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Quando in Svezia il caffè era vietato: l’incredibile esperimento di Gustavo III.

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Il divieto del caffè in Svezia

Fino alla metà dell’800, il commercio e il consumo di erano illegali in Svezia. Coloro che venivano scoperti a violare questa legge ricevevano pesanti multe e avevano beni confiscati. Nel 1746, il re Adolfo Federico introdusse alte tasse sul caffè, con motivazioni ufficiali legate ai presunti rischi per la salute. Nonostante ciò, l’aumento dei costi non fermò il mercato del caffè. Nel 1756, il caffè fu ufficialmente vietato, e il re III avviò esperimenti per dimostrare la pericolosità della bevanda, cercando di convincere la popolazione. Tuttavia, la vera ragione del divieto era motivata da interessi economici, poiché il caffè era considerato un bene di lusso e un’ulteriore fonte di guadagno per lo stato. La penalizzazione per i trasgressori includeva anche la confiscazione di utensili per il consumo della bevanda, aumentando l’impatto economico di tali provvedimenti.

La popolarità attuale

Oggi, il caffè è una bevanda estremamente popolare in Svezia, segno di come le percezioni e le normative siano cambiate drasticamente rispetto ai tempi del divieto.

Quando in Svezia era illegale bere caffè e l’esperimento di Gustavo III

Oggi il caffè è estremamente popolare in Svezia, ma non è sempre stato così: fino alla prima metà dell’800 era illegale commercializzare, lavorare e vendere questa bevanda. Chi veniva colto in flagranza doveva pagare una multa salata e gli venivano confiscati piatti e tazzine – e trattandosi di un bene di lusso, era un danno economico non indifferente. Inizialmente, nel 1746 vennero alzate le tasse sul caffè e successivamente, nel 1956 venne ufficialmente vietato. Per i reali dell’epoca, il divieto era giustificato da presunti rischi per la salute umana. Il re Gustavo III, figlio di re Adolfo Federico di Svezia, condusse un “scientifico” per persuadere la popolazione della fondatezza di queste motivazioni, ma la vera ragione era puramente economica.

Perché venne vietato in caffè in Svezia

Tutto nacque nel 1746 con il re Adolfo Federico di Svezia che impose un’alta tassazione sul caffè. Ufficialmente le motivazioni dietro a questa scelta erano legate alla presunta tossicità del caffè per l’uomo. L’aumento dei prezzi però non fu sufficiente per fermare mercato e a partire…

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Mantello solare innovativo con celle in perovskite: ricarica gratis i tuoi dispositivi ovunque!

Presentazione della Solix Cloak

Anker ha introdotto la Solix Cloak durante il Mobile World Congress 2025 a Barcellona, un’innovativa mantella solare dotata di pannelli fotovoltaici flessibili. Questo indumento consente la di come e smartwatch utilizzando esclusivamente l’energia solare.

Celle solari in perovskite

La Solix Cloak sfrutta solari in perovskite, un materiale avanzato che consente di creare pannelli solari flessibili ad alta efficienza, ideali per l’abbigliamento. Tali pannelli sono disposti in forme rettangolari e triangolari, ottimizzando la raccolta di luce solare e massimizzando la produzione di energia.

Funzionalità e vantaggi

Questa mantella non solo offre un look , ma rappresenta anche una soluzione pratica per chi è in movimento, permettendo di ricaricare i dispositivi mentre si è all’aperto. La Solix Cloak combina estetica e tecnologia, promuovendo un consumo energetico sostenibile.

L’innovativo mantello solare con celle in perovskite per ricaricare gratis i tuoi dispositivi ovunque tu sia

Anker presenta la Solix Cloak, una mantella solare con pannelli fotovoltaici in perovskite che permette di ricaricare dispositivi in movimento grazie all’energia solare

YouTube – @AnkerSOLIX

Durante il Mobile World Congress 2025 di Barcellona, il marchio cinese Anker, specializzato in elettronica di consumo, ha presentato un’idea rivoluzionaria: la Solix Cloak, una mantella solare dotata di pannelli fotovoltaici flessibili. Questo indumento innovativo consente di ricaricare smartphone, smartwatch e altri dispositivi sfruttando esclusivamente l’energia del sole.

Celle solari in perovskite per una ricarica efficiente

La Solix Cloak è progettata per trasformare la luce solare in energia elettrica, grazie all’utilizzo di celle solari in perovskite. Questo materiale avanzato consente la realizzazione di pannelli solari flessibili e ad alta efficienza, perfetti per un utilizzo su capi d’abbigliamento.

La mantella integra superfici fotovoltaiche disposte strategicamente in forme rettangolari e triangolari,…

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Masdar City: la prima eco-città a zero emissioni degli Emirati Arabi, simbolo del futuro sostenibile.

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Progetto Sostenibile

Masdar , progettata dall’architetto Norman Foster, è un ambizioso sviluppo negli Emirati Uniti, mirato alla completa sostenibilità. Il progetto prevede una grande centrale fotovoltaica, pannelli solari integrati nelle facciate e l’uso di materiali da costruzione a impatto ambientale nullo.

Richieste Ingegneristiche

La città affronta sfide significative legate alla sabbiosità del terreno e ai forti venti dell’area, richiedendo soluzioni ingegneristiche innovative. Il termine “Masdar” significa “sorgente” in arabo, riflettendo così il concetto di innovazione e sostenibilità che guida la progettazione di progetto futuristico.

Un Eco-City nel Deserto

Masdar City occuperà un’area di 6.400.000 mq nel deserto di Abu Dhabi, di cui il 30% dedicato ad usi residenziali. Il costo del progetto è di circa 22 miliardi di dollari (dati del 2024). La città rappresenta una risposta contemporanea alle esigenze ambientali e socio-economiche del , incarnando visioni eco-compatibili e innovatrici.

Masdar City, la prima eco-città del futuro a zero emissioni degli Emirati Arabi

Masdar City (la “città sorgente”), negli Emirati Arabi Uniti, è uno tra i progetti più ambiziosi degli ultimi anni: progettata dall’archistar Norman Foster, questa città sulla carta sarà completamente e grazie a una grande centrale fotovoltaica, pannelli solari sulle facciate dei palazzi, materiali da costruzione  a zero impatto sull’ambiente. Grandi sfide attendono i progettisti per valorizzare le risorse naturali del territorio: la natura del terreno, sabbioso e l’ambiente circostante soggetto a forti venti, impone l’adozione di soluzioni ingegneristiche all’avanguardia. Il nome non è stato scelto a caso, visto che Masdar (مصدر) in Arabo significa “sorgente” ed è proprio il nome a spiegare, in tutto e per tutto, lo spirito con cui questa città del futuro è stato progettata.

Le caratteristiche di Masdar City

Il progetto di Masdar City è quello di una eco-city che sorgerà nel bel mezzo del deserto di Abu Dhabi su una superficie di 6.400.000 mq, dei quali il 30% destinati all’uso residenziale, costata ben 22 miliardi di dollari (dati 2024), e che andrà ad…

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Dal campanile più alto d’Italia alle mummie di Venzone: un viaggio tra meraviglie e misteri

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Regione a Statuto Speciale

Il Friuli-Venezia Giulia è una Regione a statuto speciale dell’Italia nord-orientale, identificata da un nome che riflette la identità complessa e eterogenea. La regione è divisa in due aree principali: il Friuli, che include i territori di Pordenone, Udine e Gorizia, e la Venezia Giulia, una sottile striscia di tra Slovenia e Mar Adriatico.

Territorio e Popolazione

Con una superficie di 7936,83 km² e una popolazione di 1.194.616 abitanti, il Friuli-Venezia Giulia offre una varietà di paesaggi, comprese zone montane, collinari, pianure, laghi, fiumi e coste. Questa diversità territoriale contribuisce a una ricca cultura locale.

Influenze Culturali

La regione, situata in una posizione di confine, è stata nel corso dei secoli una terra di passaggio e scambio culturale. Ha assorbito influenze di diverse tradizioni, tra cui quelle mediterranee, slave e germaniche, rendendo la sua identità culturale particolarmente sfaccettata e con una ricca di interazioni tra vari popoli e culture.

dal campanile più alto d’Italia alle mummie di Venzone

Il Friuli-Venezia Giulia è una Regione a statuto speciale dell’Italia nord-orientale. Il doppio nome la identifica subito come una di quelle Regioni dall’identità complessa ed eterogenea, il cui territorio è formato da zone storicamente e culturalmente distinte. Il Friuli, infatti, corrisponde grossomodo ai territori di Pordenone, Udine e Gorizia, che occupano la maggior dell’area centrale e occidentale della Regione. La Venezia Giulia, invece, corrisponde alla sottile striscia di terra che corre tra la Slovenia e il Mar Adriatico. È la Regione più orientale dell’Italia del nord, ha una superficie di 7936,83 km2 e una popolazione di 1.194.616 abitanti. Il Friuli-Venezia Giulia è una Regione dalla personalità sfaccettata, sia da un punto di vista territoriale (comprende infatti rilievi alpini, fasce collinari, pianura, laghi, fiumi, coste…) sia da un punto di vista culturale. La sua posizione di confine, infatti, la caratterizza da secoli, se non addirittura millenni, come terra di passaggio, di scambio e di incontro tra influenze mediterranee, slave e germaniche.

Le 10 curiosità sul…

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Cos’è e come opera un Piano di Accumulo del Capitale (PAC) per il risparmio e gli investimenti.

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Funzionamento del PAC

Il di del (PAC) consente di investire in rate, rendendo il risparmio più accessibile e conveniente. A differenza del Piano di Investimento del Capitale (PIC), che richiede un versamento unico, il PAC prevede versamenti regolari a scadenze stabilite, come mensili o trimestrali.

Accumulo e investimenti

I capitali versati vengono accumulati e investiti in fondi comuni che possono comprendere azioni e obbligazioni. La performance di questi investimenti contribuisce a incrementare il capitale accumulato nel , permettendo così di guadagnare mentre si risparmia.

Flessibilità del PAC

Una delle principali caratteristiche del PAC è la flessibilità. Gli investitori possono decidere l’importo da investire, la frequenza dei versamenti e hanno la possibilità di sospendere o modificare il piano in base alle proprie necessità finanziarie. Questo rende il PAC una soluzione adattabile per chi desidera pianificare il proprio futuro economico.

Cos’è e come funziona un Piano di Accumulo del Capitale (PAC)

Il Piano di Accumulo del Capitale (PAC) è una forma di “risparmio intelligente” basato su investimenti a rate, in altre parole un modo per risparmiare guadagnando anche qualcosa tramite l’investimento. Si propongono come soluzioni alternative al versamento dei propri soldi in un’unica soluzione (PIC: Piani di Investimento del Capitale) ma hanno la stessa finalità. Con il PAC, ci si impegna, in altre parole, a fare un versamento scadenzato nel tempo, ad esempio ogni mese, trimestre o semestre, per una durata prestabilita di anni. come un “risparmio intelligente” che cresce nel tempo grazie all’accumulo del proprio capitale, cioè dei soldi accantonati, a cui si aggiungono i guadagni derivanti dalla performance del fondo comune di investimento in cui questi sono stati versati (che possiamo immaginare come un pacchetto di azioni e/o obbligazioni). Una caratteristica fondamentale del PAC è la grande flessibilità: infatti, si può decidere quanto investire, con quale frequenza e anche se sospendere o modificare il piano in base alle proprie esigenze.

Come funziona un piano di accumulo del capitale: la spiegazione…

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Guida per migliorare la potenza della torcia LED del tuo smartphone

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Funzioni della Torcia LED dello Smartphone

La degli smartphone è una funzionalità comune che si rivela utile in diverse circostanze quotidiane. Viene utilizzata per illuminare ambienti bui, segnalazioni d’emergenza e fotografie in condizioni di scarsa luminosità. Tuttavia, non tutti sanno che è possibile potenziarne le prestazioni per soddisfare specifiche esigenze.

Opzioni di Personalizzazione

Sia sugli smartphone Android che su , è possibile regolare l’intensità della luce della torcia. Attualmente, molti offrono funzionalità integrate per ottimizzare l’emissione luminosa, e si possono anche utilizzare trucchi e accessori esterni per un’illuminazione più potente. L’attenzione principale dell’approfondimento è sulle modifiche delle impostazioni integrate, ma si menzionano anche soluzioni esterne per migliorare l’efficacia della torcia in caso di necessità.

Potenziare la Torcia LED su Android

Su alcuni dispositivi Android, è possibile regolare l’intensità luminosa della torcia LED tramite le impostazioni, variando da un’illuminazione bassa a una molto intensa, per meglio adattarsi all’uso specifico.

Come potenziare la torcia LED dello smartphone

La torcia LED dello smartphone è una funzione presente su praticamente tutti i cellulari in commercio, che può tornare utile in molteplici situazioni quotidiane, dalla ricerca di oggetti in ambienti bui all’uso come segnalazione luminosa d’emergenza, allo scatto di fotografie in ambienti poco illuminati. Non tutti sanno, però, che in molti casi è possibile potenziare la torcia LED dello smartphone per adattarla alle proprie esigenze. migliorarne le prestazioni e adattarla alle proprie esigenze. Sia gli smartphone Android (Xiaomi, Samsung, Huawei) che gli iPhone offrono diverse opzioni per regolare l’intensità della luce, ma esistono anche trucchi e accessori esterni per ottenere un’illuminazione più potente ed efficace. In approfondimento ci concentreremo soprattutto su come modificare le impostazioni integrate, ma accenneremo anche all’uso di soluzioni esterne da usare all’occorrenza per migliorare l’efficacia della torcia.

Come rendere più potente la torcia del telefono

Come potenziare la torcia LED dello smartphone Android

Su alcuni dispositivi Android, l’intensità della luce può essere…

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Una piccola stella dall’altra parte dell’Universo invia potenti segnali radio verso la Terra.

Segnali radio anomali

Una piccola situata ai confini dell’universo osservabile sta emettendo anomali che hanno catturato l’attenzione della comunità scientifica. Questi segnali sono talmente intensi da mettere in discussione le attuali teorie astrofisiche riguardanti il comportamento e l’evoluzione delle stelle.

Sfide alle teorie attuali

I modelli esistenti non prevedevano che un oggetto celeste di tale dimensione potesse generare emissioni così . I dati raccolti dagli osservatori radio rivelano che la stella in questione presenta dinamiche energetiche impreviste, suggerendo l’esistenza di una sorgente energetica straordinaria.

Implicazioni per la ricerca

Questa scoperta inattesa ha il di riscrivere le conoscenze consolidate nel campo dell’astrofisica, aprendo nuovi orizzonti nella comprensione delle stelle e delle forze che regolano il cosmo. Gli astronomi continuano a studiare attentamente questa stella per determinare l’origine e la natura di questi segnali radio misteriosi.

Una minuscola stella dall’altro lato dell’Universo sta inviando potenti segnali radio alla Terra

Una piccola stella situata ai confini dell’universo osservabile sta emettendo segnali radio anomali: gli scienziati sono al lavoro per comprendere l’origine di questo misterioso fenomeno, che potrebbe riscrivere le attuali teorie sull’evoluzione e il comportamento delle stelle

Ai confini dell’universo osservabile, una piccola stella sta inviando segnali radio talmente potenti da sorprendere l’intera comunità scientifica. Gli attuali modelli astrofisici non prevedevano che un oggetto celeste di queste dimensioni potesse generare emissioni così intense, eppure i dati raccolti dagli osservatori radio raccontano una storia diversa. Questa scoperta inattesa sta già mettendo in discussione le conoscenze consolidate sul comportamento delle stelle e sulle dinamiche energetiche che regolano il cosmo.

Gli strumenti più avanzati hanno captato segnali radio distintivi, talmente potenti da suggerire l’esistenza di una sorgente energetica estremamente intensa. Ciò che sorprende gli astronomi è che la stella…

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Guida al backup: importanza e modalità su Android, iPhone, PC e Mac

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Cos’è un backup e perché è importante farlo

Il è una copia di sicurezza dei dati di un dispositivo, conservata in un luogo sicuro per poter ripristinare informazioni perse. È cruciale per proteggere i dati da situazioni avverse come guasti hardware, furti o attacchi malware (es. ransomware). Un efficace sistema di backup può fare la differenza in caso di emergenze.

Strategie di backup

Esistono diverse strategie di backup, tra cui il salvataggio su cloud, come Google Drive o iCloud, e il backup su supporti fisici, come chiavette USB o dischi rigidi esterni. Queste opzioni permettono di scegliere l’approccio più adatto alle proprie esigenze.

Strumenti per il backup

I sistemi operativi moderni, come Windows, macOS, e iOS, offrono strumenti integrati per automatizzare il processo di backup, facilitando la gestione dei dati. Utilizzando questi strumenti, è possibile pianificare backup regolari e garantire che i dati siano sempre protetti.

Cos’è un backup, perché è importante e come farlo su Android, iPhone, PC e Mac

Il backup è una copia di sicurezza dei dati presenti su un dispositivo, che viene conservata in un luogo sicuro, così da poter ripristinare eventuali informazioni che vengono perse. Se il vostro , tablet o computer dovessero rompersi, essere rubati o smarriti o, ancora, essere colpiti da un malware (ad esempio un ransomware), il backup potrebbe letteralmente salvarvi da una situazione che, definire incresciosa, è un eufemismo. Esistono diverse strategie di backup, tra cui il salvataggio su cloud (come Google Drive o iCloud) e quello su supporti fisici (quindi tramite l’uso di chiavette USB, dischi rigidi esterni, schede SD, etc.). I sistemi operativi moderni, come Windows, macOS, Android e iOS, offrono strumenti integrati per automatizzare il processo di backup e semplificarne la gestione.

Cos’è un backup e come farlo

Cos’è un backup e perché è importante farlo

Abbiamo detto che per backup intendiamo una copia di sicurezza dei file di un dispositivo salvata in una posizione sicura, distinta da quella originale che serve a ripristinare i dati in caso di perdita. significa che, se il…

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Cos’è, come funziona e il suo potenziale rivoluzionario per la medicina e la ricerca

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Evoluzione della Stampa 3D

Negli ultimi anni, la stampa 3D ha registrato notevoli progressi, entrando in un campo innovativo chiamato biostampa 3D. Questa tecnologia si propone di rivoluzionare la grazie alle sue applicazioni nella medicina rigenerativa, nello sviluppo di farmaci e nella di carne sintetica.

Riferimenti Storici

La biostampa 3D è vista come una continuazione della rivoluzione iniziata nel 1455 con la pubblicazione della Bibbia da di Johann Gutenberg, che ha trasformato il nostro modo di comunicare. Oggi ci troviamo di fronte all’opportunità di stampare organi umani, un traguardo impensabile fino a pochi anni fa.

Processo di Biostampa

Il processo di biostampa 3D utilizza la produzione additiva, partendo da file digitali per combinare cellule e biomateriali. Questi materiali, noti come bioinchiostri o bioink, permettono la creazione di strutture in grado di sostituire organi e tessuti danneggiati.

Sfide e Potenzialità

Nonostante la biostampa 3D rappresenti un campo emergente e promettente, ci sono numerosi limiti tecnici e scientifici da superare per ottenere tessuti identici a quelli fisiologici. Tuttavia, i progressi in settore continuano a stimolare la speranza per il futuro della medicina.

cos’è, come funziona e come promette di rivoluzionare la medicina e la ricerca

Credit: Philip Ezze, via Wikimedia Commons

Negli ultimi anni, la stampa 3D ha compiuto enormi progressi e, se ci aggiungiamo il prefisso “bio”, apriamo la porta verso un mondo straordinario: la biostampa 3D, una tecnologia che promette di trasformare il futuro della medicina con applicazioni nella medicina rigenerativa, nello sviluppo di farmaci e nella produzione di carne sintetica. Nel 1455 Johann Gutenberg, un tipografo tedesco, pubblicò una versione della Bibbia che segnò una rivoluzione nel nostro modo di vivere. Sono trascorsi quasi 600 anni da quel primo stampato in Europa, e oggi ci troviamo alle soglie di un’altra rivoluzione: la possibilità di stampare il primo organo umano. Il processo in esame si basa sulla produzione additiva partendo da un file digitale per poi coinvolgere una combinazione di cellule e biomateriali, i bioinchiostri o bioink per generare strutture, per esempio, in grado di sostituire organi e tessuti danneggiati. La biostampa 3D è un campo emergente e promettente, e sebbene ci siano ancora molti limiti tecnici e scientifici da superare per ottenere tessuti identici a quelli fisiologici, i progressi…

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Torna il momento di scrivere la lista dei desideri: le stelle cadenti sono di nuovo tra noi!

Eclissi e Meteore

Dopo l’eclissi totale di Luna, gli appassionati di astronomia possono prepararsi per il picco delle stelle , noto come Idridi di marzo, che si verificherà tra il 14 e il 15 marzo. Questo sciame, sebbene poco conosciuto, merita attenzione e offre l’opportunità di esprimere sotto il cielo notturno.

Osservazione

Le meteore dell’Idra attraverseranno il cielo con una velocità di 43 km/s, mostrando una luminosità media con circa 3-4 apparizioni orarie. Tuttavia, la presenza della Luna, ancora molto luminosa, potrebbe ostacolare la visione, rendendo necessario trovare un luogo buio per godere appieno dello spettacolo.

Punto di origine

Il radiante di questo sciame si trova nella costellazione dell’Idra, e l’osservazione sarà particolarmente favorevole nella notte del 14 marzo 2025, verso le 23.30. Prepararsi dunque con una di desideri è una tradizione che accompagnerà questa esperienza astronomica.

Prepariamo una lunga lista di desideri, tornano le stelle cadenti!

Con l’eclisse totale di Luna ancora negli occhi, prepariamoci ad una pioggia di stelle cadenti: nella notte tra il 14 e il 15 di questo mese, infatti, saranno al picco le Idridi di marzo. Tutti pronti con una lunga lista di desideri

Canva

Ancora emozionati per la visione dello splendido spettacolo dell’eclissi totale di luna, non manchiamo la notte tra il 14 e il 15 di questo mese: saranno infatti al picco le stelle cadenti Idridi di marzo. Tutti pronti con una lunga lista di desideri!

Come spiega l’UAI, verso la metà del mese, precisamente tra il 14 e il 15 marzo, sarà il delle Idridi di marzo, uno sciame poco conosciuto ma meritevole di attenzione (nella mappa il cielo del 14 marzo 2025 alle 23.30 circa).

stelle cadenti idridi di marzo 2025stelle cadenti idridi di marzo 2025

©Stellarium

Le meteore, infatti, attraverseranno la costellazione dell’Idra con velocità moderata (43 km/s) e luminosità media, offrendo 3-4 apparizioni orarie. Di certo la Luna ancora molto visibile potrebbe essere di intralcio all’osservazione, ma il radiante, ovvero il punto da cui…

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La modalità scura degli smartphone: risparmia davvero batteria? Scopri la verità in questo studio!

Risparmi energetici della Dark Mode

Uno studio della Purdue University ha rivelato che la Dark Mode, quando utilizzata su con schermo OLED, può portare a significativi risparmi energetici. Questa funzione non solo migliora l’estetica del dispositivo, ma contribuisce anche a ridurre il consumo di batteria, e di conseguenza l’impatto ambientale. La sottolinea l’importanza di tale modalità come piccolo passo verso una maggiore sostenibilità.

Impatto della Dark Mode sulla batteria

La Dark Mode è diventata comune su smartphone, computer e applicazioni. Secondo i risultati, l’efficacia del energetico varia a seconda dell’intensità della luminosità dello schermo e del tipo di contenuti visualizzati. L’adozione di questa modalità può prolungare la durata della batteria, rendendo i dispositivi più efficienti e contribuendo a una minore necessità di ricarica, con effetti positivi a lungo termine sull’ambiente.

La modalità scura nello smartphone fa davvero risparmiare batteria? Lo studio che svela la verità

La modalità scura aiuta a risparmiare batteria? Uno studio della Purdue University svela il reale risparmio energetico della funzione e il suo impatto ambientale

©Purdue University

Fonte: https://www.wired.it/mobile/smartphone/2021/08/02/quanta-batteria-risparmia-modalita-scura/

La Dark Mode, o modalità scura, è diventata sempre più popolare negli ultimi anni, e non solo per una questione di stile. Secondo uno studio condotto nel 2021 dalla Purdue University, questa funzione, quando utilizzata su dispositivi con schermo OLED, può portare a notevoli risparmi energetici, contribuendo così alla riduzione dell’impatto ambientale. In questo articolo analizzeremo i risultati di questa ricerca e vedremo come l’adozione della dark mode possa essere un piccolo ma significativo passo verso un futuro più .

Dark mode e batteria: quanto si risparmia davvero?

L’uso della dark mode si è ormai diffuso su smartphone, computer e applicazioni. Ma il suo impatto sulla durata della batteria è il…

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Scopri cos’è il Codex Gigas: il misterioso “Libro del Diavolo” e la sua affascinante storia.

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Descrizione del Codex Gigas

Il , o "Bibbia del Diavolo", è il manoscritto medievale più grande e pesante conosciuto, con dimensioni di 92 cm di altezza, 50 cm di larghezza e 22 cm di spessore, per un peso di circa 75 kg. Si ritiene che sia stato creato nel XIII secolo nel monastero benedettino di Podlažice, in Boemia (oggi Repubblica Ceca).

Leggenda e Teorie

Il soprannome "Bibbia del Diavolo" deriva da una rappresentazione di Satana presente nel testo. Secondo una leggenda, un monaco boemo avrebbe stipulato un patto con il diavolo per completare l’enorme tomo in una sola notte. Tuttavia, recenti analisi hanno contestato questa storia folkloristica.

Contenuto del Codex

Inizialmente, il Codex Gigas conteneva 320 pergamene, ma otto di esse sono state rimosse in epoche successive. Il manoscritto include l’intera versione in latino della Bibbia, ad eccezione degli Atti degli Apostoli. La sua grandezza e il contenuto lo rendono un’opera di notevole interesse storico e culturale.

ecco cos’è il Codex Gigas

Il Codex Gigas (anche conosciuto come “Bibbia del Diavolo”) è il manoscritto medievale più grande e pesante ad oggi conosciuto. Misura 92 centimetri di altezza per 50 di larghezza e 22 di spessore, e il suo peso complessivo è di circa 75 chilogrammi! Si pensa che il testo sia stato scritto nel XIII secolo presso il monastero benedettino di Podlažice, in Boemia (odierna Repubblica Ceca). Il soprannome esoterico di testo è legato ad una particolare rappresentazione di Satana al suo interno: secondo la leggenda, un monaco boemo avrebbe fatto un patto col diavolo per riuscire a questo enorme tomo tutto in una notte… anche se recenti analisi sul testo hanno smentito questa folkloristica teoria.

Si ritiene che il testo sia stato realizzato nel XIII secolo nel monastero benedettino di Podlažice, in Boemia (attuale Repubblica Ceca). Si tratta di un volume dalle enormi dimensioni e inizialmente conteneva 320 pergamene, anche se 8 di queste furono rimosse da altri monaci in epoche successive. Il testo contiene l’intera versione in latino della Bibbia, esclusi gli Atti degli Apostoli e il…

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