La molecola di Atropina: Origine Naturale e Struttura
L’atropina è un alcaloide tropanico di origine naturale, presente in molte piante della famiglia delle Solanaceae, in particolare, dall’Atropa belladonna da cui prende il nome. Questo composto può essere letale, analogamente ad Atropos, una delle tre Parche della mitologia greca.
La Struttura dell’Atropina
L’atropina possiede un carbonio chirale e si presenta in forma di enantiomero D ed L. La forma naturale è racemica, con il 50% di isomero D e il 50% di isomero L, ma solo la forma L è farmacologicamente attiva.
Sintesi dell’Atropina
La sintesi dell’atropina avviene attraverso la reazione di esterificazione tra la tropina e l’acido tropico in presenza di acido cloridrico. La biosintesi parte dalla fenilalanina, seguita da una serie di reazioni che portano alla formazione dell’atropina.
Ruolo e Applicazioni
L’atropina agisce come antagonista dell’acetilcolina per i recettori muscarinici, bloccandone gli effetti in diversi tessuti. Viene utilizzata prima dell’anestesia per ridurre le secrezioni di muco, durante interventi chirurgici per mantenere il battito cardiaco regolare e come antidoto per alcuni insetticidi.
In campo oftalmico, l’atropina è impiegata per dilatare la pupilla e consentire la diagnosi delle patologie oculari.
In sintesi, l’atropina ha diverse applicazioni farmacologiche e terapeutiche, grazie alle sue proprietà spasmolitiche e antidotiche, rendendola un composto di grande interesse nella pratica medica e farmaceutica.