Il manganese (II): il numero di ossidazione del manganese
Il manganese (II) è uno dei numeri di ossidazione del manganese, un metallo scoperto nel 1774 dal chimico Carl-Wilhelm Scheele. Si tratta di un metallo di transizione che, in natura, non si trova libero ma è presente in numerosi minerali, come la pirolusite, sotto forma di biossido.
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Caratteristiche del manganese (II)
Il manganese (II) può assumere numeri di ossidazione che variano da -3 a +7, con i più comuni che sono +2, +4 e +7. In soluzione acquosa, lo ione Mn²⁺ si presenta come ione complesso esaacquomanganese (II) [Mn(H2O)6]²⁺, noto anche come Mn²⁺.
Composti del manganese (II)
I composti del manganese (II) sono di solito di colore rosa e possono essere sia solubili che poco solubili. Per esempio, gli alogenuri del manganese sono solubili, ad eccezione del fluoruro, che è poco solubile. Allo stesso modo, risultano poco solubili il solfato MnSO4, il solfuro MnS, il carbonato MnCO3, l’idrossido Mn(OH)2 e l’iodato Mn(IO3)2. Invece, sono solubili l’acetato Mn(CH3COO)2 e il nitrato Mn(NO3)2.
Reazioni del manganese (II)
In presenza di idrossido di sodio, l’ione Mn²⁺ precipita come idrossido di manganese (II) di colore bianco. Quando è in presenza di ammoniaca, l’ione Mn²⁺ precipita come idrossido di manganese (II). L’idrossido di manganese (II) a temperature superiori a 220°C reagisce per formare l’ossido di manganese (II). In ambiente ossidativo, l’idrossido di manganese (II) si ossida a ossido di manganese (IV).
L’ossido di manganese (IV) è poco solubile in ambiente acido ma può reagire con acido cloridrico concentrato e perossido di idrogeno per produrre ossigeno gassoso. Infine, in presenza di bismutato, l’ione Mn²⁺ si ossida a permanganato, mentre il bismutato si riduce a bismutile.