Tutto quello che devi sapere sull’ossido di berillio: propietà, sintesi, reazioni e usi
L’ossido di berillio, noto anche come berillia con formula BaO, è presente nel minerale bromellite, riscontrabile soprattutto in Svezia. Questo composto si trova nel berillo insieme al ciclosilicato di berillio e alluminio con formula 3 BeO· Al2O3· 6 SiO2.
Proprietà dell’ossido di berillio
L’ossido di berillio è caratterizzato da un’elevata conduttività termica e da un punto di fusione di 2507°C, rendendolo utilizzabile in diversi settori. Come altri ossidi, come quello di zinco, alluminio, stagno, piombo e cromo, anche l’ossido di berillio ha un comportamento anfotero, reagendo sia con acidi che con basi. Inoltre, presenta polimorfismo, esistendo in forme esagonale e tetragonale a diverse temperature, e ha elevate resistività e buone proprietà meccaniche.
Sintesi
L’ossido di berillio può essere ottenuto tramite diverse vie sintetiche, come la calcinazione del carbonato di berillio oppure la decomposizione dell’idrossido di berillio. Inoltre, può essere sintetizzato per combustione del berillio in aria secca.
Reazioni
L’ossido di berillio reagisce con acido solforico concentrato per formare solfato di berillio, oppure con idrossido di sodio a temperature comprese tra 250 e 300°C per produrre metaberillato di sodio e acqua.
Usi
A causa del suo elevato punto di fusione, l’ossido di berillio è impiegato in crogioli refrattari per la fusione di metalli e leghe metalliche. Nei reattori nucleari, funge da riflettore di neutroni e moderatore, consentendo reazioni nucleari con meno materiale fissile. Trova anche impiego negli isolanti elettrici, circuiti integrati e microchips, oltre ad essere utilizzato nel campo aerospaziale.