohmico sia trascurabile.

Deviazioni dalla linearità grafico di Tafel possono verificarsi a causa di nel meccanismo di reazione o di una forte dipendenza della concentrazione di intermedi adsorbiti dal potenziale. Malgrado le limitazioni, l’applicazione dell’equazione di Tafel nei sistemi studiati offre spunti preziosi per comprendere vari fenomeni elettrochimici.

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