Titolazioni con EDTA per determinare la durezza dell’acqua: calcoli e procedura
Le titolazioni con EDTA sono procedimenti complessometrici che permettono di determinare ioni metallici presenti in soluzione. In particolare, la durezza totale dell’acqua può essere determinata titolando un’adeguata quantità di acqua con una soluzione standardizzata di EDTA utilizzando l’indicatore Nero eriocromo T.
L’EDTA, acido etilendiamminotetracetico, è un composto solubile in acqua con due doppietti elettronici appartenenti all’azoto. La sua base coniugata è l’etilendiamminotetracetato ed è in grado di formare complessi con ioni metallici come Ca2+, Mg2+ e Fe3+.
La determinazione della durezza totale di un’acqua avviene titolando un’opportuna aliquota con una soluzione standardizzata di EDTA in condizioni specifiche di pH. Questo procedimento permette la determinazione quantitativa degli ioni Ca2+ e Mg2+, rappresentando la durezza in parti per milione (ppm) di carbonato di calcio, trascurando il contributo dei sali di magnesio.
La preparazione di una soluzione standard di EDTA è cruciale per effettuare correttamente la titolazione, utilizzando ad esempio il sale disodico Na2H2EDTA∙ 2 H2O. Durante il procedimento, è importante impiegare un indicatore metallocromico quale il Nero eriocromo T.
Per eseguire correttamente la titolazione e i calcoli successivi, è necessario seguire una procedura dettagliata. Ad esempio, nella procedura standard, vengono addizionati 25.00 mL di acqua a 25 mL di acqua distillata, si aggiungono 5 mL di una soluzione tamponata a pH = 10 e si completa con l’aggiunta di poche gocce di indicatore.
Infine, per eseguire i calcoli relativi alla concentrazione dello ione Ca2+ in termini di ppm di CaCO3, è necessario considerare attentamente la reazione tra EDTA e Ca2+ e seguire i passaggi appropriati.