Antimonio: proprietà e reattività
L’antimonio (III) presenta un numero di ossidazione di +3, anche se può esibire numeri di ossidazione che vanno da -3 a +5.
Reazioni dell’antimonio (III)
Un esempio di composto dell’antimonio (III) è l’ossido Sb2O3, che è poco solubile in acqua e si comporta come un ossido anfotero. In presenza di una soluzione basica, reagisce con NaOH formando meta-antimonite. In acidi forti come l’HCl, si solubilizza generando cloruro di antimonile e successivamente cloruro di antimonio (III). L’antimonio forma anche alogenuri con gli alogenati, come il cloruro di antimonio (III) e il fluoruro SbF3, ottenibile dalla reazione con acido fluoridrico.
Alogenuri
Il bromuro SbBr3 può derivare dalla reazione tra antimonio e bromo o a partire dall’ossido, in un processo simile alla formazione del fluoruro. Anche l’ioduro può essere preparato in modo analogo al bromuro.
Solfuro
Uno dei solfuri più rilevanti è il Sb2S3, poco solubile in acqua e con diverse applicazioni industriali. Conosciuto fin dai tempi dell’antico Egitto, è stato utilizzato come cosmetico per gli occhi e attualmente trova impiego nella produzione di esplosivi, fuochi d’artificio, vetri rossi e come ritardante di fiamma. Può essere ottenuto dalla reazione di soluzioni di antimonio (III) e solfuro di idrogeno. In presenza di nitrato in ambiente acido, reagisce formando ossido di antimonio (V).