Come calcolare la costante di equilibrio a diverse temperature
Per determinare la costante di equilibrio a temperature diverse, è fondamentale considerare le variazioni termodinamiche del sistema. In una situazione di equilibrio, la costante K non è influenzata da cambiamenti di concentrazione, pressione, volume o dalla presenza di un catalizzatore, ma solo dalla temperatura.
Il valore della costante di equilibrio viene espresso sperimentalmente a una specifica temperatura. Quando si desidera valutare le condizioni di equilibrio a una temperatura diversa, è necessario eseguire il calcolo della costante in base alle variazioni termodinamiche.
Equazione dell’energia libera
L’energia libera di Gibbs, indicata con ΔG, può essere definita come ΔG = ΔH – Δ(TS), dove ΔH denota l’entalpia e ΔS l’entropia. Utilizzando il Primo Principio della termodinamica, si ha ΔH = TΔS + VΔp. Sostituendo questo valore nell’equazione dell’energia libera, si ottiene ΔG = VΔp – SΔT.
Se consideriamo un processo a temperatura costante, l’equazione si semplifica in ΔG = VΔp. Nel caso di solidi e liquidi, la variazione di pressione può essere trascurata, mentre per un gas tale variazione diventa significativa.
Per un gas ideale, vale l’equazione pV = nRT, quindi V = nRT/p. Sostituendo questo valore nella formula dell’energia libera, si ottiene ΔG = nRT/p Δp, che integrando fornisce ΔG = nRT ln(pf/pi).
Relazione con la costante di equilibrio
La relazione ottenuta per Kp può essere estesa anche a Kc, evidenziando la dipendenza dell’energia libera da pressione e temperatura. La variazione dell’energia libera di una reazione, ΔG, può essere interpretata come la differenza tra l’energia libera dei prodotti e quella dei reagenti.
Ad esempio, considerando un equilibrio gassoso come la decomposizione di N2O, il calcolo della costante di equilibrio Kp a diverse temperature può essere determinato tramite considerazioni termodinamiche. A 40°C si potrebbe ottenere un valore di 7.9 · 10^34 partendo da una costante di 1.8 · 10^36 a 25°C.