back to top

Argentometria

L’argentometria è una tecnica analitica volumetrica utilizzata per la determinazione degli ioni cloruro, bromuro, ioduro e pseudoalogeni come il tiocianato. Questa tecnica può essere impiegata anche per la determinazione di anioni che formano sali insolubili con lo ione argento, come fosfato, arseniato e cromato. L’argentometria fa parte delle titolazioni per precipitazione, utilizzando come titolante il nitrato di argento e il cromato di potassio come indicatore.

Soluzioni utilizzate nell’argentometria

Le due soluzioni principali impiegate nell’argentometria sono il nitrato d’argento e il tiocianato di potassio. La soluzione di nitrato d’argento a concentrazione nota può essere preparata sciogliendo il solido in acqua distillata. Per la soluzione di tiocianato di potassio, si pesa il sale seccato e lo si porta a volume con acqua.

La soluzione di tiocianato di potassio deve essere standardizzata con una soluzione di nitrato di argento a titolo noto. Si aggiunge un indicatore e si titola lentamente con la soluzione di KSCN.

Applicazioni dell’argentometria

L’applicazione principale dell’argentometria è la determinazione dei cloruri attraverso metodi come il metodo di Mohr e il metodo di Volhard. Questa tecnica può essere impiegata anche per altri alogenuri e anioni che reagiscono con l’argento per formare precipitati insolubili.

Per ottenere risultati accurati, è fondamentale seguire scrupolosamente le procedure di preparazione delle soluzioni e di titolazione durante l’argentometria.

Metodi per la determinazione di solubilità del cloruro di argento e cromato di argento

Il metodo di Mohr, ideato da Karl Friedrich Mohr, coinvolge il nitrato di argento come titolante e il cromato di potassio come indicatore. Quando presente cloruro, si forma il cloruro di argento che appare di colore bianco, mentre il punto finale della titolazione è segnato dalla precipitazione del cromato di argento, di colore rosso. Questa tecnica si basa sulla solubilità di AgCl, che viene calcolata considerando l’equilibrio eterogeneo.

Per calcolare la solubilità di AgCl, si utilizza l’equilibrio AgCl (s) ⇄ Ag⁺(aq) + Cl⁻(aq). Sostituendo i valori noti nel prodotto di solubilità, otteniamo un risultato di 1.3 x 10^-5 M. Per il cromato di argento, si considera l’equilibrio Ag₂CrO₄ (s) ⇄ 2 Ag⁺(aq) + CrO₄²⁻(aq). Sostituendo i valori noti, si calcola una solubilità di 6.7 x 10^-5 M.

Metodo di Volhard per la determinazione dei cloruri

Il metodo di Volhard è un altro approccio utilizzato in chimica analitica per determinare i cloruri. Questo metodo prevede l’utilizzo di una retrotitolazione con tiocianato di potassio. In questa procedura, si aggiunge un eccesso di nitrato di argento alla soluzione contenente i cloruri, precipitando l’AgCl, seguito dall’aggiunta di un sale solubile di Fe³⁺. Si titola l’eccesso di Ag⁺ con una soluzione standardizzata di KSCN secondo la reazione: Ag⁺(aq) + SCN⁻(aq) → AgSCN(s).

Aggiungendo un sale solubile di Fe³⁺, come il nitrato di ferro(III), il tiocianato reagisce con il ferro(III) formando il complesso [FeSCN]²⁺ di colore rosso sangue. Questo metodo fornisce un’alternativa per la determinazione accurata dei cloruri in una soluzione.

Articolo precedente
Articolo successivo

Leggi anche

I frammenti di DNA più antichi mai scoperti rivelano informazioni sorprendenti su circa 2 milioni di anni.

I frammenti di DNA più antichi mai scoperti risalgono a circa 2 milioni di anni fa e appartengono a diverse specie di alberi, piante,...

Pteridina : studiata per il suo potenziale utilizzo nella ricerca scientifica

La pteridina è un composto eterociclico aromatico presente nei sistemi biologici, che ha attirato l'attenzione per il suo ruolo in diverse funzioni biologiche. Con...

Proteina Z: un focus sulle sue funzioni e importanza nel contesto biologico

La proteina Z (PZ) è una proteina K-dipendente che presenta una somiglianza con altri fattori legati alla vitamina K, quali la proteina C, la...
è in caricamento