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Crisi delle uova negli USA: richiesta di aiuto a Italia, Danimarca e Paesi europei. Ecco cosa sta accadendo.

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Aumento dei Prezzi delle Uova

Negli Stati Uniti, il prezzo delle uova ha raggiunto il di 4,95 dollari alla dozzina, in parte a causa dell’epidemia di influenza aviaria. Questo evento ha costretto gli allevatori a sacrificare circa 20 milioni di polli e galline ovaiole nel quarto trimestre 2024 per contenere la diffusione del virus. La riduzione del numero di galline ha portato a un calo significativo dell’offerta di uova, con un incremento dei prezzi del 157% rispetto al 2022.

Proiezioni di Prezzo

Solo nel 2024, i prezzi delle uova sono aumentati del 53%, e si prevede un ulteriore incremento del 41% nel 2025, rendendo la situazione critica per i consumatori. Questo ha spinto l’amministrazione Trump a intervenire con un piano di emergenza.

Piano di Intervento dell’Amministrazione Trump

Il governo ha annunciato un investimento di 1 miliardo di dollari per migliorare le misure di biosicurezza, fornire supporto finanziario agli imprenditori del settore e sviluppare vaccini e trattamenti contro l’influenza aviaria. Inoltre, l’amministrazione sta considerando di rivolgersi all’Europa per affrontare la crisi, nonostante le tensioni geopolitiche in corso.

Crisi delle uova, gli USA chiedono aiuto all’Italia, Danimarca e ai Paesi europei: cosa sta succedendo

Negli ultimi mesi negli Stati Uniti c’è stato un forte aumento del prezzo delle uova, arrivate a costare 4,95 dollari alla dozzina, che è il prezzo alto di sempre negli USA. La causa di questo aumento è l’influenza aviaria, che ha portato gli allevatori ad abbattere circa 20 milioni di volatili tra polli e galline ovaiole nell’ultimo trimestre del 2024 per evitare che il virus si diffondesse all’interno degli allevamenti. Meno galline significa anche meno uova, e con l’offerta ridotta così drasticamente il prezzo delle uova è aumentato del 157% rispetto al 2022 (solo nel 2024 il prezzo è salito del 53%, e si prevede che ci sarà un ulteriore incremento del 41% nel corso del 2025). Per ragione l’amministrazione Trump sta correndo ai ripari. Oltre ad aver annunciato un piano da 1 miliardo di dollari che prevede investimenti in misure di biosicurezza, aiuti finanziari agli imprenditori del settore e ricerca su vaccini e trattamenti per l’influenza aviaria, ha pensato di rivolgersi all’Europa (una che cade in tempi di tensione geopolitica con l’UE, viste le prime applicazioni dei dazi statunitensi).


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Il primo server di Google realizzato con mattoncini LEGO: scopri il motivo dietro questa scelta innovativa!

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Origine di Google e il problema tecnico

Nel 1996, Google era solo un’idea in fase di sviluppo. Larry Page e Sergey Brin, ancora studenti all’Università di Stanford, si trovavano a dover affrontare un problema significativo legato all’archiviazione della grande quantità di dati necessari per testare il algoritmo PageRank.

La soluzione: un server in LEGO

Per affrontare questa sfida tecnica ed economica, Page e Brin optarono per una soluzione inusuale: costruire un utilizzando LEGO. Questa scelta si rivelò pratica e modulare, permettendo loro di organizzare lo storage in maniera efficace per i test. La costruzione del server in LEGO rappresentava anche un simbolo dell’approccio innovativo e creativo dei due fondatori nell’affrontare le esigenze tecnologiche del loro progetto.

Il server esposto a Stanford

Oggi, il server realizzato con i mattoncini LEGO è esposto all’Università di Stanford, dove è diventato parte della di Google e un ricordo di come iniziative non convenzionali possono contribuire a sviluppi tecnologici significativi.

Il primo server di Google è stato costruito con i mattoncini della LEGO: ecco perché

Immagine generata con l’AI.

E se vi dicessimo che Google, quando era ancora un progetto embrionale, è stato testato su un server costruito con mattoncini LEGO? Nel 1996 i fondatori di quello che sarebbe diventato il motore di ricerca usato al mondo, Larry Page e Sergey Brin, ancora studenti all’Università di Stanford si ritrovarono a dover affrontare un problema tecnico (ed economico) non indifferente: gestire l’archiviazione dell’enorme quantità di dati del Web con cui testare il loro algoritmo di ricerca, PageRank. Per far fronte a questa esigenza, i due giovani ingegneri decisero di costruire un server fatto di mattoncini LEGO, una soluzione pratica, funzionale e modulare per organizzare lo storage necessario per i test. Oggi quel server è esposto all’Università di Stanford.

La storia del server di Google fatto con mattoncini LEGO

Nel 1996, quando Google era solo un progetto sperimentale, Larry Page e Sergey Brin erano ancora studenti dell’Università di Stanford e lavoravano all’interno del Digital Library Project, un’iniziativa finanziata da enti prestigiosi come la NASA (National…

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Perché i gatti “fanno la pasta”? Scopri il significato e i 4 motivi dietro questo curioso comportamento.

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Comportamento istintivo

Il gesto "fare la pasta" è un comune nei gatti domestici, in cui l’animale stende e ritrae le zampe anteriori su una superficie morbida. Questo movimento, spesso accompagnato da fusa, ricorda l’azione di impastare e ha origine nell’infanzia del gatto, quando massaggiava la pancina della madre per stimolarne la produzione di latte.

Funzioni del comportamento

adulti, "impastare" può avere diverse ragioni: esprimere benessere e affetto verso i proprietari, preparare un giaciglio morbido, rilasciare feromoni dai cuscinetti plantari, o occasionalmente ridurre lo stress. Non tutti i gatti mostrano questo comportamento e vi è una variabilità nel modo in cui lo eseguono; alcuni, ad esempio, possono tenere gli artigli estratti mentre "fanno la pasta".

Perché i gatti “fanno la pasta”? Il significato e 4 motivi per questo comportamento

Il gatto “fa la pasta”, “impasta i biscotti” o “fa la danza del latte”: sono tutti modi di dire utilizzati per descrivere in modo simpatico, un comportamento istintivo molto comune nei gatti domestici, ossia il movimento di stendere e ritrarre le zampe anteriori in modo alternato, premendo i polpastrelli su una superficie morbida, spesso il braccio o il grembo del umano. Il gesto ricorda molto quello dell’impastare e, mentre impasta, spesso il nostro micio fa le fusa. Questo movimento è connaturato nel gatto sin da cucciolo, quando massaggia le zampine la pancia della mamma, in modo da indurla alla produzione di latte.

Lo stesso comportamento si consolida spesso negli adulti e viene ripetuto in determinate situazioni: per manifestare benessere e affetto verso gli amici umani, per sistemare un morbido giaciglio, per rilasciare sulle superfici feromoni presenti sui cuscinetti plantari e, più raramente, in momenti di stress con funzione calmante. Non tutti i gatti impastano e c’è una certa variabilità anche nel modo “di fare la pasta”: alcuni tengono gli artigli estratti,…

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Due sciami di stelle cadenti in arrivo: prepariamo i nostri desideri!

Sciami di Stelle Cadenti

Il 19 e 20 marzo si potranno osservare due sciami di : le Theta Leonidi e le Beta Triangulidi. Sebbene meno conosciute, queste meteore offrono l’opportunità di vivere momenti emozionanti sotto il cielo stellato.

Theta Leonidi

Il picco delle Theta Leonidi si verifica il 19 marzo, con una modesta frequenza di circa 2 meteore all’ora. Queste meteore si manifestano principalmente nella parte occidentale della costellazione Leone e possono sorprendervi con straordinarie apparizioni luminose.

Beta Triangulidi

La sera successiva, il 20 marzo, il turno delle Beta Triangulidi che offriranno un’esperienza di osservazione unica. Anche se i dettagli loro frequenza non sono definitivi, queste meteore sono particolarmente notevoli e daranno modo di esprimere desideri e ammirare la bellezza del firmamento.

Prepariamoci a guardare il cielo e sperimentare l’incanto delle stelle cadenti in queste due magiche sere!

Prepariamo tanti desideri, sono in arrivo ben due sciami di stelle cadenti!

In arrivo due sere romantiche, con ben due sciami di stelle cadenti: il 19 marzo saranno al picco le Theta Leonidi, mentre la sera successiva le Beta Triangulidi. Meteore magari meno note, ma che possono regalarci bellissime emozioni, i desideri!

Canva

Non dimentichiamo di guardare il cielo le prossime due sere, ben due sciami di stelle cadenti ci aspettano: il 19 marzo saranno al picco le Theta Leonidi, mentre la sera successiva le Beta Triangulidi. Meteore magari meno note, ma che possono regalarci bellissime emozioni, prepariamo i desideri!

stelle cadenti 19-20 marzo 2025stelle cadenti 19-20 marzo 2025

©Stellarium

Come spiega l’UAI, il 19 marzo è atteso il picco delle Theta Leonidi, un piccolo sciame che, seppur modesto come frequenza oraria (circa 2 meteore/h), può sorprendere con apparizioni particolarmente luminose nella parte occidentale della costellazione del Leone (nella mappa il cielo del 19 marzo 2025 alle 22.00 circa).

stelle cadenti 19-20 marzo 2025stelle cadenti 19-20 marzo 2025

©Stellarium

E la sera successiva, il 20 marzo, raggiungeranno il picco le Beta Triangulidi, meteore davvero molto particolari,…

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Festa del papà: storia e tradizioni della celebrazione del 19 marzo

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Data e Tradizione

In , la festa del papà si celebra il 19 marzo, in onore di San Giuseppe, il padre putativo di Gesù. Sebbene la festa abbia origini antiche, la sua ufficializzazione risale alla fine del ‘400. Al contrario, nei Paesi anglosassoni, la festa del papà si celebra la terza domenica di giugno. Nonostante sia una festa laica, essa mantiene profondi legami la tradizione religiosa italiana.

Origine della festa del papà

Le prime tracce di celebrazioni in onore di San Giuseppe risalgono al V secolo, con iscrizioni che riflettono suo ruolo di padre “adottivo”. In alcune aree, come l’Egitto, venivano celebrate cerimonie il 20 luglio, una data che continua a essere riconosciuta come festa del papà in altre culture. La connessione con San Giuseppe per la festa del papà è quindi radicata storia e nella devozione popolare, rendendo il giorno un momento significativo di celebrazione della figura paterna.

Tradizioni culinarie

In Italia, la celebrazione è caratterizzata da tradizioni culinarie particolari, tra cui il consumo di zeppole, frittelle e bignè, dolci tipici che arricchiscono la festività, rendendola non solo un momento di celebrazione simbolica, ma anche un’occasione per condividere prelibatezze familiari.

Festa del papà, perché si celebra il 19 marzo: storia e tradizioni

La festa del papà, in Italia, si celebra il 19 marzo, giorno intitolato a San Giuseppe, padre putativo di Gesù. Le celebrazioni dedicate al papà risalgono a tempi antichi, anche se è solo alla fine del ‘400 che questa ricorrenza viene calendarizzata in modo ufficiale in questo giorno di marzo, alle porte della primavera. Nei Paesi di stampo anglosassone, invece, la festa del papà cade la terza domenica di giugno.

Pur essendo una festa laica, le sue radici affondano nella tradizione culturale religiosa del nostro Paese. Quindi, chi ha pensato per la prima volta di festeggiare il papà collegando la sua figura a San Giuseppe e in Italia viene celebrata mangiando zeppole, frittelle e bignè?

Origine della festa del papà

Tracce dell’intento di festeggiare San Giuseppe si hanno fin dall’antichità: si trovano alcune iscrizioni dedicate al Santo e alla sua storia di padre “adottivo” fin dal V secolo in alcuni monasteri egiziani. In quell’area, infatti, si hanno notizie di celebrazioni dedicate a Giuseppe nella data del 20 luglio, data che tuttora permane come festa del papà nel…

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Traduzione in tempo reale con AirPods: il sogno di ogni viaggiatore si avvicina!

Funzionalità di Traduzione degli AirPods

Con il lancio di iOS 19, Apple introdurrà una nuova funzionalità negli che permetterà la traduzione simultanea delle conversazioni in lingue straniere. Questa innovazione intende cambiare il modo in cui le persone comunicano nelle lingue diverse, rendendo gli auricolari Apple ancora adattabili e pratici.

Come Funziona la Traduzione

Il sistema di traduzione è progettato per essere semplice e intuitivo. Gli AirPods, connessi a un , utilizzeranno i loro microfoni per catturare l’audio della conversazione. Successivamente, il telefono effettuerà la traduzione in tempo reale e invierà la versione tradotta direttamente negli auricolari dell’utente. In alternativa, la traduzione potrà essere riprodotta dagli altoparlanti dello smartphone, consentendo anche all’interlocutore di ascoltarla. Inoltre, display telefono verrà visualizzata una trascrizione completa della conversazione.

Tradurre in tempo reale con gli AirPods: il sogno di ogni viaggiatore sta per diventare realtà

Con una nuova funzionalità integrata negli AirPods con il lancio di iOS 19, le cuffie di Apple tradurranno simultaneamente le conversazioni in lingua straniera

@Dina Nasyrova/Pexels

Apple si prepara a rivoluzionare il modo in cui le persone comunicano in lingue diverse grazie a una nuova funzionalità che verrà integrata negli AirPods con il lancio di iOS 19. Questa innovazione permetterà la traduzione simultanea delle conversazioni, rendendo gli auricolari Apple ancora più versatili e utili nella vita quotidiana.

Il funzionamento del sistema è semplice e intuitivo: gli AirPods, connessi a un iPhone, cattureranno l’audio della conversazione attraverso i loro microfoni. Il telefono si occuperà della traduzione in tempo reale e trasmetterà la versione tradotta direttamente negli auricolari dell’utente o, in alternativa, la riprodurrà dagli altoparlanti dello smartphone per permettere anche all’interlocutore di ascoltarla. Inoltre sul display del telefono sarà visibile una trascrizione completa della…

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Aree sismiche in Italia: scopri la mappa INGV dei luoghi con maggior attività sismica.

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Situazione Sismica in Italia

L’Italia è un Paese noto per la sua sismicità, e recenti notizie hanno messo in evidenza nei Campi Flegrei, Gargano, Calabria e Basilicata. Tuttavia, i sismi non sono limitati al Meridione, come confermato dall’INGV; essi si verificano in diverse aree Paese, dall’Appennino umbro-marchigiano all’Etna in Sicilia.

Analisi dei Dati

Una mappa analizzata, che include i dati degli ultimi tre mesi, illustra chiaramente queste attività . Sulla mappa, i puntini colorati rappresentano terremoti di magnitudo superiore a 2.0. La dimensione dei punti indica l’intensità del terremoto, mentre la loro quantità suggerisce che non ci sono stati eventi di particolare rilevanza.

Profondità degli Eventi Sismici

Inoltre, il colore dei punti sulla mappa rappresenta la profondità ipocentrale dei terremoti. I colori indicano vari livelli di profondità: arancione per 0-10 km, giallo per 10-20 km, verde per 20-60 km, blu per 60-300 km e fucsia per 300-500 km. Queste informazioni sono cruciali per comprendere la distribuzione e l’intensità dei terremoti in Italia.

quali sono le zone in Italia dove avvengono più sismi, la mappa INGV

L’Italia è un Paese altamente sismico, e questo lo sappiamo bene: ultimi giorni stanno rimbalzando su tutte le prime pagine titoli in merito ai terremoti dei Campi Flegrei, nel Gargano, in Calabria e in Basilicata. Tuttavia sarebbe un errore pensare che le scosse siano concentrate solamente nel Meridione: come confermato anche dall’INGV, i sismi sono distribuiti in varie zone della penisola, soprattutto dall’appennino umbro-marchigiano fino all’Etna nella Sicilia orientale. Per vederci chiaro, però, andiamo ad analizzare la mappa ottenuta dai dati degli ultimi tre mesi.

Immagine

Come possiamo notare, l’Italia è costellata di puntini colorati: ciascuno di questi rappresenta un terremoto di magnitudo superiore a 2.0 e tanto più aumenta la loro dimensione, tanto più grande è la loro magnitudo. Il fatto che siano all’incirca tutti della stessa dimensione, indica che negli ultimi tre mesi non si sono verificati eventi particolarmente intensi.
Il colore dei punti rappresenta invece la loro profondità ipocentrale:

  • Arancione 0-10 km;
  • Giallo 10-20 km;
  • Verde 20-60 km;
  • Blu 60-300 km;
  • Fucsia 300-500 km;

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Controlla se hai uno di questi smartphone: dal 5 maggio WhatsApp non sarà più attivo (elenco completo)

Dispositivi non compatibili

WhatsApp smetterà di funzionare su alcuni a partire dal 5 maggio. L’app non sarà compatibile con modelli che non possono aggiornare i loro sistemi operativi a versioni recenti di iOS o Android. cambiamento è dovuto all’ e alla mancanza di aggiornamenti di sicurezza, che rendono i dispositivi vulnerabili.

Modelli colpiti

I dispositivi interessati includono iPhone 5s, iPhone 6 e iPhone 6 Plus, poiché non possono essere aggiornati oltre iOS 15.1. Anche alcuni modelli Android, specificamente quelli con versioni precedenti alla 5, non saranno più supportati. Gli utenti di smartphone non potranno più utilizzare l’app di messaggistica, a meno che non aggiornino il proprio dispositivo.

Ragioni della decisione

La decisione di WhatsApp mira a garantire la sicurezza degli utenti, poiché dispositivi obsoleti non ricevono gli aggiornamenti necessari per proteggere da minacce informatiche. Ciò evidenzia l’importanza di mantenere i dispositivi aggiornati per usufruire di applicazioni come WhatsApp.

Hai uno di questi smartphone? Dal 5 maggio WhatsApp non funzionerà più (elenco)

WhatsApp smetterà di funzionare su alcuni modelli di smartphone che hanno non possono essere aggiornati oltre iOS 15.1 o che hanno versioni di Android 5 o precedenti: l’elenco dei dispositivi non più compatibili

@AlfredoRivera/Pixabay

Dal prossimo 5 maggio, WhatsApp smetterà di funzionare su alcuni modelli di smartphone ormai datati. L’app di messaggistica, infatti, non sarà più compatibile con dispositivi che non possono essere aggiornati a versioni recenti dei sistemi operativi iOS e Android.

Questo cambiamento si deve all’obsolescenza tecnologica di alcuni telefoni, che non ricevono più aggiornamenti di sicurezza e diventano vulnerabili a potenziali minacce informatiche. Uno degli aspetti più rilevanti di questa decisione riguarda alcuni modelli di iPhone, oltre ai classici dispositivi Android più datati.

In particolare, gli iPhone 5s, iPhone 6 e iPhone 6 Plus non saranno più supportati da WhatsApp, poiché non possono essere aggiornati oltre iOS 15.1. Gli utenti di questi dispositivi…

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È il più potente mai registrato nella regione.

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Aggiornamento della magnitudo

L’INGV ha ricalcolato la della scossa che ha colpito i Campi Flegrei il 13 marzo 2025, che ora è stata determinata in 4.6, rispetto ai 4.4 iniziali. Questa nuova misurazione, presente nel bollettino settimanale dell’istituto, viene considerata la alta registrata in epoca strumentale.

Significato della variazione

La variazione della magnitudo, nonostante sia una prassi comune per l’INGV, assume un’importanza particolare in questo caso. Con la nuova misura, il sisma ha superato il precedente record, anch’esso nei Campi Flegrei, di magnitudo 4.4 del 20 maggio 2024. Ciò segna un evento significativo nel monitoraggio sismico della zona.

Stabilità del quadro geologico

Nonostante l’aggiornamento dei dati, gli esperti affermano che questa variazione non modifica il quadro geologico complessivo dell’area. Rimane quindi fondamentale monitorare l’attività per comprendere meglio l’evoluzione del geologico dei Campi Flegrei.

è il più forte mai registrato nell’area

L’INGV ha ricalcolato l’intensità della forte scossa che ha colpito i Campi Flegrei nella notte del 13 marzo 2025 alle 1:25: inizialmente la magnitudo era stata misurata a 4.4, ma il valore presentato nel bollettino settimanale emesso oggi dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è di 4.6, con un’incertezza di 0.3. Nel bollettino si legge che il sisma del 13 marzo mostra «la maggiore magnitudo da quando si dispone di dati strumentali». L’informazione è confermata anche dal sito dell’INGV nella pagina dedicata ai terremoti.

Non è insolito che l’INGV aggiorni i valori calcolati per le magnitudo dei sismi: anzi, è una prassi assolutamente normale. Questa variazione però ha un significato particolare, perché – al netto della fisiologica incertezza strumentale della misurazione – renderebbe quella scossa la più intensa mai registrata in epoca strumentale, quindi negli ultimi 40 anni circa, superando anche se di poco il sisma di magnitudo 4.4 che colpì i Campi Flegrei il 20 maggio 2024.

Va detto comunque che questa variazione non altera il quadro geologico complessivo dell’area…

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Scopri i modelli disponibili: ecco la lista completa!

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Limitazioni per i dispositivi iPhone

Dal 5 maggio 2025, non sarà più disponibile per iPhone che non possono aggiornarsi a iOS 15.. I modelli interessati, prevalentemente rilasciati tra il 2013 e 2014, includono l’iPhone 5s, l’iPhone 6 e l’iPhone 6 Plus. Questa decisione è motivata dalla necessità di garantire standard di sicurezza adeguati e di sfruttare le tecnologie più avanzate, come la crittografia dei dati e il supporto per l’intelligenza artificiale Meta AI.

Impatto sui dispositivi Android

Per quanto riguarda il mondo , diversi dispositivi hanno già perso la compatibilità con WhatsApp a partire dal 1° gennaio 2025. La di escludere determinati smartphone serve a garantire la sicurezza degli utenti e l’efficacia delle nuove funzionalità introdotte nell’applicazione.

Scelte strategiche di Whatsapp

In sintesi, WhatsApp aggiornando i suoi requisiti di sistema per migliorare le performance e la sicurezza, costringendo i possessori di dispositivi più datati a considerare l’acquisto di nuovi modelli per continuare a utilizzare l’applicazione.

ecco quali sono i modelli

Dal 5 maggio 2025 l’app di WhatsApp smetterà di funzionare su una serie di iPhone che non potranno aggiornare il sistema operativo a iOS 15.1 richiesto dall’applicazione. Questa scelta non è solo legata all’introduzione di nuove funzionalità, ma punta a garantire standard di sicurezza adeguati e a sfruttare le tecnologie più avanzate implementate da WhatsApp, come la crittografia dei dati e il supporto all’intelligenza artificiale Meta AI (attualmente non disponibile in Italia e, più in generale, nei Paesi membri dell’Unione Europea). Per quanto riguarda il mondo Android, sono già diversi i dispositivi su cui l’applicazione di messaggistica non è più utilizzabile dal 1° gennaio 2025.

La lista degli smartphone che non supporteranno Whatsapp nel 2025

Sul versante iPhone, WhatsApp non funzionerà più sui dispositivi incapaci di aggiornarsi ad almeno iOS 15.1. Questo riguarda principalmente modelli rilasciati tra il 2013 e il 2014, come:

  • iPhone 5s.
  • iPhone 6.
  • iPhone 6 Plus.

Immagine In giallo è evidenziata la nota che WhatsApp ha aggiunto nella sezione FAQ del proprio sito, indicante il fatto che dal…
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Quando si verifica, il suo significato e perché quest’anno non accade il 21 marzo.

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Cosa significa l’equinozio

L’ rappresenta un momento chiave per la durante la sua orbita attorno al Sole, dove il giorno e la notte sono equamente divisi in 12 ore ciascuno. Si verifica tra il 19 e il 21 marzo, dando inizio ufficialmente alla primavera nell’emisfero boreale e all’autunno nell’emisfero australe.

Data e orario dell’equinozio di primavera 2025

Nel 2025, l’equinozio di primavera si verificherà giovedì 20 marzo alle 10:01 ora italiana. Questo evento segna l’inizio della stagione primaverile e fa parte di un ciclo annuale che include anche l’equinozio d’autunno.

Relazione con l’ora legale

Pochi giorni dopo l’equinozio di primavera, il 30 marzo 2025, si anticiperà l’ora legale in Italia alle 2:00 di notte. Questo appuntamento annuale è collegato al cambiamento di stagione della primavera e contribuisce a illuminare le serate più a lungo.

quando cade, cosa significa e perché quest’anno non avviene il 21 marzo

Benvenuta primavera: nel 2025 la bella stagione inizia giovedì 20 marzo precisamente alle 10:01 italiane. Ebbene sì: le stagioni iniziano con un orario ben preciso, e la primavera non fa eccezione. Alle 10:01 20 marzo 20225 cadrà infatti l’equinozio di primavera, uno dei “momenti chiave” che interessano il nostro pianeta nel corso della sua orbita attorno al Sole. In particolare, l’equinozio di primavera è uno dei due istanti in cui il giorno è equamente diviso in 12 ore di luce e 12 ore di buio ovunque nel mondo e cade tra il 19 e il 21 marzo dando ufficialmente inizio alla primavera nell’emisfero boreale e all’autunno nell’emisfero australe. L’altro di questi momenti è l’equinozio d’autunno che cade tra il 21 e il 24 settembre e quest’anno arriverà il 22 settembre alle 19:19 italiane, segnando l’inizio ufficiale dell’autunno nell’emisfero boreale e della primavera nell’emisfero australe. Pochi giorni dopo l’equinozio di primavera ci un altro appuntamento annuale collegato alla primavera: il ritorno dell’ora legale previsto in Italia il 30 marzo 2025 alle 2:00 di notte.

Cosa significa l’equinozio…

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Astronauti della ISS in arrivo sulla Terra: chiarito il malinteso sul loro presunto ‘blocco’ nello spazio.

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Rientro degli Astronauti

I due astronauti e , noti per il loro lungo soggiorno di 9 mesi Stazione Spaziale Internazionale (ISS), stanno per rientrare a terra. Il loro atterraggio è previsto per le 23 italiane del 16 marzo 2025, dopo un viaggio di ritorno di circa 17 ore dalla ISS, situata in orbita terrestre.

Missione Crew-10 di SpaceX

Il rientro di Williams e Wilmore è stato ritardato rispetto alle previsioni iniziali, poiché avrebbero dovuto rimanere sulla ISS solo 8 giorni. Questo posticipo è stato reso possibile dall’arrivo dell’equipaggio della missione Crew-10 di SpaceX, composto da Anne McClain, Nichole Ayers, Takuya Onishi e Kirill Peskov. astronauti sono arrivati nell’ISS alle 4:30 italiane, dopo un viaggio di circa 28 ore.

Problemi Tecnici e Tempistiche

Williams e Wilmore erano arrivati sulla ISS a giugno 2024 tramite una capsula Starliner di Boeing. La loro permanenza prolungata è stata causata da problemi tecnici riscontrati durante il viaggio di ritorno, che hanno reso necessario attendere l’arrivo dell’equipaggio di supporto.

Gli astronauti “bloccati” nella ISS stanno per tornare a terra, ma non erano bloccati lì: ecco perché

L’equipaggio di Crew–10 di SpaceX raggiunge il personale a bordo della ISS domenica 16 marzo 2025. Credit: NASA

I due astronauti Sunita Williams e Butch Wilmore noti per essere rimasti “bloccati” per 9 mesi nella Stazione Spaziale Internazionale – ma che come vi abbiamo già spiegato non sono affatto rimasti intrappolati – stanno per rientrare a terra, con uno spalshdown al largo della Florida previsto per le ore 23 italiane circa (le 18 locali) dopo un viaggio di ritorno di circa 17 ore. Il loro rientro posticipato – inizialmente avrebbero dovuto rimanere lì soltanto 8 giorni – è possibile in seguito all’arrivo quattro astronauti della missione Crew-10 di SpaceX (Anne McClain, Nichole Ayers, Takuya Onishi e Kirill Peskov) avvenuto alle 4:30 italiane del mattino di domenica 16 marzo, dopo circa 28 ore di viaggio.

Williams e Wilmore, arrivati nella ISS a giugno 2024 a bordo di una capsula Starliner di Boeing, sarebbero dovuti rimanere soltanto qualche giorno, ma il loro rientro è stato posticipato per via dei malfunzionamenti della navicella occorsi già durante il viaggio di…

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