Lega β-Ti3Au: leghe del titanio, prospettive

Le leghe costituite da titanio e oro  come β-Ti3Au hanno da sempre mostrato un carico di snervamento, resistenza alla trazione e durezza maggiori rispetto a quelli di ciascuno dei metalli costituenti.

I ricercatori della Rice University di Houston nel 2016 hanno scoperto che un composto intermetallico, ovvero un composto avente formula generale A3B.  A è un metallo di transizione e B un qualunque altro elemento e una struttura specifica, ovvero il β-Ti3Au è fino a quattro volte più dura del titanio. Ciò è imputabile all’elevata densità degli elettroni di valenza e alla ridotta lunghezza di legame.

Il basso coefficiente di attrito e di usura del materiale, unitamente alla sua biocompatibilità lo ha reso adatto per applicazioni nel campo ortopedico e odontoiatrico.

La lega β-Ti3Au è ottenuta ad alte temperature con formazione di una struttura cristallina cubica quasi pura. Diversamente  avviene per la struttura α che è ottenuta a basse temperature e presenta la stessa durezza del titanio.

Ti3Au

Nella migliore tradizione delle scoperte chimiche, quella della lega β-Ti3Au, è avvenuta casualmente. Il team di ricercatori stava infatti conducendo esperimenti per ottenere sostanze magnetiche da materiali non magnetici testando vari rapporti tra titanio e oro.

Leghe del titanio

Il titanio è un elemento che ha caratteristiche peculiari quali resistenza, scarsa tendenza all’ossidazione, bassa densità, biocompatibilità e capacità di legarsi.

Il Ti e sue leghe, originariamente utilizzati in aeronautica, divennero di grande interesse nel campo biomedico, grazie alle loro proprietà. Hanno infatti elevata biocompatibilità,  possibilità di legarsi ai materiali ceramici e capacità di integrarsi con i tessuti.

Il titanio è pertanto utilizzato nelle protesi per il ginocchio e l’anca, viti, placche ossee, pacemaker e come perno negli impianti dentali. Per conferire maggiore durezza al titanio sono state utilizzate leghe metalliche con alluminio o vanadio ma a svantaggio della biocompatibilità.

Solo l’argento e principalmente l’oro non sacrificano la biocompatibilità del titanio.

Prospettive

Il β-Ti3Au è attualmente il materiale biocompatibile più resistente ad oggi conosciuto, esso oltre a essere quattro volte più duro del titanio ha un coefficiente di attrito quattro volte inferiore. Ciò implica una maggiore durata a causa della minore usura. Normali articolazioni sostitutive devono essere sostituite chirurgicamente ogni 10 anni circa mentre l’utilizzo del β-Ti3Au comporta che la sostituzione possa avvenire dopo molto più tempo.

Il materiale potrà probabilmente essere utilizzato anche per la perforazione e altri macchinari pesanti.

 

 

Sullo stesso argomento

Il padre della chimica moderna e la trasformazione delle scienze naturali nel XVIII secolo

Antoine Lavoisier è considerato il padre della chimica moderna le cui scoperte, in campo della chimica sono equivalenti a quelle di Isaac Newton in...

August Kekulé: Un Viaggio Rivoluzionario nella Struttura Molecolare

August Kekulé è un chimico tedesco nato nel 1829, noto soprattutto per aver gettato le basi per la teoria strutturale in chimica organica. Appartenente...

Leggi anche

Il padre della chimica moderna e la trasformazione delle scienze naturali nel XVIII secolo

Antoine Lavoisier è considerato il padre della chimica moderna le cui scoperte, in campo della chimica sono equivalenti a quelle di Isaac Newton in...

Selezione di un Riferimento Primario per le Analisi di Laboratorio

La scelta dello standard primario costituisce il punto di partenza per l’accuratezza di una titolazione. Le titolazioni consentono di conoscere la concentrazione di un...

Metodi alternativi per la determinazione di composti: una guida dettagliata

Gli standard secondari sono sostanze chimiche utilizzate in chimica analitica per determinazioni volumetriche che vengono standardizzate tramite l'uso di uno standard primario. Quindi, gli...