Indicatori redox: caratteristiche e esempi
Le titolazioni ossidimetriche giocano un ruolo fondamentale nelle analisi volumetriche a causa del loro coinvolgimento di indicatori redox. Queste titolazioni si basano su reazioni di ossidoriduzione, in cui avviene uno scambio di elettroni tra un agente titolante a concentrazione nota e l’analita.
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Caratteristiche degli indicatori redox
La scelta degli indicatori redox è cruciale poiché devono avere un potenziale di ossidazione intermedio tra quello del titolante e quello dell’analita. Inoltre, devono manifestare una variazione di colore netta e facilmente individuabile. Gli indicatori redox devono presentare una variazione del potenziale elettrodico vicino al punto equivalente, simile agli indicatori acido-base. Questi indicatori devono essere in grado di stabilire un equilibrio di tipo:
Inox + n e– ⇄ Inred
.Tipologie di indicatori
Esistono diverse tipologie di indicatori redox. I titolanti indicatori sono di colore intenso e caratteristico, permettendo una colorazione evidente anche con una singola goccia in eccesso dopo il punto equivalente. Gli indicatori interni reagiscono con il titolante solo quando tutto l’analita ha reagito con il titolante, mostrando un cambiamento di colore. Gli indicatori esterni, invece, segnalano il raggiungimento del punto equivalente tramite un cambiamento fisico o chimico con l’analita.
Il metodo più accurato per individuare il punto equivalente di una titolazione ossidimetrica è attraverso l’approccio potenziometrico, che implica la misura della f.e.m. tra un elettrodo di riferimento e un elettrodo indicatore durante la titolazione. Questo metodo consente di ottenere il punto equivalente anziché il punto finale.
Esempi di indicatori redox
Un esempio di indicatore redox è la ferroina, [Fe(o-phen)3]2+, che cambia colore da blu a rosso ed è utilizzata nella titolazione del ferro (II) o del cerio (IV). Altri esempi includono la difenilammina, impiegata nella determinazione del ferro (II) con bicromato, e il blu di metilene, che si presenta blu in ambiente ossidante e incolore in ambiente riducente, utilizzato nella reazione di ossidazione del glucosio in presenza di NaOH.
In conclusione, gli indicatori redox sono fondamentali nelle titolazioni ossidimetriche, permettendo di individuare con precisione il punto equivalente e garantendo l’accuratezza nell’analisi volumetrica.