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Terbio: storia, proprietà, reazioni, usi

Terbio: un elemento dei lantanidi dalle proprietà interessanti

Il terbio è un elemento appartenente alla serie dei lantanidi con configurazione elettronica [Xe] 4f9,6s2 che si trova comunemente in minerali come gadolinite, monazite ed euxenite, insieme ad altri metalli delle terre rare.

Un breve excursus storico


La sua storia è intricata, spesso confusa a causa della presenza di vari metalli simili nei minerali. Nel 1843, il chimico svedese Carl Gustav Mosander isolò il terbio dalla gadolinite. Successivamente, Nils Johan Berlin e Marc Delafontaine continuarono le ricerche, contribuendo alla denominazione corretta dell’elemento.

Processo produttivo


Il terbio è principalmente ottenuto tramite scambio ionico dalla sabbia di monazite, un materiale ricco di terre rare. Può anche essere estratto da minerali come xenotime ed euxenite.

Proprietà e caratteristiche


Il terbio è un metallo argenteo, duttile e malleabile, con numeri di ossidazione che variano da zero a +4, anche se il più comune è +3. È un elemento elettropositivo che si ossida in presenza di acidi, alogenii ed acqua. Il catione di terbio (III) è fluorescente, con una particolare emissione di colore giallo limone.

Principali reazioni chimiche


– *Reazione con l’acqua*: il terbio reagisce formando idrossido di terbio (III) e idrogeno.
– *Reazione con l’ossigeno*: si ossida producendo ossidi di terbio (III) e (IV).
– *Reazione con alogeni*: reagisce con gli alogeni formando gli alogenuri corrispondenti.

In sintesi, il terbio è un elemento affascinante con numerose applicazioni e possibilità di studio grazie alle sue caratteristiche chimiche uniche.Utilizzi e proprietà del Terbio (III)

Il Terbio (III) è un elemento la cui caratteristica principale è quella di presentarsi di colore bianco, ad eccezione dell’ioduro che assume una colorazione gialla.

Reazione con acido solforico:

Il Terbio reagisce con acido solforico diluito dando origine a una soluzione di colore rosa, dovuto alla presenza degli ioni Tb3+ e idrogeno:
2 Tb(s) + 3 H2SO4(aq) → 2 Tb3+(aq) + 3 SO42-(aq) + 3 H2(g)

Usi:

Il Terbio è un metallo raro e costoso, il quale trova impiego soprattutto in settori di nicchia anziché in prodotti commerciali.

Insieme all’Europio e al Tulio, il Terbio viene impiegato come strumento anticontraffazione. La presenza di questi metalli sulle banconote in euro consente di rilevarle sotto radiazione UV, mostrando fluorescenza verde per l’ione Tb3+, rossa per l’ione Eu3+ e blu per l’ione Tm3+.

Una lega di Terbio, Neodimio e Disprosio viene utilizzata nei magneti per auto ibride e motori delle turbine eoliche. Il Terbio funge da dopante per il fluoruro di calcio CaF2, il tungstato di calcio CaWO4 e il molibdato di stronzio SrMoO4, impiegati nella produzione di transistor.

Viene utilizzato come stabilizzatore di cristalli insieme al biossido di zirconio nelle celle a combustibile ad alte temperature. Inoltre, l’isotopo radioattivo 149Tb viene impiegato nei radiofarmaci poiché non danneggia le cellule sane.

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