Il riciclaggio della plastica rappresenta un’importante opportunità per ridurre l’impatto ambientale e prevenire l’esaurimento delle risorse naturali, dato che la plastica è derivata dal petrolio. Fin dalla seconda metà del XIX secolo, la comunità scientifica ha lavorato per sviluppare nuove sostanze con caratteristiche specifiche e costi accessibili.
Solo negli anni ’30 del XX secolo sono state sintetizzate sostanze polimeriche come nylon, polietilene e plexiglass. La vera rivoluzione nell’uso della plastica è avvenuta negli anni ’50 grazie agli studi di Giulio Natta, che ha sviluppato il polipropilene isotattico. Da allora, sono stati creati numerosi polimeri e copolimeri per molteplici scopi, ma la problematica principale è la non biodegradabilità della plastica, che ha portato ad un accumulo nei nostri ecosistemi.
Materiali plastici biodegradabili
La ricerca si è concentrata sull’ottenimento di plastiche biodegradabili e sul riciclo della plastica per ridurne l’impatto ambientale. Attualmente, solo il 14% della plastica viene riciclato e occorre migliorare i sistemi di raccolta e le tecniche di separazione per incrementare questa percentuale.
Spesso il riciclaggio non avviene a causa delle dimensioni ridotte dei materiali o della difficoltà di separare la plastica da altri materiali. Le plastiche raccolte devono essere preventivamente separate per poter essere riciclate.
Processo di separazione
Il processo di separazione delle materie plastiche può essere effettuato manualmente o con tecniche spettroscopiche. La spettrometria IR viene utilizzata per distinguere tra plastica trasparente e translucida, mentre i sensori di colore riconoscono le plastiche colorate. La spettrometria a raggi X rileva la presenza di cloro in materiali come il PVC, mentre lo spettrometro nel vicino infrarosso aiuta a separare tipi di polimeri come polietilene e poliestere.
Recentemente sono stati sviluppati metodi di separazione basati sulla densità per flottazione, che permettono di estrarre la plastica in punti diversi di un tubo. Dopo la separazione, la plastica viene ridotta in pezzi più piccoli, lavata per rimuovere eventuali corpi estranei e fusa per formare granuli per il riciclo.
Il vantaggio del riciclaggio è notevole, poiché riduce l’impatto ambientale e la necessità di smaltire rifiuti in discarica. Riciclare la plastica richiede meno energia rispetto alla produzione di nuovi polimeri.
Conclusione
Per evitare un sovraccarico di plastica nel nostro ambiente, è necessario adottare strategie efficaci e sostenibili per assicurare un futuro vivibile alle prossime generazioni. Il riciclaggio e lo sviluppo di nuove tecnologie per gestire la plastica in modo responsabile sono cruciali per preservare il nostro pianeta.