Valutazione dei valori nutrizionali e qualità degli alimenti: importanza e tecniche di analisi
L’analisi degli alimenti è volta a garantire la qualità e la conformità ai requisiti normativi nazionali e internazionali, nonché all’etichettatura dei nutrienti. Questa pratica mira a caratterizzare i prodotti alimentari in termini di composizione chimica, sicurezza, tracciabilità, percezione sensoriale e valore nutrizionale.
Le ricerche sull’analisi degli alimenti si concentrano sul valore nutrizionale, sulla freschezza, sugli additivi, sui componenti tossici e sull’effetto di lavorazione o conservazione sulla composizione e sulla qualità microbiologica degli alimenti.
È possibile monitorare gli indicatori di qualità e i contaminanti come pesticidi, micotossine, allergeni, additivi, antibiotici e ormoni. Le tecniche di analisi comuni includono la spettrometria di massa, la cromatografia liquida e gassosa, l’elettroforesi capillare, la spettroscopia infrarossa e la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare. Inoltre, vengono utilizzati approcci metodologici di origine biologica come la reazione a catena della polimerasi e il test di immunoassorbimento enzimatico.
La legislazione stabilisce limiti massimi di residui (MRL) per pesticidi tollerati negli alimenti, incoraggiando l’uso di tecniche avanzate come la cromatografia liquida ad altissime prestazioni.
La complessità della matrice alimentare richiede specifiche procedure di preparazione del campione prima dell’analisi, come la microestrazione in fase solida, diventata uno dei metodi di estrazione più utilizzati.
Per informazioni approfondite sull’analisi degli alimenti e sulla valutazione dei valori nutrizionali e della qualità, è possibile consultare [nome sito web] e [nome sito web].