Acido fosfomolibdico da fabbrica

Proprietà e Utilizzi dell’Acido Fosfomolibdico in Ambito Industriale

L’acido fosfomolibdico (PMA) rientra nella categoria degli eteropoliacidi, insieme all’acido fosfotungstico e all’acido silicotungstico, ed è impiegato come catalizzatore eterogeneo in vari processi industriali, per via della sua considerata efficienza e compatibilità ambientale.

La sua formula chimica corrisponde a H3PMo12O40, ma è usualmente rinvenuto sotto forma di dodecaidrato H3PMo12O40 · H2O, ottenuto dalla combinazione di 12 molecole di triossido di molibdeno (VI) e una molecola di acido fosforico. Si presenta sotto forma di cristalli rombici gialli o polvere cristallina ed è solubile in solventi polari quali acqua, etanolo ed etere, ma è anche noto per la sua capacità di corroderere i metalli in quanto ossidante.

Tra gli impieghi dell’acido fosfomolibdico rientra la sua utilizzazione nella colorazione Tricromica di Masson, tecnica istologica impiegata per differenziare le fibre di collagene e muscolari all’interno di sezioni di tessuto. Trova impiego anche nella cromatografia su strato sottile in veste di fase mobile per la visualizzazione di alcoli, fenoli, alcheni e vari composti carbonilici.

In aggiunta, l’acido fosfomolibdico viene soggetto a riduzione per produrre il blu di molibdeno, impiegato nel rilevamento spettrofotometrico nell’analisi dell’ortofosfato in campioni d’acqua. Viene utilizzato anche come reagente per la determinazione colorimetrica dei derivati fenotiazinici e come precursore per la sintesi di compositi di ossido di grafene, nanotubi di carbonio e composti di molibdeno.

Infine, l’acido fosfomolibdico trova applicazione come catalizzatore in diverse reazioni, incluse la sintesi delle chinoline sostituite, la deidrogenazione dell’acido isobutirrico e l’idrolisi della cellulosa microcristallina.

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