Tensione superficiale: formula, unità di misura

Tensione Superficiale nei Liquidi: Definizione, Formula e Variazioni

La tensione superficiale è una proprietà dei liquidi che dipende dalle forze di coesione tra le molecole. Questa proprietà determina il comportamento della superficie di un liquido, che può essere paragonata a una membrana elastica in tensione.

In un liquido confinato in un recipiente, le forze di coesione agiscono uniformemente in tutte le direzioni all’interno del liquido, dando come risultante una forza nulla. Tuttavia, sulla superficie del liquido, le molecole sono attratte solo dalle molecole circostanti, creando una risultante delle forze diretta verso l’interno del liquido.

La tensione superficiale, indicata con il simbolo γ, è la misura della forza per unità di lunghezza ed è espressa in newton per metro (N/m) o joule per metro quadrato (J/m²). Questo valore dipende dalla temperatura, pressione e composizione del gas all’interfaccia.

In generale, la tensione superficiale varia con la natura delle fasi a contatto. Ad esempio, i liquidi non polari come l’etere presentano valori abbastanza bassi, mentre il mercurio ha la tensione superficiale più alta tra tutti i liquidi a temperatura ambiente, il che causa la frammentazione del mercurio in piccole goccioline indipendenti.

Inoltre, la tensione superficiale diminuisce all’aumentare della temperatura a causa della riduzione delle attrazioni intermolecolari. Pertanto, lavare a temperature più elevate risulta più efficace poiché la minore tensione superficiale consente all’acqua di penetrare più facilmente nelle fibre.

Unità di Misura e Variazioni della Tensione Superficiale

La tensione superficiale è misurata in N/m o J/m² e può variare notevolmente a seconda della natura delle fasi a contatto. Ad esempio, l’acqua ha una tensione superficiale di circa 72.7 dyne/cm, mentre l’etere etilico ha un valore di circa 17.0 dyne/cm. Il mercurio, a temperatura ambiente, presenta una tensione superficiale di 487 dyne/cm.

Le fasi liquide possono avere tensioni superficiali differenti anche per sostanze chimiche diverse. Ad esempio, il glicerolo ha una tensione superficiale di circa 63 dyne/cm, mentre il n-ottano ha un valore di circa 21.8 dyne/cm.

La conoscenza dei valori di tensione superficiale è fondamentale in diversi campi, ad esempio nelle scienze dei materiali e nelle applicazioni industriali, dove i tensioattivi vengono utilizzati per ridurre la tensione superficiale dell’acqua, facilitando così numerosi processi.

In breve, la tensione superficiale è una proprietà peculiare dei liquidi che influenza significativamente il comportamento delle superfici liquide, nonché numerosi fenomeni naturali e processi industriali. La sua comprensione e misurazione sono cruciali per diverse applicazioni nel mondo reale.

Sullo stesso argomento

Il padre della chimica moderna e la trasformazione delle scienze naturali nel XVIII secolo

Antoine Lavoisier è considerato il padre della chimica moderna le cui scoperte, in campo della chimica sono equivalenti a quelle di Isaac Newton in...

August Kekulé: Un Viaggio Rivoluzionario nella Struttura Molecolare

August Kekulé è un chimico tedesco nato nel 1829, noto soprattutto per aver gettato le basi per la teoria strutturale in chimica organica. Appartenente...

Leggi anche

Il padre della chimica moderna e la trasformazione delle scienze naturali nel XVIII secolo

Antoine Lavoisier è considerato il padre della chimica moderna le cui scoperte, in campo della chimica sono equivalenti a quelle di Isaac Newton in...

Selezione di un Riferimento Primario per le Analisi di Laboratorio

La scelta dello standard primario costituisce il punto di partenza per l’accuratezza di una titolazione. Le titolazioni consentono di conoscere la concentrazione di un...

Metodi alternativi per la determinazione di composti: una guida dettagliata

Gli standard secondari sono sostanze chimiche utilizzate in chimica analitica per determinazioni volumetriche che vengono standardizzate tramite l'uso di uno standard primario. Quindi, gli...