Diagnosi e trattamento delle allergie all’oro
La dermatite allergica da contatto (ACD) all’oro non è comune poiché il metallo è inerte e raramente implicato come allergene da contatto. Tuttavia, nel 2001 l’American Contact Dermatitis Society ha introdotto l’oro come un possibile allergene. Sebbene meno comune dell’allergia al nichel o al cobalto, l’allergia all’oro deve essere presa in considerazione in alcuni casi, soprattutto nella cosiddetta dermatite da gioielli.
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L’allergia al nichel è la più comune dermatite da contatto causata dal contatto diretto con il nichel, colpendo in media dal 12% al 15% delle donne e dall’1% al 2% degli uomini. Anche l’allergia all’oro colpisce principalmente le donne, con una percentuale del 90%. Questo tipo di allergia provoca prurito, infiammazione, arrossamento ed eruzioni cutanee.
Diagnosi dell’allergia all’oro
La diagnosi di un’eventuale allergia all’oro avviene attraverso un patch test, che identifica gli allergeni responsabili. In passato, per individuare l’allergia all’oro, si utilizzava il cloruro di oro, successivamente sostituito dall’aurotiosolfato di sodio. Questi test prevedono l’applicazione di dischetti sulla pelle contenenti potenziali allergeni come profumi, nichel, ecc. La reazione allergica può comparire fino a 3 settimane dopo la rimozione del dischetto e può essere persistente e durare mesi. Pertanto, i medici prescrivono questa indagine solo in caso di una rilevanza clinica.
Fonti di contatto con l’oro
L’oro non si trova solo nei gioielli ma anche in altre fonti come l’aurotiomalato di sodio utilizzato per i suoi effetti antireumatici immunosoppressori, le capsule dentali in oro, chiamate anche corone dentali, gli stent placcati in oro utilizzati in campo medico e tracce di oro commestibile contenuto in alcuni alimenti come il cioccolato.
Trattamento dell’allergia all’oro
Come per altre dermatiti da contatto, si consiglia di evitare il contatto con l’allergene. È possibile indossare gioielli costituiti da altri metalli e rimuovere le capsule dentali in oro. Esistono anche trattamenti medici specifici che possono essere prescritti dal medico.
In conclusione, nonostante sia meno comune dell’allergia al nichel, l’allergia all’oro è un’eventualità che deve essere presa in considerazione, soprattutto in presenza di sintomi specifici. Sottoporsi a una diagnosi precoce è fondamentale per adottare le giuste misure preventive e curative.