Metalli di transizione: caratteristiche e composti
I metalli di transizione sono elementi posizionati tra quelli del blocco s e quelli del blocco p della tavola periodica. Tali elementi sono suddivisi in elementi del blocco s e del blocco p detti elementi principali, metalli di transizione, lantanidi e attinidi.
Spesso, sono erroneamente definiti come metalli del blocco d, ossia quei metalli che presentano elettroni nel livello d. Tuttavia, un metallo di transizione è definito come un elemento che può dare uno o più ioni che presentano un orbitale d incompleto.
In base a questa definizione, il scandio e lo zinco, pur appartenendo al blocco d, non sono considerati metalli di transizione. Al contrario, il rame può essere considerato un metallo di transizione in quanto il suo ione Cu2+ ha il livello d incompleto.
Il disaccordo sulla classificazione di questi elementi suggerisce che le differenze tra le categorie non siano chiare.
Proprietà dei metalli di transizione
I metalli di transizione sono malleabili e duttili, conducono il calore e l’elettricità e formano ioni positivi. La possibilità di presentare più numeri di ossidazione è una delle loro caratteristiche principali, come nel caso del ferro che ha numeri di ossidazione variabili.
Composti dei metalli di transizione
I sali dei metalli di transizione possono mostrare comportamenti diversi. Ad esempio, il cloruro di cromo (III) è un composto viola che si scioglie in una soluzione ammoniacale per dare un composto giallo avente formula CrCl3·6NH3, che può essere isolato a seguito dell’evaporazione dell’ammoniaca.
Inoltre, i metalli di transizione formano ioni complessi in cui un ione metallico coordina intorno a sé altre molecole o ioni negativi tramite un legame di coordinazione. Possono dare composti colorati e presentare attività catalitica, come nella sintesi dell’ammoniaca in cui viene usato il ferro o nell’idrogenazione catalitica degli alcheni in cui viene usato il nichel.
In conclusione, i metalli di transizione mostrano una vasta gamma di proprietà e comportamenti, che li rendono oggetto di interesse e studio in diversi ambiti scientifici.