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Titolazioni conduttimetriche: grafici e punto equivalente

Come Determinare il Punto Equivalente nelle Titolazioni Conduttimetriche

Il Principio delle Titolazioni Conduttimetriche

Le titolazioni conduttimetriche rappresentano un metodo affidabile per individuare il punto equivalente nelle titolazioni volumetriche, specialmente nelle . Questo approccio sfrutta la diversa degli ioni H+ e OH- rispetto agli altri ioni presenti nella soluzione.

Variazione della Conducibilità durante la Titolazione

Durante una titolazione conduttimetrica, si monitora la variazione della conducibilità della soluzione. Prima del punto equivalente, si osserva una diminuzione della conduttanza poiché la specie titolata (come H3O+ o OH-) viene neutralizzata e scompare dalla soluzione. Dopo il punto equivalente, la conduttanza aumenta notevolmente poiché gli ioni titolanti rimasti in soluzione sono liberi di contribuire alla conducibilità. Al punto equivalente, si raggiunge un minimo valore di conduttanza riconoscibile.

Titolazione Acido Forte – Base Forte

Ad esempio, consideriamo una titolazione di una soluzione di HCl con NaOH. Prima del punto equivalente, avviene una graduale sostituzione degli ioni H3O+ con ioni Na+. Durante questa fase, la conduttanza diminuisce regolarmente con l’aggiunta di ciascuna aliquota di titolante. Dopo il punto equivalente, la presenza di ioni OH- ad alta conduttività porta a un incremento evidente della conduttanza ad ogni ulteriore aggiunta di titolante.

Titolazione Acido Debole – Base Forte

Nel caso di un acido debole, come ad esempio HA con NaOH, la conduttanza iniziale della soluzione è bassa a causa della natura dell’acido debole. Durante la titolazione, si verifica un’iniziale diminuzione della conduttanza, seguita da un improvviso aumento dopo il minimo, dovuto all’incremento della degli ioni A- e Na+.

Utilità delle Titolazioni Conduttimetriche

Le titolazioni conduttimetriche rappresentano uno strumento affidabile per identificare il punto equivalente nelle titolazioni acido-base. Il monitoraggio della variazione della conduttanza della soluzione, insieme all’utilizzo dei valori di conducibilità ionica equivalente, consente di determinare con precisione il punto equivalente. Questa metodologia risulta vantaggiosa nel contesto analitico, fornendo risultati accurati e attendibili.

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