Dimeri Covalenti e Non Covalenti: Omomeri ed Eterodimeri
I dimeri rappresentano oligomeri composti da due monomeri, che possono essere sia uguali che diversi, legati insieme attraverso legami covalenti o interazioni intermolecolari. La classificazione dei dimeri può distinguere tra omodimeri (composti da due monomeri identici) e eterodimeri (composti da due monomeri differenti).
Inoltre, i dimeri possono essere suddivisi in dimeri covalenti e dimeri non covalenti.
Dimeri Covalenti
Un esempio di dimeri covalenti è rappresentato dalla dimerizzazione di due diamminocarbeni, la quale si concretizza attraverso la reazione:
2 C(NR2)2 → R2NC=C(NR2)2
Analogamente, la dimerizzazione del ciclopentadiene mediante la reazione di Diels-Alder genera il diciclopentadiene:
2 C5H6 → C10H12
I dimeri covalenti possono anche derivare dalla dimerizzazione di radicali, come mostrato dalla reazione:
R∙ + R∙ → R-R
Inoltre, le molecole biatomiche come l’azoto e l’ossigeno possono essere considerate dimeri covalenti.
Dimeri Non Covalenti
Un esempio di dimeri non covalenti è rappresentato dall’acido acetico, il quale, in fase gassosa, dimerizza tramite legami a idrogeno. Inoltre, anche il cloruro di alluminio può essere considerato come dimero non covalente.
In ambito biologico, molte molecole, come i disaccaridi, sono considerate dimere nonostante la loro stechiometria, in quanto derivano da una reazione di condensazione con espulsione di una molecola di acqua e la formazione del legame glicosidico. Ad esempio, dalla condensazione di due molecole di α-D-glucosio si ottiene il maltosio.
In conclusione, i dimeri, che possono essere covalenti o non covalenti, rappresentano importanti strutture molecolari con diverse applicazioni sia in ambito chimico che biologico.