Ossidi: acidi, basici e anfoteri
Gli ossidi rappresentano composti binari costituiti da un elemento e ossigeno. A seconda del comportamento di queste sostanze con l’acqua, possiamo distinguere gli ossidi in tre categorie: ossidi acidi, basici e anfoteri.
Ossidi acidi:
Questi ossidi sono costituiti da non metalli appartenenti ai gruppi 14, 15, 16 e 17. Essi reagiscono con l’acqua per formare acidi e con le basi per produrre sali. Gli ossidi acidi sono considerati acidi di Lewis, in quanto agiscono da accettori di elettroni da una base di Lewis. Alcuni esempi di ossidi acidi sono il CO2, SO3 e P4O10.
Ossidi basici:
Gli ossidi basici sono composti ionici costituiti da metalli dei gruppi 1 e 2 e contengono l’ione O2- che reagisce con l’acqua per formare OH-. Esempi di ossidi basici includono Na2O, CaO e MgO, che interagiscono con l’acqua per formare rispettivamente NaOH, Ca(OH)2 e Mg(OH)2.
Ossidi anfoteri:
Gli ossidi anfoteri possono agire sia da acidi che da basi. Un tipico esempio di ossido anfotero è l’ossido di alluminio Al2O3. In un ambiente acido, l’ossido di alluminio reagisce formando esaacquoalluminio, mentre in ambiente basico si forma tetraidrossialluminato. Un altro esempio di ossido anfotero è l’ossido di zinco, che si comporta da base in un ambiente acido e da acido in un ambiente basico.
In generale, il carattere dell’ossido è determinato dall’elemento a cui è legato l’ossigeno: quanto meno è elettronegativo l’elemento tanto più è basico l’ossido e viceversa.
Il carattere anfotero degli ossidi è spesso riscontrato nei metalli di transizione, ad eccezione dello zinco.
L’immagine qui sotto riporta gli ossidi degli elementi del blocco s e del blocco p, evidenziandone il carattere.
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