Amminoglicosidi: Efficaci Antibiotici Contro le Infezioni Batteriche Gravi
Gli [amminoglicosidi](https://www.my-personaltrainer.it/salute-benessere/amminoglicosidi.html) rappresentano una classe di antibiotici di primaria importanza nel trattamento di infezioni batteriche severe, in particolare quelle causate da batteri Gram-negativi come *Pseudomonas aeruginosa*. Nonostante non siano tra gli antibiotici di più recente sviluppo, rimangono una scelta terapeutica affidabile.
Indice Articolo
# Meccanismo d’Azione e Sinergia
Questi antibiotici, di origine naturale o semisintetica, sono derivati dagli actinomiceti e agiscono inibendo la sintesi proteica batterica. La loro efficacia viene ulteriormente potenziata quando utilizzati in combinazione con altre classi di antimicrobici. Molto spesso, l’effetto risultante dalla combinazione di amminoglicosidi con antibiotici che agiscono sulla parete cellulare come i β-lattamici è superiore alla somma dei singoli effetti.
# Applicazioni Terapeutiche
Gli amminoglicosidi sono indicati per il trattamento di varie infezioni gravi, tra cui: – Infezioni addominali e del tratto urinario
– Infezioni cutanee complicate
– Osteomieliti
– Gravi infiammazioni pelviche
– Batteriemie
– Congiuntiviti
– Otiti
– Sepsi neonatale
– Endocarditi
# Struttura e Classificazione degli Amminoglicosidi
Gli amminoglicosidi sono caratterizzati da una struttura centrale costituita da zuccheri amminici legati glicosidicamente a un amminociclitolo dibasico. Questi composti contenenti un cicloalcano con almeno tre gruppi idrossilici mostrano una forte affinità per gli acidi nucleici e, in ambiente biologico, sono principalmente protonati.
Gli amminoglicosidi si suddividono in base al modello di sostituzione del ciclotolo in diverse sottoclassi, tra cui la deossistreptamina 4,5-disostituita (es. neomicina) e la deossistreptamina 4,6-disostituita (es. gentamicina e kanamicina).
La [neomicina](https://www.farmacista33.it/neomicina-ts/farmacia/news-40305.html), isolata per la prima volta nel 1949 da *Streptomyces fradiae* e *Streptomyces albogriseus*, mostra un’eccellente attività contro i batteri Gram-negativi e parzialmente contro quelli Gram-positivi.
La [gentamicina](https://www.humanitas.it/enciclopedia/schede-approfondite/farmaci/gentamicina/), prodotta da *Micromonospora purpurea*, è ampiamente utilizzata per trattare diverse infezioni gravi grazie alla sua attività contro batteri Gram-positivi e Gram-negativi.
Gentamicina: Meccanismo d’Azione nelle Infezioni Gravi
La gentamicina è spesso impiegata per il trattamento tempestivo di infezioni gravi come setticemia, meningite, bronchite, e polmonite. Il suo rapido effetto battericida e i bassi livelli di resistenza la rendono un’opzione terapeutica preziosa.
# Generazioni di Amminoglicosidi
Gli amminoglicosidi sono suddivisi in quattro generazioni, partendo dalla streptomicina (Generazione I) fino alla più recente plazomicina (neoglicosidi). La gentamicina si colloca nella Generazione II assieme a farmaci come tobramicina, amikacina, netilmicina e sisomicina.
# Fasi del Meccanismo d’Azione
Il meccanismo d’azione della gentamicina include diverse fasi. Inizialmente, il farmaco aumenta la permeabilità della membrana batterica legandosi elettrostaticamente a componenti caricati negativamente. Segue una fase dipendente dall’energia che porta alla rottura della membrana esterna e all’assorbimento del farmaco.
Una volta all’interno della cellula batterica, la gentamicina si lega a specifiche porzioni di RNA, causando un’errata lettura del codice genetico e l’inibizione della sintesi proteica. Questo processo porta alla traduzione errata delle proteine, danneggiando la membrana citoplasmatica e accelerando la morte cellulare.
Conclusione
Comprendere a fondo il meccanismo d’azione e l’efficacia degli amminoglicosidi, in particolare della gentamicina, è cruciale per ottimizzare l’uso di questi antibiotici nel trattamento delle infezioni gravi. Per una panoramica completa sugli antibiotici e le infezioni batteriche, [consulta i nostri articoli](https://www.webmd.com/drugs/2/index).