Nitrato di argento: proprietà, sintesi, reazioni e usi
Il nitrato di argento è ampiamente utilizzato nei laboratori chimici e in particolare nelle titolazioni per precipitazione per determinare il cloruro con il metodo di Mohr e di Volhard.
Nel metodo di Mohr il titolante è preparato con una soluzione di nitrato di argento e utilizza il cromato di potassio come indicatore. Mentre nel metodo di Volhard si aggiunge un eccesso di nitrato di argento all’analita e si titola l’eccesso di ioni Ag+ con tiocianato in presenza di ferro(III).
In passato era noto come “caustico lunare” per via della credenza alchemica che associava l’argento alla luna. Al giorno d’oggi, viene anche utilizzato per cauterizzare ferite infette e come antisettico in soluzioni all’1%.
Proprietà
Il nitrato di argento ha formula AgNO3, è un solido cristallino incolore e altamente solubile in acqua. Il suo pH è inferiore a 7.
Sintesi
Il nitrato di argento è sintetizzato facendo reagire l’argento metallico con acido nitrico. A seconda della temperatura e della concentrazione dell’acido, la reazione può generare differenti sottoprodotti.
Reazioni
Il nitrato di argento è un agente ossidante e può subire diverse reazioni, come la decomposizione termica a circa 440°C e la formazione di ossido di argento in ambiente basico. Può anche reagire con il rame, formando cristalli di argento metallico e una soluzione blu di nitrato di rame (II).
Le soluzioni concentrate di nitrato di argento possono causare ustioni, mentre quelle diluite provocano la formazione di una macchia marrone che scompare dopo circa 10 giorni.
In conclusione, il nitrato di argento ha un’ampia gamma di applicazioni in campo chimico e farmaceutico, grazie alle sue diverse proprietà e reattività.