Il ruolo dell’ione manganato nella chimica
L’ione manganato è un anione poliatomico con formula MnO4^2-, in cui il manganese ha un numero di ossidazione di +6. Si tratta della base coniugata dell’ipotetico acido manganico H2MnO4, che è troppo instabile per poter essere isolato.
Acido idrogenomanganico e sue proprietà
L’acido idrogenomanganico HMnO4^-, invece, può esistere in soluzione ed ha un valore di pKa di 7.1, risultando circa 100 volte più basico dell’ione acetato. Nell’ione manganato, il manganese è legato a due atomi di ossigeno tramite legame doppio e a due atomi di ossigeno tramite legame semplice, presentando strutture stabilizzate per risonanza.
Proprietà e sintesi dello ione manganato
I sali contenenti l’ione manganato sono caratterizzati da un colore verde scuro e da un picco di assorbimento a 606 nm. Essi presentano una geometria tetraedrica simile al permanganato, con struttura e solubilità analoghe a solfati e cromati. Tuttavia, a differenza di questi ultimi, il manganato è paramagnetico.
Lo ione manganato è stabile in soluzioni fortemente alcaline a causa della sua solubilità limitata a pH elevati. È presente in soluzioni alcaline contenenti ioni come Na+ e K+ che non formano idrossidi poco solubili.
La sintesi dell’ione manganato può avvenire per riduzione del permanganato in soluzioni con pH superiori a 14, oppure tramite la reazione del biossido di manganese con ossigeno in soluzione alcalina. Inoltre, il manganato di potassio può essere ottenuto dalla reazione tra biossido di manganese, carbonato di potassio e ossigeno.
Disproporzione e usi dell’ione manganato
In presenza di acido cloridrico, l’ione manganato subisce una disproporzione trasformandosi in permanganato e biossido di manganese, con il manganese che assume numeri di ossidazione differenti.
In ambito chimico, i manganati sono impiegati come agenti ossidanti in grado di trasformare alcoli primari in aldeidi e successivamente in acidi carbossilici, nonché alcoli secondari in chetoni.