Lenti Fotocromatiche: Composizione, Fotocromismo e Usi
Le lenti fotocromatiche, introdotte sul mercato negli anni ’60, presentano la capacità di scurirsi in risposta alle radiazioni UV o alla luce solare e di tornare alla loro trasparenza una volta cessata tale esposizione. Il principio su cui si basa questo fenomeno è noto come fotocromismo, una trasformazione reversibile delle specie chimiche a seguito dell’assorbimento di radiazione elettromagnetica.
Le lenti fotocromatiche erano inizialmente realizzate in vetro, mentre solo negli anni ’80 hanno cominciato a essere prodotte in materiale plastico, principalmente policarbonati o poliallil-diglicol-carbonato. Queste lenti contengono ossidi metallici come MnO2, Fe2O3, e TiOx per ridurre la trasmissione delle radiazioni UV.
Nei materiali delle lenti, come il vetro, sono presenti cristalli di cloruro di argento e cloruro di rame (I), distribuiti uniformemente. L’esposizione alla luce porta alla formazione di cloro atomico, causando l’annerimento della lente. Tuttavia, in assenza di luce, avviene la riduzione dei composti, ripristinando il cloruro di argento iniziale.
Le lenti fotocromatiche trovano impiego in svariati settori grazie alla possibilità di variare il proprio spettro di assorbimento in seguito all’esposizione a opportune frequenze, per poi ritornare al loro stato iniziale. Tale tecnologia ha permesso di sviluppare lenti sintetiche, in cui il cloruro di argento e il cloruro di rame (I) possono essere sostituiti da altre molecole compatibili con una sostanza plastica.
Un esempio sono i derivati del naftopirano, molecule organiche che, quando esposte ai raggi UV o alla luce solare, generano reazioni reversibili, annerendo la lente. Questo effetto ha consentito lo sviluppo di lenti fotocromatiche sintetiche più avanzate e versatili.
In conclusione, le lenti fotocromatiche rappresentano un elemento essenziale in diversi ambiti, grazie alla loro capacità di adattarsi alle condizioni di luminosità, offrendo protezione dagli agenti dannosi e migliorando il comfort visivo.