Scienziati rivelano il potenziale rivoluzionario dell’acido glicerico nel mondo della sostenibilità e dell’innovazione chimica
L’acido glicerico, un composto organico della famiglia degli idrossiacidi, sta catturando l’attenzione globale grazie alla sua struttura unica con due gruppi ossidrilici (-OH) e un gruppo carbossilico (-COOH) su una catena di tre atomi di carbonio. Derivato dal glicerolo mediante processi di ossidazione, questo intermedio chimico si sta affermando come un elemento chiave sia nei contesti biologici che industriali, offrendo opportunità sorprendenti per applicazioni verdi e a valore aggiunto.
Struttura chimica e proprietà
L’acido glicerico, noto anche come acido 2,3-diidrossipropanoico con formula molecolare C₃H₆O₄ e massa molare di circa 106.08 g/mol, è una molecola dalle proprietà straordinarie. In quanto α-idrossiacido bifunzionale, combina caratteristiche acide con capacità chelanti, rendendolo ideale per
reazioni avanzate. Presenta due centri chirali, con la forma D prevalente in natura, e si manifesta come un solido cristallino bianco, altamente solubile in acqua e con un gusto dolciastro. La sua reattività con agenti disidratanti o
ossidanti lo posiziona come un innovativo intermedio per esterificazioni e polimerizzazioni, con un comportamento anfipatico che apre scenari entusiasmanti per materiali biodegradabili.
Sintesi e applicazioni sostenibili
L’acido glicerico può essere sintetizzato attraverso metodi che vanno dall’ossidazione del glicerolo con agenti come acido nitrico o
catalizzatori eterogenei, fino a processi biotecnologici con
Gluconobacter oxydans. Queste tecniche, sempre più eco-compatibili, stanno trasformando il glicerolo – un sottoprodotto del biodiesel – in un tesoro industriale. Nelle applicazioni, brilla nel settore farmaceutico per la creazione di molecole antivirali e nei cosmetici come idratante delicato, promuovendo così una chimica verde e circolare che potrebbe ridefinire l’industria.
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