Tipologie e caratteristiche dei solventi per reazioni chimiche
I solventi sono sostanze chimiche fondamentali utilizzate per solubilizzare altre sostanze e formare soluzioni omogenee. Possono essere solidi, liquidi o gassosi, ma la maggior parte di essi si presenta allo stato liquido.
Nei casi di soluzioni costituite da due liquidi, il solvente è la componente più abbondante e la sua capacità di sciogliere un soluto può essere riassunta nel principio “similia similibus solvuntur”, ossia “il simile scioglie il suo simile”.
I solventi polari sono caratterizzati dalla presenza di momenti dipolari e atomi con elevata differenza di elettronegatività. L’acqua è un esempio noto di solvente polare e viene utilizzata per solubilizzare sostanze polari o ioniche. Altri solventi polari includono il dimetilsolfossido, gli alcoli e l’acetonitrile.
D’altra parte, i solventi non polari presentano atomi con elettronegatività simile. Gli idrocarburi, dove carbonio e idrogeno sono presenti, costituiscono buoni solventi per sostanze apolari. Soltanto non polari o leggermente polari tendono a sciogliersi in solventi non polari come il benzene o il tetracloruro di carbonio.
I solventi vengono impiegati in svariati settori e devono possedere una bassa temperatura di ebollizione affinché possano essere rimossi per distillazione. Deve anche essere garantita un’inerzia chimica rispetto ai reagenti solubilizzati in essi.
In ambito di sintesi organiche, i solventi giocano un ruolo cruciale: le reazioni di sostituzione nucleofila sono favorire da solventi con alta capacità ionizzante, mentre le reazioni di sostituzione nucleofila via S N2 ottengono benefici utilizzando solventi apolari come gli eteri.