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Clorofilla: struttura, funzioni

La Clorofilla: struttura e funzioni

La clorofilla è un composto chelante si trova grana dei cloroplasti delle cellule vegetali e in tutti gli organismi che compiono la fotosintesi. Venne isolata per la prima volta 1817 dai chimici francesi Joseph Bienaimé Caventou e Pierre Joseph Pelletier, nel corso dei loro studi sugli alcaloidi. Si pensava inizialmente che la clorofilla fosse un singolo composto, ma solo nel 1912 il chimico tedesco Richard Martin Willstätter dimostrò che la clorofilla è costituita da miscela di due composti denominati clorofilla a e clorofilla b.

La clorofilla è composta da una porfirina che presenta quattro atomi di azoto legati a un ione metallico centrale di magnesio. La clorofilla ha un ruolo fondamentale nella fotosintesi, processo attraverso il quale a partire dall’anidride carbonica presente nell’atmosfera e dall’acqua metabolica si ottengono sostanze organiche come il glucosio, fondamentale per la vita delle piante. La reazione di fotosintesi produce anche ossigeno molecolare, essenziale per la respirazione e per il mantenimento della vita sulla Terra.

Durante la fotosintesi, la clorofilla assorbe l’energia dalla luce solare. L’energia chimica immagazzinata dalla fotosintesi in carboidrati permette lo svolgimento di reazioni biochimiche negli organismi degli esseri viventi. La clorofilla assorbe la radiazione blu e quella rossa, riflettendo le radiazioni che hanno una lunghezza d’onda compresa tra 500 e 600 nm, corrispondenti al colore verde. A causa della sua intensa colorazione verde, la clorofilla è utilizzata come colorante in saponi, oli, cere e nel settore dolciario.

Inoltre, la clorofilla svolge un ruolo cruciale nel trasferimento di elettroni durante la fotosintesi. Quando assorbe l’energia luminosa, un elettrone della clorofilla viene eccitato a un livello energetico superiore. Questo elettrone viene quindi trasferito a un’altra molecola, innescando una catena di trasferimenti di elettroni che culmina con il trasferimento di un elettrone all’anidride carbonica. La clorofilla che ha perso un elettrone può accettarlo da un’altra molecola, completando il processo.

In conclusione, la clorofilla è un elemento fondamentale per la vita delle piante e per l’ecosistema nel suo complesso, svolgendo un ruolo cruciale nella fotosintesi e nella produzione di ossigeno.

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