Acido Ossalico: Caratteristiche, Sintesi e Applicazioni
L’acido ossalico, conosciuto anche come acido etandioico, è il membro più semplice della classe di composti noti come acidi bicarbossilici. È comunemente trovato nella forma di acido ossalico biidrato H2C2O4 ∙ 2 H2O.
Proprietà dell’Acido Ossalico
L’acido ossalico si presenta come un solido cristallino incolore con una solubilità di 143 g/L in acqua a 25°C e 240 g/L in etanolo, mentre è poco solubile in etere (18 g/L). È caratterizzato da due costanti di dissociazione relative ai due equilibri. È noto per lasciare un retrogusto amaro in alimenti come arachidi, noci pecan, spinaci, rabarbaro, barbabietole, patate dolci, tè nero, frutti di bosco e cioccolato.
Sintesi dell’Acido Ossalico
L’acido ossalico può essere ottenuto attraverso la reazione di idrolisi del cianogeno o mediante l’ossidazione del saccarosio, del glucosio e del glicole etilenico con acido nitrico in presenza di ossido di vanadio (V) come catalizzatore.
Reazioni e Applicazioni
L’acido ossalico ha numerose reazioni, tra cui la capacità di ossidare lo ione Fe3+ a Fe2+ solubile in acqua, ed è impiegato per rimuovere la ruggine. Inoltre, è utilizzato nella standardizzazione di soluzioni di permanganato di potassio. Gli ossalati dei metalli alcalini e alcalino-terrosi possono subire decomposizione nei corrispondenti carbonati e monossido di carbonio ad elevate temperature.
In termini di applicazioni, l’acido ossalico è utilizzato come agente riducente e sbiancante, mordente nell’industria della tintura e della stampa, nella raffinazione di metalli rari, nella pulizia del marmo e come principio attivo nell’ambito apistico per combattere la varroa, un acaro parassita che attacca le api.
L’acido ossalico, con la sua vasta gamma di proprietà, reazioni e utilizzi, si rivela essere una sostanza versatile e di grande importanza in diversi campi industriali.