Il Rutenio: Caratteristiche e Utilizzi
Il rutenio, appartenente al Gruppo 8 e al 5° periodo della tavola periodica, si distingue per la sua configurazione elettronica Kr 4d7 5s1 e numero atomico 44. Scoperto nel 1844 da Karl Karlovich Klaus, chimico russo, mentre analizzava un campione di roccia proveniente dagli Urali, il rutenio deriva dalla parola latina “Ruthenia”, che indica la Russia.
Proprietà e Composti del Rutenio
Caratterizzato da un aspetto duro e fragile, con un colore bianco-argenteo, il rutenio si ossida solamente a elevate temperature. Presenta diversi stati di ossidazione, tra cui +2, +3, +4, +6 e +8, formando composti con ossigeno, alogenati, metalli carbonili, composti ciclopentadienilici e composti di coordinazione.
Applicazioni Principali del Rutenio
Il rutenio viene impiegato principalmente nella produzione di leghe, spesso unite a platino o palladio, conferendo loro maggiore durezza e resistenza chimica. Trova uso anche in leghe con titanio per aumentarne la resistenza alla corrosione. I composti del rutenio fungono da catalizzatori in varie reazioni di sintesi organiche e sono utilizzati nella sintesi dell’ammoniaca.
Per la sua singolare estetica, il rutenio è impiegato per la creazione di gioielli di prestigio, sebbene la loro elevata bellezza si rifletta nei costi a causa della scarsità dell’elemento.
In conclusione, le peculiarità e gli utilizzi del rutenio lo pongono come un elemento di rilievo in diversi settori industriali, dalla fabbricazione di leghe alla catalisi nelle reazioni di sintesi organiche, fino a essere un materiale pregiato per gioielli di alta qualità.