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Dissoluzione: aspetti termodinamici

Le dinamiche della dissoluzione di un soluto in un solvente coinvolgono la rottura delle forze attrattive tra le particelle di soluto e solvente. Affinché si crei una soluzione efficace, è essenziale che vi siano forti interazioni intermolecolari tra le due sostanze. Questo significa che le forze di attrazione tra le particelle di soluto e solvente devono essere compatibili.

Processo di Formazione della Soluzione

Perché si formi una soluzione, le particelle di soluto devono separarsi l’una dall’altra, mentre le particelle di solvente devono essere disposte in modo che possano ospitare le particelle di soluto. È fondamentale che avvenga un’interazione efficace tra soluto e solvente per creare una soluzione stabile.

Entalpia ed Entropia

Durante il processo di dissoluzione, le prime due fasi richiedono energia poiché comportano la rottura delle interazioni tra le particelle. Tuttavia, nella terza fase si verifica un rilascio di energia poiché si formano nuove interazioni soluto-solvente. La variazione complessiva dell’entalpia ΔH può essere positiva o negativa a seconda dell’energia rilasciata o assorbita durante il processo.

Per quanto riguarda l’entropia ΔS, la maggior parte dei processi di dissoluzione porta a un aumento del disordine e quindi dell’entropia. Spesso, l’effetto entropico prevale sull’effetto entalpico nel determinare la spontaneità del processo.

Dissoluzione in un Solvente Polare

Nel caso della dissoluzione di un soluto polare in un solvente polare, le variazioni di entalpia giocano un ruolo chiave. Le molecole di soluto e solvente, legate da forti interazioni dipolo-dipolo e legami idrogeno, richiedono energia per essere separate.
Mentre la separazione delle molecole di soluto e solvente inizialmente richiede energia positiva, l’interazione favorevole tra i gruppi polari delle due sostanze porta a una variazione di entalpia negativa per la fase finale.

La variazione complessiva dell’entalpia per il processo è influenzata da queste interazioni, e la combinazione di variazione di entalpia e entropia determina la spontaneità della dissoluzione. In generale, se le interazioni tra soluto e solvente sono simili, l’entropia svolge un ruolo predominante nella spontaneità del processo, mentre interazioni di diversa forza possono influenzare l’entalpia complessiva e la spontaneità della dissoluzione.

L’energia libera di Gibbs: una guida dettagliata

L’energia libera di Gibbs è un concetto fondamentale in chimica fisica, rappresentata dall’equazione ΔG = ΔH – T ΔS

Dissoluzione di un soluto non polare in un solvente polare

Nella dissoluzione di un soluto non polare in un solvente polare, le molecole di soluto non polari sono legate da interazioni di van der Waals deboli, quindi la variazione di entalpia è piccola nella fase 1. Al contrario, le molecole di solvente polare sono tenute insieme da forti interazioni dipolo-dipolo e legami idrogeno, dando una grande variazione di entalpia positiva nella fase 2 (ΔH2 > 0).

Poiché le molecole di soluto non polari non interagiscono fortemente con quelle di solvente polare, la variazione di entalpia negativa nella fase 3 non può compensare la variazione positiva della fase 2. Di conseguenza, la variazione complessiva dell’entalpia è positiva (ΔH1 + ΔH2 + ΔH1 > 0) e, poiché la variazione di entropia non bilancia l’effetto entalpico, l’energia libera è positiva: ΔG = ΔH – T ΔS > 0. Di conseguenza, la dissoluzione non avviene spontaneamente.

Dissoluzione di un soluto non polare in un solvente non polare

Nel caso della dissoluzione di un soluto non polare in un solvente non polare, le variazioni di entalpia nella fase 1 e fase 2 sono entrambe piccole, in quanto le interazioni tra le molecole sono deboli.

Poiché le particelle di soluto e solvente non formano forti interazioni reciproche, anche la variazione di entalpia nella fase 3 è minima. Di conseguenza, la variazione complessiva dell’entalpia è piccola e positiva (ΔH1 + ΔH2 + ΔH1). Con una variazione positiva di entropia, l’energia libera è negativa e il processo avviene spontaneamente.

In conclusione, l’energia libera di Gibbs svolge un ruolo cruciale nell’analisi della spontaneità dei processi chimici, dove il rapporto tra variazioni di entalpia ed entropia determina se una reazione avverrà spontaneamente o meno.

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