La Leucite: Caratteristiche e Utilizzi
La leucite è uno dei minerali feldspatoidi appartenente al gruppo dei tectosilicati che si forma durante il raffreddamento della lava vulcanica.
Il minerale fu scoperto per la prima volta dal geologo e mineralogista tedesco Abraham Gottlob Werner sul Vesuvio nel 1701. Questo vulcano, noto per un’epica eruzione nel 79 d.C., ha distrutto città come Ercolano, Pompei, Oplontis e Stabia. Il nome “leucite” deriva dal greco λευκός, che significa bianco, in riferimento al colore del minerale.
Diffusione della Leucite
La leucite si trova soprattutto nelle rocce ignee ricche di potassio e povere di silice, spesso associata a minerali come l’olivina, la nefelina, l’augite e la biotite. È diffusa in vari giacimenti in Italia, in particolare a Roccamonfina, Monte Somma e sui Colli Albani. Cristalli incolori si trovano in Germania, mentre grandi monocristalli sono presenti in Brasile. Negli Stati Uniti, in Arkansas, sono stati rinvenuti cristalli scuri singoli e di grandi dimensioni.
Proprietà della Leucite
La leucite è un silicato di potassio e alluminio con formula KAlSiO4. Cristallizza in una struttura cubica ad alte temperature, ma a 700-600°C la sua struttura diventa tetragonale. Questo minerale ha una durezza che varia da 5.5 a 6 nella scala di Mohs e un peso specifico tra 2.4 e 2.5. Può contenere impurezze di metalli alcalini, alcalino-terrosi o metalli di transizione. Il colore della leucite varia dal bianco al grigio, talvolta con tonalità gialle o marroni, ed è raramente incolore.
Utilizzi della Leucite
I cristalli più belli di leucite, soprattutto quelli provenienti dalle località italiane, sono ricercati dai collezionisti. In passato, la leucite veniva utilizzata come fertilizzante per il suo contenuto di potassio. Oggi trova impiego nella preparazione di vetroceramiche utilizzate in vari settori come l’edilizia, il biomedicale, l’elettronico, l’ingegneristico e come complemento d’arredo.