Esercizi svolti sulla precipitazione frazionata
La precipitazione frazionata si verifica quando più sostanze scarsamente solubili presenti in una soluzione precipitano in tempi successivi. Un esempio di questo fenomeno è la determinazione dei cloruri tramite il metodo di Mohr, in cui si aggiunge nitrato di argento per precipitare l’alogenuro, utilizzando cromato come indicatore.
Durante questo processo, l’eccesso di ione argentico reagisce con ione cromato presente in soluzione per formare cromato di argento, che è meno solubile del cloruro di argento. Pertanto, la precipitazione del cromato inizia quando la concentrazione dello ione cloruro si è abbassata al punto che [CrO42-] = 7.5∙107 [Cl–]2.
Per calcolare la frazione di cloruro residuo in una titolazione di Mohr, si devono considerare le concentrazioni di ioni presenti nella soluzione. Ad esempio, utilizzando AgNO3 0.12 M su una soluzione contenente Cl– in concentrazione 0.08 M e CrO42- in concentrazione 1.5 ∙10-3 M.
Dall’equilibrio delle concentrazioni e dal prodotto di solubilità del cloruro di argento, si ottiene la concentrazione minima di ione argento affinché possa iniziare la precipitazione del cloruro di argento. Allo stesso modo, si può ricavare la concentrazione di ione argento necessario affinché inizi la precipitazione del cromato di argento. La concentrazione di ione argento necessaria per la precipitazione del cloruro è 20000 volte inferiore rispetto a quella necessaria per la precipitazione del cromato, dimostrando che il cloruro precipita per primo.
Questi esercizi sull’esecuzione pratica della precipitazione frazionata con il metodo di Mohr sono utili per comprendere i principi teorici sottostanti e applicare tali concetti nella pratica analitica.